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Pro.Ges. Trento emette un minibond sociale da 500 mila euro. Lo sottoscrive per intero Mediocredito Trentino Alto Adige

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Da sinistra, Guido Coscia CFO di Proges Parma, e Diego Pelizzari, DG di Mediocredito TAA
Da sinistra, Guido Coscia CFO di Proges Parma, e Diego Pelizzari, DG di Mediocredito TAA

Da sinistra, Guido Coscia CFO di Proges Parma, e Diego Pelizzari, DG di Mediocredito TAA

Pro.Ges. Trento Società Cooperativa Sociale Onlus ha emesso un social minibond di 500 mila euro con scadenza 2023, finalizzato al sostegno delle attività di servizi alle persone, svolte in Trentino. Il minibond è stato sottoscritto interamente da Mediocredito Trentino Alto Adige, che è stato anche arranger e advisor dell’operazione (si veda qui il comunicato stampa).

Pro.Ges. Trento opera in Trentino Alto Adige dal 2014, dove organizza e gestisce attività educative, di cura e vigilanza, ricreative e assistenziali a favore dell’infanzia, di minori, di anziani e di persone con disabilità. Ha al suo attivo diverse esperienze di gestione dei nidi per l’infanzia, su affidamento di alcuni Comuni e della Provincia. Occupa 200 dipendenti, di cui 240 soci lavoratori. Pro.Ges. Trento fa capo al gruppo Pro.Ges. Parma, nata a 25 anni fa per perseguire forme di collaborazione innovative tra il settore pubblico e privato attraverso strumenti quali concessioni, project financing e società miste, con investimenti per oltre 60 milioni di euro e contratti di gestione della durata di 50 anni. Pro.Ges. Parma occupa oltre 4.100 persone ed è attiva in 10 regioni italiane, soprattutto nel Centro-Nord Italia. Il valore delle attività del gruppo è superiore a 220 milioni di euro.

“Accedere a risorse finanziarie attraverso questo nuovo strumento è stato per noi un passaggio importante per renderci maggiormente visibili sul mercato dei capitali. Grazie a questa nostra prima emissione, potenzieremo ulteriormente le attività della cooperativa nel campo dei servizi all’infanzia e dell’assistenza agli anziani”, ha spiegato Mariangela Minati, presidente di Pro.Ges Trento. “Si tratta dei uno dei primi minibond sociali presenti sul mercato, le cui risorse saranno interamente utilizzate per finanziare progetti di utilità sociale, diretti alle fasce di popolazione più deboli, che necessitano di cura ed assistenza”, ha spiegato il direttore generale di Mediocredito Diego Pelizzari.

Quella di Pro.Ges. Trento è anche la prima emissione avvenuta nell’ambito dell’accordo tra Associazioni di categoria, Provincia Autonoma di Trento, Banche e Confidi, un Protocollo d’Intesa per favorire l’accesso al credito delle piccole imprese trentine. Nell’ambito di questo accordo, Mediocredito Trentino Alto Adige ha destinato un plafond di 10 milioni di euro per le emissioni di minibond fino a 1,5 milioni di euro, sgravando le imprese dei relativi costi legali e organizzativi (si veda altro articolo di BeBeez).

Quello di Pro.Ges. Trento è il secondo minibond sociale emesso in Italia, dopo quello della cooperativa sociale Pars “Pio Carosi”, per un valore totale di 4 milioni di euro, sottoscritto da Zenit sgr nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che nel 2018 le società italiane non quotate (o le loro holding estere) hanno emesso oltre 645 milioni di euro di minibond. I lettori di BeBeez News Premium 12 mesi possono leggere qui il Report Private Debt 2018 di BeBeez (scopri qui come abbonarti a BeBeez News Premium 12 mesi a soli 20 euro al mese).



Accenture si trasferirà nella torre di Corso Como sviluppata dal fondo Porta Nuova Bonnet di Coima sgr

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COIMA_Corso-Como-Place_3

COIMA_Corso-Como-Place_3Il leader della consulenza nei servizi professionali Accenture trasferirà nel 2020 la sua sede aziendale milanese nella torre di Corso Como in Porta Nuova a Milano, sviluppata da Coima sgr tramite il fondo immobiliare Porta Nuova Bonnet (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, Coima è stata assistita dallo studio legale Shearman & Sterling.

Il fondo Porta Nuova Bonnet è stato sottoscritto dal fondo di sviluppo Coima Opportunity Fund II, che rappresenta il più grande fondo di investimento di rigenerazione urbana dedicato all’Italia, e dalla società immobiliare quotata (siiq) Coima Res.

L’edificio si estende su 15 mila mq e rappresenta oltre il 75% della superficie in corso di sviluppo nella zona da parte di Coima, che prevede la riqualificazione di due edifici esistenti, la realizzazione di un nuovo edificio pilota realizzato con parti in legno, l’eliminazione della recinzione attorno all’isolato e la ricomposizione del quartiere con quello circostante.

Il palazzo risale agli anni Cinquanta, ha ospitato la sede di Unilever fino al 2008 ed è stato rilevato nel 2016 da Coima, che nel 2020 consegnerà gli spazi ad Accenture, con la quale ha stipulato un contratto di locazione pluriennale. Il palazzo, progettato dallo studio londinese PLP Architecture, avrà una struttura digitale nativa: avrà una dotazione hardware di dispositivi IoT per monitorare i parametri di benessere (temperatura, umidità, anidride carbonica ecc) e gestire l’immobile in modo sostenibile, oltre allo sviluppo di API per far vivere gli spazi in modo interattivo e personalizzabile. Inoltre, la torre di Corso Como prevede l’applicazione delle metriche di Coima Roots, l’approccio olistico allo sviluppo immobiliare di Coima che si pone l’obiettivo di generare, misurare, monitorare e fornire prestazioni sostenibili, economiche e sociali di lungo termine attraverso precisi indicatori chiave secondo parametri ESG. L’edificio sarà il primo in Italia certificato a livello Gold secondo il WELL Building Standard, oltre che LEED Gold. Sarà un edificio a emissioni quasi pari a zero anche grazie all’uso di pannelli fotovoltaici e all’energia geotermica e seguirà il protocollo di progettazione Cradle to Cradle, che introduce criteri di economia circolare nella scelta dei materiali e nell’implementazione dei processi.

A Milano Coima ha completato nel marzo scorso il suo programma di acquisizione in Porta Nuova, che comprende l’ex edificio Telecom di Via Pirelli 35 (acquisito a marzo, si veda altro articolo di BeBeez), l’ex edificio degli uffici tecnici comunali di Via Pirelli 39 (rilevato ancora a marzo, si veda altro articolo di BeBeez), l’ex edificio Inps di Via Melchiorre Gioia 22 (comprato nel gennaio 2016, si veda altro articolo di BeBeez), i terreni e relativi diritti volumetrici di un’area comunale di 32.208 mq all’incrocio tra Via Melchiorre Gioia e Via Giovanni Battista Pirelli (nel novembre 2017, si veda altro articolo di BeBeez).

Con questo programma, Coima ha aggregato aree per una superficie complessiva di oltre 150 mila metri quadrati e di 20 mila metri quadrati di spazi pubblici. L’obiettivo strategico è completare il quartiere di Porta Nuova e comporre un progetto innovativo assieme al Comune di Milano per contribuire in modo strategico allo sviluppo della città nella realizzazione di un corridoio di rigenerazione urbana dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa. A questo scopo, Coima ha avviato la predisposizione di un masterplan unitario, che sarà coordinato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, assieme a un team qualificato composto da Patricia Viel dello studio Antonio Citterio Patricia Viel, Chris Choa di AECOM, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land come paesaggisti (si veda altro articolo di BeBeez).


Warburg Pincus e Kayne Private Energy investono in WildFire Energy. Kohlberg acquista la maggioranza di EN Engineering da General Atlantic. Blackstone Infrastructure raccoglie 14 mld $

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warburg pincus

warburg pincusWarburg Pincus e Kayne Private Energy Income Funds, piattaforma di investimento dedicata al settore oil&gas in Nord America, hanno annunciato un investimento da un miliardo di dollari in WildFire Energy I, società con sede a Huston, in Texas, specializzata in investimenti nella produzione di energia da petrolio e gas naturale (si veda qui il comunicato stampa). La società è guidata da he company del ceo Anthony Bahr, che in precedenza è stato presidente di  WildHorse Resource Development, e dal presidente e coo Steve Habachy, in precedenza a sua volta coo di WildHorse Resource Development.

 

Kohlberg & CompanyKohlberg & Company ha firmato un accordo definitivo per acquisire la maggioranza di EN Engineering da General Atlantic (si veda qui il comunicato stampa).  Engineering, con sede a Warrenville, in Illinois, e guidata dal ceo Steve Knowles, offre servizi completi di progettazione, ingegnerizzazione e consulenza per le utenze del gas e dell’elettricità, nonché altri mercati finali energetici e industriali. Conta oltre 1.500 professionisti in 30 uffici in tutta la nazione

 

blackstoneBlackstone ha effettuato il closing definitivo del fondo Blackstone Infrastructure Partners a quota 14 miliardi di dollari (si veda qui il comunicato stampa).  Il nuovo fondo è un veicolo a capitale permanente incentrato sugli investimenti in tutti i settori infrastrutturali, compresi i trasporti, l’energia (servizi di pubblica utilità, midstream e fonti rinnovabili), le comunicazioni l’acqua e i rifiuti. Gli investitori comprendono un mix di piani pensionistici pubblici e privati, fondi sovrani, compagnie assicurative, fondazioni e family office. “Apprezziamo il supporto, la fiducia e la fiducia che i partner Blackstone Infrastructure hanno ricevuto dai nostri stimati investitori”, ha dichiarato Sean Klimczak, Global Head of Infrastructure di Blackstone. “La nostra attenzione su attività infrastrutturali su larga scala e di alta qualità con un orizzonte di investimento a lungo termine ci consente di essere un partner d’investimento d’elezione. Questi investimenti ci consentiranno di apportare miglioramenti tanto necessari alle infrastrutture della nostra nazione, creare posti di lavoro e migliorare la crescita economica, la produttività e la competitività globale dell’America “.

 


Savills compra uffici a Bruxelles. Target Healthcare cede due case di cura

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Savills Fund Management

Savills Fund ManagementSavills Investment Management ha acquisito da Alides Reim un immobile a uffici di sette piani in una posizione privilegiata a Bruxelles per il suo Savills IM European Commercial Fund (si veda qui propertyfundsworld).  La proprietà, completata alla fine del 2016, si trova nel distretto europeo, il più grande e ricercato mercato per uffici della città con 3,3 milioni di metri quadrati di uffici. L’area affittabile comprende 5.872 mq e 15 posti auto, ed è completamente affittata a cinque società con un elevato merito di credito. La durata residua del leasing è di circa otto anni. La proprietà ha ottenuto una valutazione “eccellente” di BREEAM. La proprietà trae vantaggio in particolare dalla sua eccellente posizione all’interno del CBD (Central Business District) e dalla sua vicinanza ai trasporti pubblici. Le stazioni della metropolitana Arts-Loi e Maelbeek e la stazione ferroviaria nazionale Bruxelles-Schuman distano solo pochi passi e offrono accesso diretto ai treni locali ea lunga percorrenza.  Savills IM è stato supportato da CBRE, Loyens & Loeff e Drees & Sommer. Gerhard Lehner, amministratore delegato e responsabile della gestione fondi in Germania presso Savills Investment Management, ha detto: “La proprietà si trova in una posizione privilegiata nel distretto europeo ed è particolarmente attraente grazie alle sue buone prospettive di crescita locativa”.  Il Savills IM European Commercial Fund  è concepito come un FCP-SIF lussemburghese per gli investitori istituzionali tedeschi. Dal suo lancio nel 2008, il fondo ha sovraperformato regolarmente vari indici di riferimento e offre agli investitori ulteriori opportunità di rendimento. Il successo del fondo orientato alla distribuzione si basa sulla sua ampia diversificazione in tutti i settori dell’ufficio, della vendita al dettaglio e della logistica, nonché sulla sua concentrazione nelle città e nelle regioni economicamente forti dell’Europa occidentale. Compresa la nuova acquisizione, il fondo detiene un totale di 19 proprietà in otto paesi con un valore di mercato di oltre 800 milioni di euro.

Target HealthcareTarget Healthcare, un investitore quotato a Londra e specializzato in investimenti in case di cura, ha ceduto due case di cura nel Surrey e nell’Essex (si veda qui propoertyfundsworld). Queste cessioni fanno parte della più ampia attività di gestione patrimoniale del Gruppo e seguono le offerte ricevute che combinate sono superiori al 5 per cento rispetto al valore contabile del 31 marzo 2019. Queste cessioni rappresentano meno del 3 per cento del valore del portafoglio.Scott Steven, Head of Asset Management presso Target Fund Manager, afferma: “Queste cessioni sono il risultato del nostro impegno a gestire in modo proattivo il portafoglio e le strategie di avanzamento rilevanti per ogni casa. Rimaniamo concentrati sul mantenimento di un flusso di reddito sostenibile attraente e altamente diversificato per i nostri investitori, nonché sull’esplorazione di iniziative per il reddito e la crescita del capitale. “Continueremo a migliorare le opportunità di investimento e di gestione patrimoniale per ottimizzare le performance del portafoglio.”

 


CTI Foodtech quota i suoi primi minibond all’ExtraMot Pro

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Schermata 2019-07-23 alle 08.05.43

Schermata 2019-07-23 alle 08.05.43Sono in quotazione da oggi all’ExtraMot Pro i primi minibond emessi da CTI FoodTech, società salernitana che produce macchinari per l’industria di trasformazione alimentare, in particolare denocciolatrici di pesche e albicocche, e vende linee complete per la lavorazione delle pesche (si veda il comunicato stampa).

L’emissione gode della garanzia InnovFin rilasciata dal Fondo Europeo per gli Investimenti ed è stata interamente sottoscritta da Banca Sella, che è anche arranger dell’operazione. I titoli, emessi per un milione di euro, pagano una cedola del 3,9%, hanno scadenza gennaio 2021 con struttura amortizing. Il Documento di ammissione spiega che i proventi dell’emissioni serviranno a finanziare il programma di crescita e in particolare gli investimenti in tecnologia per ampliare la capacità produttiva.

“Questa operazione rappresenta un primo step di un percorso di sviluppo intrapreso dall’azienda finalizzato ad una ulteriore crescita sui mercati di riferimento, costituiti per l’85% da quelli esteri con l’obiettivo di incrementare la capacità produttiva ampliando il numero di macchinari prodotti e continuando ad investire nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche”, ha spiegato Gennaro Crescenzo, responsabile del Territorio Sud di Banca Sella. “Questa operazione ci permetterà di proseguire il nostro percorso di crescita imprenditoriale, da sempre focalizzato su progetti ad alto valore di innovazione tecnologica. Nel corso della nostra attività, abbiamo conseguito oltre 100 brevetti in 20 Paesi del mondo. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato prodotti industriali all’avanguardia, anticipando di fatto Industria 4.0, che hanno ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti del settore a livello internazionale. Tutte le nostre macchine vengono prodotte in un nuovo stabilimento 4.0”, ha commentato Biagio Crescenzo, CEO della CTI Foodtech.

CTI FoodTech, controllata dagli imprenditori Biagio e Alessandro Crescenzo, è basata a Salerno ma con una presenza commerciale globale. CTI Foodtech è in grado di offrire consulenza, progettazione, realizzazione di impianti completi e layout di linee di produzione, seguendone tutte le fasi di sviluppo. Con oltre 600 impianti installati e funzionanti negli stabilimenti di aziende di trasformazione industriale della frutta nei cinque continenti, la società detiene attualmente il secondo posto al mondo tra i produttori di macchine denocciolatrici di pesche per numero di unità installate e per quantità di frutta trasformata. L’azienda ha chiuso il 2018 con 3,8 milioni di euro di ricavi, un milione di ebitda e un debito finanziario netto di 3,9 milioni.

(Articolo modificato martedì 22 luglio alle ore 10.25; si aggiungono il comunicato stampa, informazioni sul sottoscrittore e sull’emittente del prestito obbligazionario)


Corvallis quota all’ExtraMot Pro altri 15 mln euro di minibond

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Schermata 2019-07-23 alle 08.35.21

Schermata 2019-07-23 alle 08.35.21Sono in quotazione da oggi all’ExtraMot Pro 15 milioni di euro di nuovi minibond  del gruppo IT Corvallis Holding spa. L’emissione inizialmente prevedeva un importo di 10 milioni di euro ma è stata attivata un’opzione di riapertura di 5 milioni a seguito delle molte manifestazioni di interesse pervenute dal mercato.

I titoli, che pagano una cedola del 4.75% e hanno scadenza dicembre 2024, rappresentano per Corvallis la terza emissione di minibond, dopo quella da 10 milioni del marzo 2017, sottoscritta dai fondi di Zenit sgr, dal fondo Antares AZ I (gestito per Futurimpresa sgr), da Finint Investments sgr e Iccrea Banca Impresa (si veda altro articolo di BeBeez) e dopo quella da 8 milioni del gennaio 2014 in scadenza il prossimo dicembre (si veda altro articolo di BeBeez).

Il Documento di ammissione spiega che i fondi derivanti dall’emissione delle obbligazioni verranno utilizzati dall’emittente per rifinanziare il debito finanziario in essere e  finanziare nuovi investimenti finalizzati alla crescita e allo sviluppo del gruppo previsti dal piano industriale 2019-2021, di cui almeno 5 milioni relativi a investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione.  A fine 2018 il gruppo aveva registrato un debito finanziario netto di 33 milioni di euro, cioé oltre il doppio dei 15,5 milioni di fine 2017. Sempre il Documento di ammissione spiega che l’aumento del debito è stato dovuto, oltre che alle esigenze di finanziamento del capitale circolante anche al sostenimento della crescita delle linee esterne. In ogni caso il risultato è statala violazione dei covenant fissati per il prestito precedente e l’ottenimento da parte degli obbligazionisti di una rinuncia all’esercizio della facoltà di rimborso anticipato del prestito 2017.

Il gruppo aveva chiuso il 2017 con ricavi consolidati per 158,8milioni di euro, un ebitda di 16,6 milioni e un utile netto di 1,9 milioni. L’utile netto 2018 è salito a 5,4 milioni.

Corvallis è partecipata al 43% da Alkemia Capital Partners sgr (ex Nem sgr) e controllata  da Antonio Santocono (presidente) ed Enrico Del Sole (amministratore delegato). 

Corvallis Holding è una delle società monitorate da  BeBeez Private Data.
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Schermata 2019-07-23 alle 08.44.57

(Articolo modificato martedì 22 luglio alle ore 10.15; si specifica che l’emissione ha un valore di 15 milioni anziché di 10 come previsto inizialmente)


Round da 470k euro per il social dei coupon Spiiky. Lo sottoscrive A11 Venture

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Spiiky

SpiikyIl social network dei coupon Spiiky ha incassato un round da 470 mila euro, sottoscritto per intero da A11 Venture. Lo ha riferito StartupItalia nei giorni scorsi.

Si tratta del secondo finanziamento per la società, dopo quello da 900 mila euro di fine 2018 da quattro business angel del modenese, finalizzato a finanziare l’apertura di un ufficio milanese.

Spiiky è stata fondata Modena nel 2014 da Matteo Venturelli (responsabile marketing), Simone Barbolini, Marcello Maletti e Matteo Manelli (ceo).

La società permette ai clienti registrati al sito di scaricare buoni sconto per le aziende affiliate, senza pagarli in anticipo, ma solo dopo aver usufruito del prodotto o servizio. Le aziende invece, non devono firmare contratti o sostenere il costo di un abbonamento annuale: alla fine di ogni mese, ma pagano a Spiiky una commissione del 10% su quanto hanno incassato grazie alle promozioni legate ai buoni sconto. Inoltre, possono pubblicare da sole le offerte sulla piattaforma e renderle subito visibili. Oggi Spiiky conta una rete di 8.000 aziende partner in tutta Italia e oltre 300 mila utenti registrati. Nel gennaio 2019 ha aperto un ufficio commerciale a Milano, ma punta a espandersi anche in altre città. Ad oggi è presente nelle principali città del Centro-Nord Italia. La società nel 2017 ha fatturato quasi 400 mila euro.


Ibla Capital si compra i mobili imbottiti Assio

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Schermata 2019-07-24 alle 06.51.25

Schermata 2019-07-24 alle 06.51.25Ibla Capital ha comprato Assio srl, società di Fiume Veneto (Pordenone), specializzata da oltre 40 anni nella realizzazione di mobili imbottiti per l’industria dell’arredamento e per il contract. L’attuale gruppo dirigente di Assio, e in particolare i fondatori Giuliano e Graziano Coden, manterranno i ruoli che rivestono oggi in azienda (si veda qui il comunicato stampa).

Assio ha chiuso il 2018 con 2,8 milioni di euro di ricavi (dai 2,7 milioni del 2017), un ebitda di 217 mila euro  (in netto aumento da 137 mila) e un debito finanziario netto di 465 mila euro (in calo da 507 mila).

Ibla Capital aveva già investito nel settore del mobile nel 2018, quando aveva comprato la maggioranza di Presotto Industrie Mobili (si veda altro articolo di BeBeez). al fine di avviare un’attività di ristrutturazione operativa della società e di supportarne il piano di rilancio sulla base del quale era stata ammessa alla procedura di concordato in continuità, poi omologato lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez).

Alessandro Lo Savio, ceo di Ibla Capital, ha commentato: “Assio è una società ben gestita, con un’esperienza unica nel settore, in grado di creare prodotti di altissima qualità. Con questa operazione, inoltre, il gruppo acquisisce la competenza nella creazione di mobili imbottiti, che permetterà a Presotto di ampliare la propria offerta in questa categoria merceologica”.



TH Resorts investirà 37 mln di euro per hotel di fascia medio-alta. Si finanzia con una linea da 24,6 mln euro

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Villaggio Capo Calavà di TH Resorts
Villaggio Capo Calavà di TH Resorts

Il Villaggio Capo Calavà di TH Resorts in Sicilia

TH Resorts, tra i principali player nazionali nella gestione di strutture alberghiere nel segmento leisure di fascia medio-alta,  partecipato da Cdp Equity, investirà 37 milioni di euro per lo sviluppo del prodotto dell’azienda verso il segmento upscale e per nuove acquisizioni (si veda qui il comunicato stampa).

Le strutture gestite da TH vedranno investimenti per lo sviluppo del web, sia marketing sia commerciale, e del CRM (Customer Relationship Management), con particolare attenzione al cliente e alla sua esperienza. Sono anche previsti investimenti in città d’arte italiane come il Lido di Venezia nel nuovo segmento all season e lo sviluppo in altri centri come Assisi e Roma.

TH Real Estate finanzierà il rimodernamento delle camere e l’acquisizione di nuove gestioni, con particolare riguardo a Sicilia e Sardegna, attraverso un finanziamento a medio termine da 24,6 milioni di euro erogato da Mediocredito Italiano (Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo)Mps, BPM e Bper. Banca Imi ha agito nel ruolo di Banca Agente. La rimanente parte degli investimenti sarà finanziata da capitale già presente in azienda. Gli advisor, oltre allo studio Bonamini che ha contribuito anche alla redazione del piano industriale, sono stati per la parte legale Curtis per TH Resorts e Bastianini Carnelutti per il pool di banche.

TH Resorts è partecipata da Cdp Equity dall’agosto 2017, che ha rilevato il 46% del capitale di Hotelturist spa, che opera appunto con il marchio TH Resorts in un’operazione di aumento di capitale da 20,4 milioni di euro. Il fondatore Graziano Debellini detiene una quota analoga, mentre un residuo 8% della società è nelle mani dell’Isa, l’Istituto per lo sviluppo atesino (si veda altro articolo di BeBeez).

“Siamo particolarmente soddisfatti del finanziamento ottenuto che dimostra non solo un nuovo posizionamento e consolidamento di TH Resorts verso il mercato finanziario già iniziato con l’entrata nel capitale di primari investitori come Cdp Equity e Isa, ma anche il fatto che TH è stata capace di creare un modello di gestione del turismo leasure apprezzato dal sistema finanziario. La sfida è appena iniziata ma i presupposti per creare un operatore made in Italy ci sono tutti”, ha dichiarato l’amministratore delegato Gaetano Casertano.
“Questo sviluppo si incardina in una strategia che evidenzia il cambiamento che TH Resorts sta facendo nella creazione di un modello di industrializzazione del processo di business leasure”, ha aggiunto il presidente Graziano Debellini.

TH Resorts è uno dei principali player a livello nazionale attivo nella gestione di 25 strutture alberghiere, per un totale di oltre 5.000 camere, specializzato nel segmento leisure di fascia medio-alta. Ad oggi detiene una quota di mercato pari al 23% circa nel segmento montagna. Fondato a Padova nel 1977, negli anni si è focalizzato sull’acquisizione di nuove strutture, principalmente in un’ottica asset light, affiancando all’attività di gestione anche quella di tour operator e sviluppando accordi commerciali con agenzie di viaggio e on-line travel agency italiane. Al picco della stagione turistica, TH Resorts impiega un totale di circa 9.000 persone, incluso l’indotto.  Nel corso del 2019 raggiungerà i 90 milioni di fatturato. TH Resorts ha annunciato nel giugno scorso che trasformerà parte dell’ex Ospedale di Mare al Lido di Venezia in un albergo; Cdp investirà 132 milioni di euro per riqualificarlo (si veda altro articolo di BeBeez).


La onlus padovana Codess Sociale emette un social minibond da 5 mln di euro. Lo sottoscrive Unicredit

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codess socialeCodess Sociale Onlus ha emesso un social minibond del valore di 5 milioni di euro a 7 anni, che è stato sottoscritto per intero da Unicredit (si veda qui i comunicato stampa).

E’ il primo minibond sociale sottoscritto da Unicredit, nell’ambito del suo programma di Social Impact Banking, l’iniziativa lanciata dalla banca l’anno scorso con l’obiettivo di identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo. Il programma è stato esteso ad altri 10 mercati; nel 2018, sono stati approvati 72,9 milioni di finanziamenti a impatto in Italia.

Codess Sociale è una onlus fondata a Padova nel 1979, che opera nella gestione dei servizi socio assistenziali, socio sanitari ed educativi su tutto il territorio nazionale. E’ la capogruppo di oltre 20 società, che impiega oltre 5.000 dipendenti e ha referenze presso oltre 300 enti pubblici in 11 regioni italiane. Il Gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi per 125 milioni di euro, diventando la terza realtà nel comparto RSA in Italia.

I fondi raccolti da Codess saranno utilizzati a sostegno degli investimenti per oltre 6 milioni di euro per: ampliare e ristrutturare tre centri servizi per anziani non autosufficienti (Residenza Parco del Sole – Padova, Residenza Gruaro – Venezia e Residenza le Rose – Padova); avviare  4 nuove strutture residenziali per l’accoglienza di anziani non autosufficienti nei comuni di Istrana (TV), Lavagno (VR), Montegrotto Terme (PD) e Musile di Piave (VE) ed effettuare un intervento di riqualificazione energetica del Centro Infanzia Brucomela di Mogliano Veneto (VE). Questi investimenti implicheranno la realizzazione di 524 posti letto e la creazione di 400 nuovi posti di lavoro. Al raggiungimento degli obiettivi concordati, la banca effettuerà un’erogazione liberale secondo il meccanismo Pay for Success.

“Siamo impegnati a sperimentare percorsi innovativi che ci permettano interpretare i cambiamenti per dare alla nostra impresa una prospettiva di futuro sviluppo e di solidità. Ad esempio con l’avvio dal mese di maggio di 2 residenze in Gran Bretagna,  lo sviluppo di Codess Sanità ( poliambulatori e riabilitazione), l’apertura a settembre della International School a Treviso e di una Scuola Bilingue a Milano e l’avvio di  progetti complementari, meno centrati sulla gestione ma sulla creazione di reti e piattaforme che indirettamente garantiranno però il nostro futuro”, ha spiegato Luca Omodei, direttore generale di Codess Sociale.

Si tratta del terzo del terzo minibond sociale emesso in Italia, dopo quello della cooperativa sociale Pars “Pio Carosi”, da 4 milioni di euro, sottoscritto dai fondi di Zenit sgr nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez) e quello da 500 mila euro emesso pochi giorni fa dalla cooperativa sociale Pro.Ges. Trento sottoscritto da Mediocredito Trentino Alto Adige (si veda altro articolo di BeBeez).


S&P assegna a SGA rating BBB, con outlook negativo

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sgaL’agenzia Standard & Poor’s (S&P’s) ha assegnato giudizio BBB, con outlook negativo, alla società di recupero di crediti deteriorati SGA spa (Società per la Gestione di Attività). Si tratta del primo rating emesso da S&P per la società (si veda qui il comunicato stampa di S&P e qui quello di SGA). Lo stesso rating è stato assegnato al bond senior non garantito di SGA, ed è anche pari al rating sovrano  a lungo termine sull’Italia.

Lo scorso febbraio, quando SGA aveva emesso il suo primo bond da 250 milioni di euro, parte del programma EMTN da un miliardo di euro, il bond aveva ottenuto il rating BBB- da Fitch Ratings, lo stesso rating che Fitch aveva assegnato sia alla società sia all’intero programma (si veda altro articolo di BeBeez).

Il giudizio, ha detto S&P, è giustificato dal fatto che S&P ritiene quasi certo che il governo italiano le fornirà sostegno finanziario straordinario in modo tempestivo e sufficiente in caso di difficoltà finanziarie. Non solo per il legame forte tra SGA e governo, visto che è controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma anche per il ruolo che SGA gioca di sostegno alle banche nella riduzione dei crediti deteriorati e di cuscinetto nei confronti di una limitazione nell’offerta di credito. L’outlook negativo di SGA rispecchia quello dell’Italia ed entrambe potrebbero essere declassate insieme oppure SGA potrebbe essere declassata nel caso in cui il suo rapporto con il governo di indebolisse.

La SGA era stata costituita dal Ministero dell’Economia nel 1996 per fungere da master servicer per 2,6 miliardi di euro di sofferenze originate dal salvataggio del Banco di Napoli. Nel 2016, il ruolo di SGA è stato esteso per consentirle di sostenere altre banche italiane in difficoltà per le enormi masse di crediti deteriorati a bilancio.  Nel 2018 il Decreto Ministeriale 221/2018 ha stabilito la creazione di due patrimoni separati di SGA, ciascuno delle quali deteneva i beni acquisiti dalle rispettive banche venete in liquidazione (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), consentendo a SGA di amministrare le proprie attività. Sono stati trasferiti dei portafogli complessivi di 18,7 miliardi di euro lordi (6,4 miliardi di euro netti) di crediti deteriorati delle due banche venete liquidate,  di cui circa la metà di unlikley to pay.

In questi giorni sta per partire il fondo progettato da SGA per gestire gli Utp immobiliari oggi sui bilanci delle banche italiane medio-grandi. Il fondo potrebbe partire con un patrimonio di 1-2 miliardi di euro in una prima fase, per poi arrivare fino a 3-4 miliardi di euro in una seconda fase (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre è in corso la messa a punto di un’operazione di cessione di un portafoglio da 7 milirdi di euro di Utp a SGA da parte di Mps (si veda altro articolo di BeBeez).


Ima finanzia l’acquisizione di ATOP con un private placement da 50 mln euro e una linea da 180 mln

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imaIMA, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il trattamento e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. quotato a Piazza Affari, ha finanziato con un bond da 50 milioni di euro e una linea di credito da 180 milioni di euro l’acquisizione della quota del 63% di ATOP ceduta dal fondo Charme III (si veda altro articolo di BeBeez).

IMA possedeva già il 21% di ATOP,a zienda leader nel settore delle macchine e linee automatiche per la produzione di statori e rotori per motori elettrici per il settore automotive, e in questo modo è salita all’84%. Il closing dell’operazione, annunciata lo scorso maggio, è avvenuto a inizio luglio.

Nel dettaglio, il bond, che ha scadenza 7 anni, è stato sottoscritto in private placement da Amundi Dette Senior FPE III, il terzo fondo di private debt di Amundi (gruppo Credit Agricole), che lo scorso dicembre ha annunciato il closing a 880 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).  “Ima è il nostro undicesimo deal e il terzo al di fuori della Francia”, ha spiegato Thierry Vallière, Head of Private Debt di Amundi (si veda qui il comunicato stampa di Amundi-Credit Agricole e qui quello di Unicredit).

La linea di acquisition finance a medio-lungo termine, invece, è stata sottoscritta da Unicredit, unico bookrunner dell’operazione con Credit Agricole Italia e Credit Agricole CIB che hanno agito come mandated lead arranger, finanziatore e controparte hedging.


LaSalle Capital cede Brown & Joseph a Incline Equity Partners. Yellow Wood Partners compra da Bayer la linea Dr. Scholl

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LaSalle Capital

LaSalle CapitalLaSalle Capital ha ceduto le attività di recupero crediti Brown & Joseph a Incline Equity Partners (si veda qui altassets). L’accordo arriva solo a poco più di un anno dall’investimento di LaSalle in B&J. La società offre servizi di recupero crediti da impresa a impresa per i settori assicurativo, sanitario, logistico, del personale e delle telecomunicazioni. Lincoln è stato il consulente finanziario esclusivo di B&J per l’accordo. LaSalle ha chiuso il suo fondo II nel 2012, infrangendo il suo obiettivo iniziale di 150 milioni e raggiungendo i 205 milioni  di dollari al suo primo e unico closing.  Incline ha invece raccolto nel 2018 oltre  600 milioni di dollari per il suo ultimo fondo Incline Equity Partners IV, quasi il doppio dei 310 milioni raccolti per il fondo III. All’inizio di luglio ha chiuso il suo fondo Elevate a quota 314,5 milioni di dollari , oltre il target dei 300 milioni, dopo solo due mesi di raccolta.

Yellow Wood Capital PartnersLa tedesca Bayer ha annunciato lunedì scorso che venderà il suo marchio per la cura dei piedi Dr. Scholl al private equity americano ​​Yellow Wood Partners per 585 milioni di dollari. Si tratta del secondo noto brand messo in vendita dal gruppo tedesco dopo il marchio statunitense di prodotti solari Coppertone, che sarà ceduto al produttore di Nivea, Beiersdorf, per 550 milioni di dollari. . Si veda qui Reuters.  Bayer, le cui azioni sono crollate a causa di un presunto effetto cancerogeno della partecipata Roundup, lo scorso novembre aveva annunciato una serie di disinvestimenti, illustrati dal ceo Werner Baumann, per cercare su supportare il titolo in borsa. Il marchio Dr. Scholl’s di Bayer, che ha generato ricavi per 234 milioni di dollari l’anno scorso, è principalmente un marchio nordamericano, mentre Reckitt Benckiser possiede l’attività di cura dei piedi Scholl al di fuori del Nord America. Lo scorso anno Bayer aveva acquisito il produttore di diserbanti Roundup come parte dell’acquisizione da 63 miliardi di dollari del produttore statunitense di semi e pesticidi Monsanto. Il gruppo tedesco, che dovrebbe pubblicare i risultati del secondo trimestre il 30 luglio, è anche alla ricerca di un nuovo proprietario della sua attività di prodotti per gli animali, il più grande produttore al mondo di prodotti per il controllo delle pulci e delle zecche per animali domestici, che secondo gli analisti potrebbe valere tra i 6 miliardi e i 7 miliardi di euro.


Madison International Realty compra il 5% di Signa Prime Selection. Henderson Park acquista un campus universitario a Dublino

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Madison International Realty

Madison International RealtyMadison International Realty, attraverso il veicolo di investimento MIELI II, con sede in Lussemburgo, ha acquisito da Signa Holding della famiglia Benko una partecipazione del 5% in Signa Prime Selection, un portafoglio immobiliare europeo da 12,5 miliardi di euro, che comprende 27 trophy asset e progetti di sviluppo e i 60 asset che compongono il portafoglio immobiliare Kaufhof (si veda qui propertyfundsworld). Il portafoglio copre 2,4 milioni di metri quadrati e comprende negozi di lusso, grandi magazzini, uffici, hotel e beni residenziali. I termini dell’investimento sono confidenziali. Con questa transazione MIELI II diventa uno dei primi cinque azionisti di Signa Prime e amplia ulteriormente l’attuale base azionaria di Signa Prime, che è principalmente tedesca e austriaca, compresi azionisti di alto livello come il fondo sovrano tedesco RAG Stiftung, R + V Insurance Group, la famiglia Peugeot con FFP e altri.  Oltre all’investimento in questo portafoglio, Madison esplorerà le potenziali opportunità di collaborare con Signa su acquisizioni future.  Circa l’80% del portafoglio si trova in Germania, con il 18% in Austria e il 2% in Italia. La maggior parte comprende attività core completamente stabilizzate che offrono un’eccellente stabilità del flusso di cassa a causa di un livello di occupazione di circa il 100% e una durata media residua dell’affitto di 18 anni. Il portafoglio offre anche un interessante potenziale di rialzo incorporato, poiché molti dei livelli di affitto sono inferiori ai tassi di mercato attuali e numerosi progetti di sviluppo e riqualificazione altamente interessanti. Le proprietà iconiche del portafoglio includono KaDeWe Berlin, Oberpollinger e Alte Akademie a Monaco di Baviera, Upper West Tower Berlin, Alsterhaus Hamburg, Park Hyatt e Golden Quarter a Vienna, Kaufhaus Tyrol Innsbruck e Elbtower ad Amburgo. Tra i 60 beni del portafoglio immobiliare Kaufhof ci sono la Galeria Kaufhof Alexanderplatz di Berlino, Zeil Frankfurt e Carsch Haus Dusseldorf.

Henderson ParkHenderson Park ha completato l’acquisizione di Heuston South Quarter (HSQ), un campus universitario a uso misto nel centro di Dublino, da una consociata della Marathon Asset Management di New York (si veda qui propertyfundsworld). L’investimento comprende 266 appartamenti residenziali in affitto, nonché uffici e spazi commerciali, oltre a un sito di sviluppo di 3,63 acri con suddivisione in zone. Completato tra il 2005 e il 2008, HSQ è un campus urbano composto da sei distinti edifici a più piani. La maggior parte del sistema, per un totale di 247.890 piedi quadrati, offre un mix di alta qualità di appartamenti con una, due e tre camere da letto e duplex. La componente residenziale ha una solida tradizione di occupazione elevata ed è stata ben mantenuta, immersa tra giardini paesaggistici oltre a balconi privati ​​e una terrazza comune sul tetto, con parcheggio sotterraneo a livello del seminterrato. Henderson Park ha identificato una serie di interessanti opportunità di gestione per aggiungere valore a lungo termine. Al centro di HSQ si trova l’edificio Brunel, una straordinaria attività per ufficio con una facciata unica in vetro curvo per un totale di 78.800 piedi quadrati e con vista panoramica su Dublino. Distribuito su 12 piani di spazio di grado A, la proprietà è interamente riservata agli inquilini del settore pubblico irlandese Child & Family Agency e Health Service Executive (HSE). L’elemento finale del complesso è costituito da spazi per uffici al dettaglio e porte proprie che si estendono per 75.500 piedi quadrati su quattro blocchi. L’elemento commerciale è basato sulla presenza del supermercato nazionale SuperValu, che fa parte del Gruppo Musgrave, il più grande distributore di generi alimentari in Irlanda, e occupa un’unità di 20.000 piedi quadrati a livello del suolo. Altri affittuari al dettaglio includono una palestra, una caffetteria, un asilo nido e una farmacia, fornendo un ampio mix di servizi per l’uso degli inquilini in ufficio e residenziali. L’investimento comprende un ampio sito di sviluppo che offre l’opportunità di completare il campus creando ulteriori spazi residenziali, uffici e negozi. L’HSQ si trova in una posizione strategica di fronte alla principale stazione ferroviaria nazionale dell’Irlanda, Heuston, nella periferia nord del centro di Dublino, offrendo un eccellente trasporto pubblico, incluso un facile accesso attraverso la città e alla periferia di Dublino. L’aeroporto di Dublino è raggiungibile in 20 minuti di auto e un’abbondanza di servizi culturali, sociali e ricreativi sono a portata di mano nel campus.

 


Barletta Group emette development bond da 120 mln euro per sviluppare due luxury hotel. Lo sottoscrive Cain

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Palazzo Donà Giovannelli a Venezia
Palazzo Donà Giovannelli a Venezia

Palazzo Donà Giovannelli a Venezia

La società italiana di sviluppo Barletta Group ha emesso un cosiddetto property development bond da 120 milioni di euro a scadenza 42 mesi, che è stato sottoscritto  Cain International, un investitore specializzato in real estate in Europa e negli Usa (si veda qui il comunicato stampa).

I property development bond sono un metodo di finanziamento tipico degli sviluppatori immobiliari, per finanziare l’avvio dei loro progetti insieme alla quota di equity.

Il finanziamento servirà a sostenere l’espansione dei marchi alberghieri Soho House e Rosewood Hotels in Italia, attraverso l’apertura di due alberghi a Roma e Venezia, entrambi in fase di costruzione da parte di un appaltatore del Gruppo Barletta, che è proprietario dei due immobili.

Nel dettaglio, a Roma Soho House svilupperà una struttura da 32 camere e 40 appartamenti nel quartiere di San Lorenzo, che ospiterà al suo interno anche 2 ristoranti e una spa. La conclusione dei lavori è prevista per il 2020. A Venezia, sarà riconvertito in hotel Palazzo Donà Giovannelli, edificio residenziale del XIV secolo situato nel quartiere Cannaregio, progettato nel 1847-1848 da Filippo Calendario, architetto del Palazzo Ducale di Venezia. Sarà trasformato in un hotel a 5 stelle con 46 camere da letto e gestito dal Gruppo Rosewood Hotels. Il termine dei lavori è previsto per fine 2021. Sarà il secondo hotel Rosewood in Italia, oltre a quello di Castiglion del Bosco, in provincia di Siena.

Matteo Milan, Principal in Real Estate Finance presso Cain International, che ha guidato l’operazione, ha commentato: “Siamo entusiasti di aver completato la nostra prima transazione nell’Europa continentale, collaborando con il Gruppo Barletta. Questa transazione è un naturale passo avanti per Cain International, poiché espandiamo la nostra piattaforma di debito nell’Europa continentale e mette in evidenza la nostra volontà di fornire finanziamenti allo sviluppo a partner forti nelle città gateway”.

Paolo Barletta, ceo del Gruppo Barletta, ha detto: “L’ospitalità è uno dei settori in più rapida crescita nel settore e Soho House e Rosewood Hotels, entrambi leader mondiali nel settore dell’ospitalità di lusso, hanno già gettato le basi del successo nel mercato italiano. Lavorando con i migliori operatori del settore, il nostro obiettivo è quello di rafforzare il nostro gruppo nei segmenti del lusso e dello stile di vita di questo mercato in forte crescita. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale costruire forti relazioni con i finanziatori internazionali, in quanto la propensione al finanziamento allo sviluppo da parte delle banche italiane è limitata. La piattaforma di debito di Cain International ha un track record impressionante e siamo lieti di lavorare con loro per assicurare questo importante finanziamento”.

Il Gruppo Barletta è una delle principali società italiane di sviluppo immobiliare. Con oltre 60 anni di esperienza, ha sviluppato più di un milione di metri quadrati di proprietà in tutta Italia. Le tre principali aree di business del gruppo sono residenziale, retail e alberghiero, quest’ultima attraverso la gestione diretta e indiretta di location a quattro e cinque stelle.

Paolo Barletta opera anche nel settore del venture capital attraverso un veicolo di investimento dedicato, Alchimia. Con sede a Roma, Milano e Londra, è stato fondato nel 2018 da Barletta insieme ad Alessio Vinciguerra Lorenzo Castelli. Alchimia ha già investito oltre 40 milioni di euro e a oggi ha un portafoglio di 16 partecipazioni: Chiara Ferragni Collection, WeRoad, Quiqup, Aornet, Zebra Fuel, Storelli, uBiome, CUE, SPARK Neuro, Texel, Don’t Cry, Leone Film Group e Qurami, tramite la controllata uFirst (si veda altro articolo di BeBeez). Alchimia è l’unico investitore italiano in Virgin Hyperloop One, il progetto del treno a gravitazione magnetica.



Ital Gas Storage rinegozia il debito da oltre un mld per l’impianto di Cornegliano Laudense

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Ital-Gas-Storage

Ital-Gas-StorageItal Gas Storage, operatore indipendente nei servizi di stoccaggio di gas naturale in Italia, controllato da Morgan Stanley Infrastructure Partners, ha rinegoziato 1,056 miliardi di euro di debito con le banche. La linea di finanziamento con gli istituti di credito è stata infatti ridotta a 866 milioni di euro, a seguito dei minori costi di costruzione del nuovo impianto di Cornegliano Laudense (Lodi), avviato nel dicembre scorso.

Banca Imi e Crédit Agricole Cib hanno agito come joint coordinating bank, bookrunner e hedging coordinator. All’operazione hanno partecipato anche Banca Centropadana Credito Cooperativo, Banco Bpm, BNP Paribas Italian Branch, Credit Agricolé Italia, ING Bank, Intesa Sanpaolo, Landesbank, MUFG, Natixis, Société Générale e Ubi Banca. Arcus Financial Advisors ha agito in qualità di financial advisor di Ital Gas Storage.

Il finanziamento era stato concesso nel gennaio 2016 per la progettazione, realizzazione e gestione del sito per lo stoccaggio di gas naturale di Cornegliano Laudense, con una capacità di circa 1,3 miliardi di metri cubi e la possibilità di scambiare 27 milioni di metri cubi di gas al giorno sulla rete di trasmissione nazionale del gas, equivalenti a un incremento dell’8% dell’allora capacità di stoccaggio e del 10% dei volumi di stoccaggio giornalieri dell’epoca. E’ molto simile ad altri impianti già in funzione situati nella Pianura Padana. L’impianto, uno dei maggiori in Italia, è stato realizzato da Saipem e Schlumberger, gruppi leader del settore.

Con sede a Milano, Ital Gas Storage è controllata da ed è partecipata dall’agosto 2015 da Morgan Stanley Infrastructure Partners aveva investito in ital Gas Storage nell’agosto 2015, tramite il veicolo  Sandstone Holdings, acquisendo il 49% accanto a Whysol Gas Storage Holding spa, che fa capo all’ex McKinsey Alberto Bitetto (si veda altro articolo di BeBeez). In occasione dell’erogazione della linea di credito da oltre un mld a fine gennaio 2016, Morgan Stanley aveva incrementato la sua quota nel progetto sino al 92,5%, con Whysol che aveva mantenuto il 7,5%.

 


Tamburi sale al 66,23% di Clubtre, il veicolo del club deal di Prysmian. Che festeggia con a Piazza Affari con un +5,95%

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Schermata 2019-07-24 alle 08.43.43

Schermata 2019-07-24 alle 08.43.43Tamburi Investment Partners spa (TIP), quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, ha comprato un’ulteriore partecipazione del 22,95% in Clubtre spa, la holding che detiene il 3,9% del capitale di Prysmian, il gruppo specializzata nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni e di fibre ottiche, quotato a Piazza Affari (si veda qui il comunicato stampa).

Con un investimento di 21,2 milioni di euro, TIP sale così al 66,23% di Clubtre. Una quota che, insieme alle azioni di Prysmian possedute direttamente, porta TIP a controllare il 4,5% della società quotata, per un controvalore di 229 milioni di euro. Contestualmente, Angelini Partecipazioni Finanziarie srl ha aumentato la sua quota mentre d’Amico Società di Navigazione spa  ha ceduto interamente la propria. A seguito di questa notizia, Prysmian nella seduta di ieri è salita del 5,95%, chiudendo a 19,9 euro per azione.

Clubtre era stata costituita nel 2010 da Tamburi per organizzare un club deal di investitori, soprattutto family office, per investire in Prysmian. Allora TIP aveva capitalizzato Clubtre al 35% tramite il suo veicolo Secontip. A nove,bre 2010 Clubtre era arrivata a possedere il 5,01% di Prysmian, per un investimento complessivo di 110 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora).

Ricordiamo che Tamburi qualche settimana fa ha acquisito il 14,95% del capitale di ITH spa, che controlla al 52,8% il Gruppo Sesa, operatore di riferimento in Italia nel settore delle soluzioni di Information Technology per il segmento business, a sua volta oggi quotato allo Star (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre nel marzo scorso TIP ha acquisito dal Gruppo Coin a 1,85 euro per azione il 17,835% del capitale della catena di negozi di abbigliamento Ovs per un controvalore complessivo di 74,9 milioni di euro, diventando così il maggiore azionista della società con una quota del 22,7% (si veda altro articolo di BeBeez).


BeBeez Private Data festeggia 1200 aziende monitorate con un’imperdibile offerta “estiva”

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Schermata 2019-07-18 alle 08.03.39

Schermata 2019-07-18 alle 08.03.39BeBeez Private Data ha ormai raggiunto quota 1200 società monitorate, tra aziende partecipate dei fondi di private equity  e venture capital e aziende finanziate da investitori di private debt.

E’ un grande traguardo per noi e ci fa piacere festeggiarlo con i nostri lettori con un’imperdibile offerta “estiva” .

Al prezzo di 350 euro più iva sino al prossimo 9 agosto è possibile sottoscrivere un abbonamento Combo (cioé comprensivo dell’abbonamento ai Report e alle Insight Views di BeBeez New Premium) valido sino al 31 dicembre 2019, con in più il diritto a uno sconto del 10% sul prezzo di un abbonamento Combo per tutto il 2020, che sia rinnovato entro il 30 novembre 2019.

Per chiedere l’attivazione del servizio, scrivi a info@bebeez.it
indicando: nome, cognome, società, codice fiscale o partita Iva, indirizzo, mail, codice destinatario per fatturazione elettronica
e allegando copia del bonifico di 427 euro (prezzo comprensivo di iva al 22%)
conto Fineco Bank  intestato a EdiBeez srl – IBAN IT62H0301503200000003571586

Gli abbonati a BeBeez News Premium 12 mesi potranno usufruire dell’offerta a 300 euro più iva invece che 350 euro

Scarica qui il nostro Users’ manual,
per vedere che cosa puoi fare con BeBeez Private Data

Guarda qui il nostro video istituzionale

Grazie a tutti i nostri lettori!


Sonnedix rifinanzia 41 impianti fotovoltaici italiani e si prepara a nuove acquisizioni, con nuove linee per oltre 200 mln euro

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sonnedix

sonnedixSonnedix, produttore indipendente globale di energia solare controllato da JPMorgan Asset Management, ha ottenuto nuove linee di credito per 201,6 milioni di euro da Banco Santander, ING Bank, Mediocredito Italiano e Natixis(si veda qui il comunicato stampa).

Nel dettaglio, il rifinanziamento comprende una linea di credito disponibile per esigenze di servizio del debito e una linea di credito a lungo termine, già in parte utilizzata per rifinanziare un portafoglio di 41 impianti fotovoltaici italiani, per una capacità totale di 61,8 MWp e che per il resto sarà utilizzata in futuro quando Sonnedix aggiungerà altri impianti al suo portafoglio. La società e le banche sono state assistite da Norton Rose Fulbright, e Ashurst. Inoltre, RSM Studio Palea Lauri Gerla ha supportato Sonnedix sotto il profilo fiscale.

Si tratta del secondo rifinanziamento ottenuto da Sonnedix per i suoi impianti fotovoltaici: nel dicembre 2016 aveva rifinanziato un portafoglio di 26 impianti italiani ricorrendo al mercato, attraverso la quotazione su ExtraMot Pro di un bond da 95 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).

Attualmente Sonnedix in Italia possiede impianti per una capacità complessiva di 186 MW. Nel mondo conta più di 200 impianti di produzione di energia, operativi, in costruzione o nelle prime fasi della progettazione, in 8 Paesi (Cile, Francia, Italia, Giappone, Porto Rico, Sudafrica, Spagna e Regno Unito). Nel corso del 2019 la società ha continuato a espandere la sua presenza in tutta Italia. A gennaio ha siglato il closing dell’acquisto di 28 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 53 MW da Graziella Green Power spa, società del gruppo Graziella specializzata nella produzione di energia da fonti rinnovabili (si veda altro articolo di BeBeez). A marzo ha comprato un portafoglio di 1,7 MW di impianti solari fotovoltaici (Soler e Oria Solare), seguiti da 1,7 MW di Tarquinia e Castellito ad aprile. Qualche settimana fa ha acquisito 4 impianti solari fotovoltaici pugliesi, con una potenza totale di 4 MW (si veda altro articolo di BeBeez).


Pessina Costruzioni chiede il concordato in bianco. Attese entro 120 giorni le linee guida del piano concordatario

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pessinaPessina Costruzioni, storica società italiana del settore edilizio, ha presentato ieri la richiesta di concordato in bianco. La società in una nota diffusa in serata ha spiegato che “in esito all’istruttoria realizzata con l’ausilio dei propri advisor legali e finanziari, i vertici di Pessina Costruzioni hanno ritenuto che nell’attuale situazione l’accesso al concordato preventivo rappresenti il percorso più efficace nell’ottica di tutelare i portatori di interesse nella continuità dell’operatività dell’azienda” (si veda l’Ansa). La notizia era stata anticipata nella mattinata di ieri da Il Sole 24 Ore, secondo cui le linee guida del piano concordatario dovranno essere redatte nei prossimi 120 giorni.

Secondo il quotidiano finanziario, la richiesta di concordato è dovuta soprattuto alla pesante sotto-produzione registrata dai cantieri negli ultimi 12 mesi, complici anche alcune situazioni delicate come quella dell’ospedale di La Spezia: avviato tre anni fa, ha fino a oggi generato 6 milioni di euro, rispetto a un valore complessivo di 120 milioni, generando una perdita di fatturato annua compresa tra i 30 e i 40 milioni. A ciò si aggiunge la difficile situazione del settore delle costruzioni in Italia, che ha portato alla crisi anche colossi come Astaldi, in attesa di un aumento di capitale da parte di Salini Impregilo (si veda altro articolo di BeBeez) e Trevi, dove invece la famiglia Trevisani sta contestando la ricapitalizzazione varata dal Cda (si veda altro articolo di BeBeez).

Nell’ottobre 2018, Pessina Costruzioni aveva approvato un piano di sviluppo che prevedeva alcune operazioni finanziarie tra le quali il salvataggio della società di costruzioni altoatesina Oberosler in concordato, di cui ha rilevato i cantieri e 50 dipendenti. Il piano prevedeva il perfezionamento di alcuni passaggi chiave entro lo scorso mese di febbraio. Termine poi slittato di qualche mese, mettendo ulteriormente in difficoltà Pessina Costruzioni e rendendo necessario il ricorso al concordato in bianco.

Fondata da Carlo Pessina nel 1954, Pessina Costruzioni fa capo alla famiglia Pessina. Oggi l’azienda è guidata dal presidente Massimo Pessina e dall’amministratore delegato Guido Stefanelli. E’ stata tra i pionieri italiani del project financing; opera anche nei settori di costruzioni, infrastrutture e ristrutturazioni. Ha sedi a Milano e Roma e al momento ha un portafoglio ordini consolidato che vale 890 milioni, dei quali il 96% concentrato in Italia. La società è la numero 47 in Italia nella classifica dei costruttori per ricavi 2017, con 67,7 milioni di euro di valore della produzione, in calo di oltre il 22% dal 2016, e con un ebitda di 952 mila euro, in crollo del 92% (si veda qui la classifica stilata dalla società di consulenza specializzata Gualmari).

Ricordiamo che la famiglia Pessina controlla anche Acque Minerali d’Italia, che ha emesso un minibond da 6 milioni di euro nel settembre 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, la stessa famiglia controlla all’80% lo storico quotidiano l’Unità, che ha interrotto le pubblicazioni per la terza volta in 17 anni nel giugno 2017, affossato da un’enorme mole di debiti. Nell’aprile di quest’anno, il noto giornalista televisivo Michele Santoro ha presentato un’offerta per rilevare il quotidiano (si veda l’Agi).


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