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Gacs, dal 2016 cartolarizzati Npl per 63 mld euro. Le tranche senior rendono in media lo 0,8%, quelle mezzanine il 7%

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Schermata 2019-07-19 alle 07.50.42 Dalla partenza del regime Gacs (Garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze) nel 2016 allo scorso marzo erano stati cartolarizzate sofferenze per un valore lordo complessivo di 62,7 miliardi di euro, pari a oltre il 35% del controvalore delle transazioni su crediti deteriorati chiuse nel periodo. Lo ha calcolato PwC nel suo ultimo studio sul settore, “The Italian Npl Market. Assembling the Puzzle”.

PwC ha mappato 21 operazioni il cui sottostante sono stati portafogli di crediti in sofferenza in media per il 58% di tipo secured. Sempre in media, sono state emesse notes senior per un controvalore pari al 19% del valore lordo del portafoglio, notes mezzanine per il 3% e notes junior per il 2%. Infine il tasso di rendimento medio ponderato delle notes senior è stato dello  0,8%, mentre il rendimento delle tranche mezzanine è stato del 7%, con un massimo dell’8% per la tranche mezzanina della cartolarizzazione di Mps (Siena NPL 2018) e con punte del 7,7% per quelle delle cartolarizzazioni di Banco Desio e Brianza (2Worlds), BPER (4Mori Sardegna), Bnl (Juno 1 e Juno 2) e Banco Bpm (Leviticus). Il rendimento più basso tra le tranche mezzanine (4,8%) è stato spuntato da Unicredit per la cartolarizzazione FINO 1, che però per contro è quella che visto il rendimento più alto per la sua tranche senior (1,2%).
Schermata 2019-07-19 alle 07.50.35

Per il resto PwC ha confermato numeri già anticipato lo scorso maggio in un aggiornamento sul mercato UTP (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, i volumi di Npe sono scesi dal valore record di 341 miliardi di euro di fine 2015 a 180 miliardi a fine 2018, di cui 79 miliardi di Utp (dai 127 miliardi del 2015). Il valore netto di quei 79 miliardi  lordi di Utp sui libri delle banche è di 51 miliardi di euro, a fronte di 97 miliardi di euro lordi di sofferenze, che sui bilanci delle banche al netto delle rettifiche valgono meno, cioè solo 33 miliardi.

“A seguito dell’accelerazione del processo di deleverage la pressione del mercato e dei supervisori rimane alta. In particolare, è cresciuta l’attenzione alle esposizioni Utp ed è attesa in aumento la quota di transazioni effettuate sul secondario: per questo 2019 ci aspettiamo, complessivamente, un mercato da circa 50 miliardi di euro lordi. In questo contesto di mercato e regolamentare, banche tradizionali, challenger banks e servicer saranno necessariamente spinti a rivedere le proprie strategie e modelli di business, contribuendo così a comporre definitivamente il ‘puzzle’ Npl”, ha spiegato Pier Paolo Masenza, Financial Services Leader di PwC.

A metà maggio il mercato italiano delle transazioni su crediti deteriorati aveva già raggiunto i 15 miliardi di euro da inizio gennaio e sono in arrivo operazioni per altri oltre 36 miliardi. Il dato emerge dal  Report Npl maggio 2019 di BeBeez  (per gli abbonati a BeBeez News Premium, scopri qui come abbonarti a soli 20 euro al mese) e segue i 101 miliardi di euro di valore lordo di operazioni annunciate nel 2018 (si veda qui il Report Npl 2018 di BeBeez).



Namira sgr compra 5 immobili express courier e logistica nel centro-nord Italia

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namiraNamira sgr, per conto del suo fondo Elisabeth, ha rilevato un portfolio di 5 immobili express courier e logistica situati nel centro-nord Italia. Gli asset con una superficie complessiva di circa 42.000 mq, sono situati nelle aree urbane ed entro il “primo miglio” di Roma, Torino, Bergamo e Venezia. GVA Redilco ha agito in qualità di advisor per la vendita.

Sono locati principalmente a tenant leader del settore corriere espresso, a eccezione di quello di Pomezia, attualmente libero. La commercializzazione di questo magazzino cross-docking di 14.200 mq, oltre uffici, locale carica muletti e guardiola, con altezza utile sottro-trave di 11,70 m impianto Sprinkler è stata affidata in esclusiva alla stessa GVA Redilco, che è stata anche advisor della sgr nell’acquisto del portafoglio di immobili.

Namira è una sgr italiana, con sede a Milano, fondata nel 2007. E’ specializzata in fondi di investimento alternativi (FIA) chiusi e riservati che investono in immobili e in crediti con garanzie immobiliari. Il fondo Elisabeth, costituito nel 2019, investe in immobili a reddito. Il suo patrimonio è composto da strutture logistiche per l’industria e il commercio (capannoni industriali e magazzini), situati in Veneto, Lazio, Piemonte, Lombardia. La sgr gestisce anche il fondo immobiliare Iaso, sottoscritto pe l’84,1% da ICS Maugeri (si veda altro articolo di BeBeez).


Fabrica sgr compra gli uffici Mondrian a Bruxelles per 131,5 mln euro

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brussels-mondrian-c-cbre-gi_adminFabrica sgr ha rilevato per 131,5 milioni di euro il palazzo uffici Mondrian di Bruxelles. Lo riferisce BusinessImmo. L’immobile entrerà a far parte del fondo Cicerone di Fabrica, che si è avvalsa della consulenza di CBRE Global Investors. Lo ha venduto il gestore tedesco Union Investment.

L’immobile, che vanta una superficie di 20.600 mq, si trova nel quartiere di Leopold, location privilegiata per uffici a Bruxelles. E’ costituito da  due edifici separati di sette piani collegati da un atrio in vetro. I piani occupano 3.000 mq e condividono un unico nucleo centrale. L’intero edificio è locato alla Commissione Europea e funziona come Centro Comune di Ricerca e Direzione Generale di Ricerca e Innovazione.

Piet van Poppel, country manager di CBRE GI per il Belgio, ha commentato: “Con la combinazione di un design moderno e contemporaneo, si distingue nel mercato degli uffici di Bruxelles. Mondrian si trova in un quartiere con fondamenti di mercato attraenti e tassi di posti vacanti eccezionalmente bassi per gli edifici di Grado A. Inoltre, offre ai nostri clienti rendimenti sicuri e stabili a lungo termine con un inquilino che ha ancora 13 anni di locazione”. Il direttore di Cicerone Matteo Greco ha detto: “La strategia di Cicerone RE Holding BV rimane focalizzata su beni con fondamentali molto forti in termini di ubicazione, caratteristiche iconiche, qualità immobiliare e locazione di primario standing”. Il Mondrian ha vinto un premio al MIPIM nella categoria Business Centers, “e con l’UE come locatario, comprende tutte queste caratteristiche e crediamo che soddisfi pienamente le esigenze a lungo termine dei nostri stakeholder del Fondo Cicerone”.

Si tratta del sesto investimento all’estero per il fondo immobiliare paneuropeo, il cui portafoglio è ora superiore a 1 miliardo di euro ed è composto da 40 immobili con un focus principale su uffici e residenziali. Nel dicembre scorso il fondo ha comprato tre immobili a Milano e Torino per un valore totale di 220 milioni di euro oltre Iva e imposte (si veda altro articolo di BeBeez).

Cicerone è sottoscritto dalla Cassa Forense, il fondo pensionistico privato di primo pilastro per gli avvocati italiani. La Cassa a fine 2018 aveva investito in fondi di private capital poco meno di 2 miliardi di euro, spalmati su 82 diversi fondi, per i quali ha impegni di investimento complessivi per 2,8 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).

Fabrica sgr  vanta 3,8 miliardi di patrimonio in gestione attraverso 14 fondi immobiliari. E’ partecipata pariteticamente dalla Fincal di Francesco Gaetano Caltagirone e da Azufin, la holding della figlia Azzurra.

 


Il fondo MIR Capital (Gazprombank-Intesa) scommette sui cosmetici per capelli Cotril

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cotrilIl fondo di private equity MIR Capital, costituito da Intesa Sanpaolo e Gazprombank, è entrato con un quota di minoranza nel capitale di Cotril spa, produttore italiano di cosmetici per capelli di lusso (si veda il comunicato stampa). L’azienda è stata assistita da Pwc Advisory, dallo Studio Cocci e dallo studio Pedersoli per la parte legale, mentre Mir è stata assistita per la parte fiscale e finanziaria da Grant Thornton e da Allen & Overy per la parte legale. Obiettivo dell’operazione è rafforzare la società grazie all’ingresso di un partner in grado di portare ulteriori competenze manageriali e capacità finanziarie, accelerando il percorso di sviluppo del business in ambito internazionale e rendendola un player di dimensioni attraenti per l’ingresso nel mercato borsistico. Del resto, il suo proprietario Marco Artesani, nel maggio scorso aveva spiegato che non aveva “nessuna intenzione di vendere l’azienda, bensì di trovare un partner finanziario di minoranza, che mi accompagni in una successiva fase di crescita, per raggiungere le dimensioni adeguate per andare in Borsa”, smentendo ogni voce di possibile cessione della sua azienda (si veda altro articolo di BeBeez). La notizia della ricerca di un socio di minoranza era stata da noi anticipata nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).

Cotril opera sia mediante il suo brand proprietario sia in private label, in particolare nel settore delle colorazioni per capelli. Nel 2018 ha prodotto 18 milioni di tubi di colore, ma grazie agli ingenti investimenti è in grado di produrre direttamente e internamente un potenziale di oltre 55 milioni di tubi. Dopo il consolidamento sul mercato italiano, l’azienda si sta aprendo al mercato internazionale. Recentemente Cotril ha anche avviato il progetto di una catena di saloni, che oggi annovera 4 Cotril Salons, 2 Cotril Club e circa 80 Cotril Center. L’azienda ha chiuso il 2018 con ricavi per  oltre 20 milioni di euro e un ebitda di 4 milioni, in miglioramento dai 17 milioni di ricavi del 2017, quando la società aveva chiuso il bilancio con 1,55 milioni di ebitda e 3,6 milioni di debito finanziario netto.

Mir Capital è stata istituita nel febbraio 2013 nell’ambito dell’accordo di cooperazione firmato tra Gazprombank e Intesa Sanpaolo, che vi partecipano pariteticamente. Il fondo mira a promuovere lo sviluppo delle relazioni industriali e commerciali tra Italia e Russia, a beneficio delle aziende d’eccellenza dei due Paesi. Nel giugno 2013 ha rilevato una partecipazione di minoranza in Packer Service Group, azienda russa specializzata nella fornitura si servizi e soluzioni hi-tech a big mondiali produttori di petrolio e gas (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre dello stesso anno, ha acquisito da Imi Investimenti sgr parte del suo pacchetto di minoranza di LimaCorporate spa, uno dei principali operatori nella progettazione, produzione e distribuzione di protesi ortopediche (si veda altro articolo di BeBeez). Quello in Cotril è il primo investimento nel settore beauty per Mir Capital.

La cosmetica è una delle filiere industriali (clicca qui per scaricare il Report di BeBeez sul settore) monitorate da BeBeez Private Data , il database di BeBeez che mappa le società partecipate dai fondi di private equity e venture capital e finanziate dagli investitori di private debt (scopri qui come abbonarti a soli 110 euro al mese alla versione Combo, che include anche i report e gli approfondimenti di BeBeez News Premium 12 mesi.

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Il Louvre fa una partnership con Ponant e guarda a settori contigui

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Il Louvre sta avendo grandi soddisfazioni con le sue partnership aziendali. Prima c’è stato Airbnb, lasciando che un fortunato visitatore passasse una notte con la Gioconda. Ora, il prestigioso museo francese sta collaborando con una compagnia di navi da crociera di lusso per offrire viaggi culturali sull’Adriatico e sul Golfo Persico.

La compagnia di crociere francese Ponant ha progettato itinerari con il museo di Parigi per due crociere culturali inaugurali, tra cui un viaggio intorno all’Adriatico che termina a Venezia, che potrebbe sconvolgere i locali che continuano a combattere contro le navi da crociera che navigano vicino alla città. Una portavoce dell’azienda sottolinea che la nave di Leant Le Lyrial, che ha una capacità massima di 244 persone, è “di dimensioni ridotte e intime” rispetto alle super-navi con oltre 1.000 cabine.

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Qui a sn. Le Lyrial di Ponant Cruise a Venezia. Immagine gentilmente concessa da Ponant

 

 

 

 

 

Gli ospiti possono scegliere tra due partenze, che dovrebbero partire tra agosto e novembre 2020. Si possono visitare siti antichi attorno all’Adriatico mentre l’altra naviga nel Golfo Persico. I viaggi includono la programmazione a bordo progettata in collaborazione con gli esperti del Louvre.

Jannic Durand, direttore del dipartimento di arti decorative del Louvre e Ludovic Laugier, esperto di sculture greche, si uniranno alla crociera adriatica. A bordo della crociera in Medio Oriente sarà il curatore del Louvre Yannick Lintz, che è il direttore del museo del dipartimento di arte islamica.

Il primo tour salperà da Atene a Venezia. Tra i punti salienti da $ 4.000 a testa, si evidenzia un passaggio attraverso lo storico Canale di Corinto fino al Mar Egeo. Le visite a terra includono l’Acropoli di Atene e il Palazzo di Diocleziano di 1.700 anni in Croazia.

Mentre Le Lyrial potrebbe essere più piccola di alcune vaste navi da crociera che visitano Venezia, la nave dovrebbe passare per San Marco in direzione del terminal San Basilio di Venezia.

Le navi da crociera di tutte le dimensioni a Venezia continuano ad essere un punto di contesa tra i residenti locali. Attivisti e ambientalisti da tempo fanno campagne per farli bandire perché inquinano la città, e dominano le sue belle viste. La portavoce di Ponant afferma che “tutte le navi sono equipaggiate con le ultime tecnologie per ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente”.

La seconda crociera approvata dal Louvre è dovuta a navigare attraverso il rettilineo di Hormuz, nonostante la crescente tensione nelle strette acque tra l’Oman e l’Iran. La crociera parte da Muscat in Oman e termina a Dubai.  I turisti  salperanno nella nuova nave da crociera di lusso di Leant, Le Jacques-Cartier. Descritto sul suo sito web come “yacht a capacità limitata con solo 92 cabine e suite”, gli ospiti impareranno a conoscere il patrimonio artistico del Golfo Persico e le sue tradizioni culturali islamiche.

La crociera include una visita al Museo di arte islamica del Qatar a Doha, progettato da IM Pei, l’architetto della piramide del Louvre. Si dirige poi al Louvre Abu Dhabi prima che il viaggio termini a Dubai. Il portavoce di Ponant dice che prende molto sul serio la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio, aggiungendo che ci sarà “autorità competente” a bordo che terrà la compagnia regolarmente informata sulla situazione.

Il mese scorso, un’altra nave da crociera della compagnia, la MSC Opera, ha ferito cinque persone a Venezia quando è entrata in collisione con una barca turistica e si è schiantata sul molo nel trafficato canale di Guidecca. La questione delle navi da crociera è stata anche oggetto di uno stunt di Banksy durante la settimana di apertura della Biennale di Venezia, quando lo street artist ha invaso le navi da crociera con una nuova opera. La città sta introducendo una tassa di attracco che prende di mira i gitanti di un giorno dalle navi da crociera dal 31 dicembre di quest’anno.

 


L’ex Vice Presidente di Blackstone sembra sia stato l’acquirente di un dipinto di Caravaggio ritirato dall’asta

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Il collezionista miliardario J. Tomilson Hill famoso per essere andato in pensione come Vicepresidente di Blackstone,  è stato l’acquirente anonimo di un dipinto ritrovato da Caravaggio, venduto privatamente questa settimana prima di un’asta pubblica in programma in Francia, secondo il New York Times. Si veda qui Bloomberg.

Giuditta e Oloferne“, che raffigura una scena del Libro di Judith dell’Antico Testamento, è stata valutata all’asta giovedì per almeno 100 milioni di euro ($ 114 milioni). Martedì, le case editrici Marc Labarbe e Eric Turquin hanno annullato la vendita, dicendo che il dipinto era stato comprato da un collezionista per un importo non rivelato.

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Hill, 71 anni, si è recentemente ritirato come vice presidente di Blackstone Group LP e colleziona vecchi maestri e arte moderna e contemporanea. Il Times ha identificato Hill come compratore giovedì, citando una persona con conoscenza della vendita che non ha identificato. Opere della collezione di Hill sono state esposte nel 2014 alla Frick Collection e quest’anno ha aperto una fondazione d’arte privata a Manhattan.

Hill non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Completato intorno al 1607, il dipinto non firmato è stato scoperto cinque anni fa in un attico a Tolosa, in Francia. Ritenuto uno studio per un lavoro successivo, l’attribuzione a Caravaggio è stata supportata da specialisti americani, inglesi, francesi e italiani, secondo la casa d’aste.

(Giuditta e Oloferne” di Michelangelo Merisi, da Caravaggio Fonte: Gabinetto Turquin)

 


La democrazia vista attraverso gli scatti di Greg Marinovich

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Greg Marinovich

1Nel libro di Susan Sontag, On Photography, Sontag scrive che “l’industrializzazione della tecnologia delle macchine fotografiche ha fatto solo una promessa inerente alla fotografia sin dal suo inizio: democratizzare tutte le esperienze traducendole in immagini”. Dall’alba della fotografia e dello sviluppo delle prime macchine fotografiche nei primi anni 1840, fare fotografie è stato un modo per certificare e rifiutare l’esperienza.

L’8 maggio 2019, i cittadini di tutto il Sud Africa hanno  espresso il loro voto alle seste elezioni democratiche, apparentemente la tornata elettorale più importante e più dibattuta dalla nascita della 2democrazia del paese venticinque anni fa . L’African National Congress (ANC) ha ottenuto 230 seggi in queste elezioni, con il presidente Cyril Ramaphosa che ha affermato, nel suo discorso di apertura, che il popolo del Sudafrica ha votato per “un paese che vorrebbe vedere in pace con se stesso e con il resto del mondo”.

È a questo proposito, e certamente sembra giusto, che si dovrebbe considerare la capacità delle fotografie di democratizzare tutte le esperienze, specialmente quando si tratta del notevole portafoglio di foto di Greg Marinovich (1962) delle prime immagini degli anni ’90 intitolato The Dead Zone.

3 (1)Recentemente il Constitutional Court Trust ha acquisito 41 opere del vincitore del Premio Pulitzer nel 1991, per la copertura dell’uccisione di un uomo ritenuto una spia Inkatha da parte di sostenitori dell’African National Congress, che sono state esposte presso la Corte Costituzionale Art Collection (CCAC) a Pretoria nel giorno della celebrazione dei diritti umani all’inizio di quest’anno. Le opere hanno offerto un’ampia vasta storia visiva, dei conflitti interni e del sangue versato in Sudafrica prima delle sue prime elezioni democratiche del 1994. “Poiché le fotografie forniscono agli individui un visione immaginaria di un passato che è irreale, aiutano anche le persone a prendere coscienza di un tempo in cui 4sono insicure “, scrive Sontag, una caratteristica che le fotografie di Marinovich hanno e che la stessa acquisizione da parte del Constitutional Court Trust conferma, e che trovano ulteriore conferma dopo essere state viste.

Un’immagine in particolare – Doll’s Head, Boipatong, 1992 vede un uomo nero che si copre gli occhi con la mano sinistra. La mano destra dell’uomo, presumibilmente, sta tenendo una lancia sulla quale è infilzata una testa di bambola con la faccia bianca. Una didascalia appartenente all’immagine ci dice che la foto fu scattata all’indomani del massacro di Boipatong nel giugno del 1992, dove 5“quarantacinque persone furono uccise dai membri del Partito della Libertà Inkatha, presumibilmente sostenuti dalla polizia, che quasi portarono le trattative verso un soluzione democratica al dilemma del Sud Africa “. Eppure questa immagine parla direttamente di una certa “paranoia bianca”, che ricorda un Alfabeto di Democracyprint di Anton Kannemeyer, e raccoglie i pregiudizi che affliggono storicamente, e quelli che rimangono fino ad oggi. Anche se non è una testa umana impalata, i tropici visivi qui catturati sono intrinsecamente violenti e suscitano un immediato senso di paura: se questo è ciò che può essere fatto a una bambola, immagina cosa può essere fatto a un essere vivente. 6Le fotografie possono e fanno angoscia. Per incongruenza, tuttavia, questa non era una guerra combattuta contro i bianchi sudafricani.

L’arcivescovo Desmond Tutu ha scritto nella premessa a Marinovich e The Bang-Bang Club di Silva, istantanee di una guerra nascosta che “Quasi tutti hanno fatto le previsioni più dirette su dove si dirigesse il Sudafrica”, e ricorda che queste previsioni sembravano essere sulla buona strada per diventare vere quando scoppiò la violenza durante la transizione dalla “repressione alla libertà, dal dominio totalitario alla democrazia”. Tutu continua spiegando che il volatile periodo pre-elettorale è stato “progettato per riempire di panico gli abitanti delle cittadine e per convincerli che l’ANC non è stato in grado di proteggere i suoi membri”. E ‘stata questa paura, questa frustrazione, questa rabbia, causata dal massacro di Boipatong, e gli altri 122 massacri tra il 1990 e il 1992, che ha portato Marinovich a catturare le immagini di Dead Zone, e, a sua volta, ha portato ad una visione più ampia del pubblico, e conoscenza degli orrori del Sud Africa. L’uomo di Doll’s Head, Boipatong, nel 1992, si oppone a questo massacro, sfidando la lente; la sua immagine è un simbolo che riafferma i termini su cui si deciderà la democrazia del Sud Africa e, guardando questa immagine ventisette anni dopo, si dà un senso di possesso immaginario, di immenso sollievo, a un passato irreale.

Nel libro di Ashraf Jamal Nel mondo, fa riferimento al poeta sudafricano, Stephen Watson, in un saggio sulla pittrice Kate Gottgens. Riferendosi alla poesia, scrive Jamal, Watson ha affermato che “ha insegnato, attraverso molti esempi che l’estetica, mentre potrebbe sembrare un’evasione di tutto ciò che la nostra epoca richiede, era anche un modo per tenere sotto controllo i nostri più attivi impegni. Ha offerto una prospettiva, spesso provocatoriamente ironica, per la quale non c’era davvero alcun sostituto. “Forse la fotografia è diventata la “poesia”di Marinovich,- un’estetica attraverso cui poteva convincere l’etico in un periodo “consumato dal dogmaticamente politico”, a sua volta affligge l’occhio verso la necessità della democrazia.

Accanto a War Potion, Kwamashu, nel 1994, leggiamo che quello che stiamo vedendo è un’immagine di “un membro del Partito della Libertà Inkatha inthelezi o pozione di guerra sui guerrieri prima di una marcia attraverso la volatile comunità KwaMashu, a nord di Durban, che era diviso tra i sostenitori dell’Inkatha Freedom Party e dell’African National Congress “. Questa fotografia è quasi cinematografica nel suo aspetto estetico, e fa sì che i suoi osservatori siano turisti della realtà. Per un momento, si dimentica che è stato un fotografo a catturare questa immagine; che questo non era un evento messo in scena, realtà limitata a una ricerca visivamente accattivante. Inevitabilmente anche Marinovich fu benedetto dall’invulnerabilità degli intezi.

Sontag sostiene che la “tendenza estetizzante della fotografia è tale che il mezzo che trasmette l’angoscia finisce per neutralizzarlo”. Spiega che, mentre le fotografie creano simpatia, riducono anche la simpatia e le emozioni a distanza: “Il realismo della fotografia crea una confusione sul reale che è (nel lungo periodo) analgesico sia moralmente che (sia nel lungo che nel nel breve periodo) stimolando sensibilmente. “Nella sua capacità di incitare e distogliere l’emozione, oltre a permettersi una prospettiva per la quale non c’è alcun sostituto – la fotografia, e in particolare The Dead Zone, schiarisce i nostri occhi; ci fornisce una nuova visione.

Sei elezioni democratiche, le immagini di Marinovich hanno documentato e memorizzato la corsa esplosiva del 1994 e reso queste esperienze accessibili a tutti. E mentre è certamente un passato irreale, quando si guardano queste immagini, non si ha la sensazione di intorpidire il dolore di questo tumultuoso passato. Piuttosto, The Dead Zone ci consente di prendere possesso di uno spazio e una storia sui quali ci sentiamo insicuri e serve come strumento per ricordare perché i sudafricani hanno votato per diventare un paese finalmente in pace con se stesso. Come scrive Sean O’Toole nel suo racconto delle fotografie di Marinovich, questo portfolio “offre un’idea di cosa significhi per una nazione, tanto quanto un giornalista impegnato, generarsi attraverso il massacro”.

(tratto da un articolo di Ellen Agnew pubblicato da ArtAfrica, a cura di Paolo Bongianino)

 

Didascalie immagini

  1. Somersault, Soweto, 1993. I sostenitori del Congresso Nazionale Africano e del Partito Comunista sono dispersi con i gas lacrimogeni e proiettili fuori dallo stadio di calcio di Soweto, dove ai funerali del leader dell’ANC e del PC Chris Hani hanno partecipato centinaia di migliaia di persone in lutto il 19 aprile.
  2. Doll’s Head, Boipatong, 1992. Un uomo tiene una testa di bambola bianca su una lancia nelle conseguenze del Boipatong Massacre del giugno 1992. Quarantacinque persone sono state uccise dai membri del Partito della Libertà Inkatha, presumibilmente sostenuti dalla polizia, che ha quasi sviato i negoziati verso una soluzione democratica al dilemma del Sud Africa.
  3. Soccer Grave, Ratanda, 1993. Una squadra di calcio seppellisce il loro compagno di squadra che è stato ucciso nel fuoco incrociato tra i combattenti dell’ANC e dell’IFP mentre giocava a calcio nella cittadina di Heidelberg a Ratanda. La rivalità politica in Ratanda combinata con sindacati politicamente allineati in cerca di lavoro nelle fabbriche locali di lavorazione della carne ha provocato la morte di diverse persone negli scontri.
  4. War Potion, KwaMashu, 1994.
  5. Lavoro, Khumalo Street, 1990. Un uomo e una donna camminano tra le barricate che bruciano per andare al lavoro. Thokoza è una piccola, anonimo municipio; la strada principale, Khumalo Street, corre da nord a sud per quattro chilometri attraverso un triangolo allungato da un insieme di ostelli dei lavoratori migranti a un altro. Mentre la Guerra dell’ostello cementava la prima linea, Khumalo Street diventava una zona di divieto, anche se occasionalmente avremmo affrontato una corsa insieme, sprofondando nei sedili delle auto mentre correvamo attraverso i segnali di stop e sperando che nessuno potesse sparare.
  6. Scarpe numero 2, Thokoza, 1996. I combattenti siedono sul corpo coperto di un giovane membro dell’Autodifesa dell’Anca che è stato ucciso dai sostenitori di Inkatha. La madre del giovane era seduta avvolta in una coperta su una sedia a sorvegliare il corpo di suo figlio. La sua faccia era una maschera di rabbia e odio. Quando un agente di polizia è arrivato sulla scena, evento raro, ha trasformato il suo veleno su di lui, rifiutandosi di rispondere alle sue domande. Anche i membri della SDU lo hanno insultato e gli hanno detto di andarsene, nessuno si aspettava che si facesse una vera polizia.

 


Esther Mahlangu insignita dell’Ordine francese delle Arti e delle lettere

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Esther Mahlangu

estherIl Dr. Esther Mahlangu, l’artista di etnia Ndebele  sudafricano di fama mondiale, è stato insignito dall’Ordine delle Arti e delle Lettere francese dall’ambasciatore uscente di Francia in Sudafrica, Christophe Farnaud. L’onorificenza, che coincide con il giorno della presa della Bastiglia, ha avuto luogo presso l’ambasciata francese a Pretoria. Si veda qui ArtAfrica.

Il ministero della cultura francese assegna l’onoreficenza a persone che hanno dato un contributo significativo all’arricchimento delle arti e della letteratura in Francia e all’estero. L’ottantatreenne Mahlangu è la quinta artista sudafricana a ricevere il premio e si unisce a una lista d’onore che comprende Johnny Clegg (1991), William Kentridge (2013), Gregory Maqoma (2017) e Zanele Muholi (2017) ).

Il rapporto di Mahlangu con i francesi iniziò nel 1986 dopo che i ricercatori di Parigi videro i dipinti sulla sua casa e la invitarono a creare murales per una mostra di riferimento dell’arte contemporanea internazionale, ” Les Magiciens de la Terre ” (“I maghi del mondo”), al Pompidou nel 1989. Questa è stata la prima mostra di Mahlangu e l’ha catapultata nel mondo dell’arte internazionale. In un’intervista del 2014 con ART AFRICA , l’artista ha riflettuto sull’impatto che la mostra ha avuto sulla sua carriera, affermando: “Ho sentito che il popolo francese ha capito il mio lavoro e mi ha mostrato un grande rispetto. Da allora sono sempre stato trattato molto meglio a livello internazionale … ”

Durante il suo soggiorno in Francia, Mahlangu ha partecipato a vari progetti e ha dipinto un murale su un muro all’interno del Musée d’Angoulême. Da allora Mahlangu ha tenuto diverse mostre a Parigi e in altre città francesi come Bordeaux e Nantes.

Il talento artistico di Esther divenne evidente quando, in linea con la tradizione del popolo Ndebele in cui le donne dipingevano l’esterno delle loro case per celebrare occasioni speciali come la nascita, la morte, i matrimoni e il rito d’iniziazione del passaggio dei ragazzi, le fu insegnata la tecnica per la pittura murale da sua madre e sua nonna da bambina. Quando era un’adolescente, era diventata un’esperta di pittura murale. Durante la sua carriera, il lavoro di Mahlangu si è evoluto e ha innovato il mestiere tradizionale degli Ndebele e ha iniziato a trasferirlo su tela e usando vernici commerciali al posto di pigmenti naturali e sterco di vacca. Nonostante questo cambiamento, Mahlangu utilizza ancora lo stile pittorico tradizionale in alcuni dei suoi lavori e continua a utilizzare costantemente le attrezzature tradizionali, dicendo: “La maggior parte degli strumenti che uso sono uguali – i piccoli pennelli sono fatti con piume di pollo,La stecca di Bobbejaan (la coda del babbuino), una pianta che cresce qui a Mpumalanga. A volte, quando non riesco a ottenere piume di pollo all’estero, uso spazzole commerciali ma non mi piacciono. ”

L’impegno di Mahlangu per la cultura Ndebele è evidente in tutto il suo lavoro ed è vestita con le sue insegne tradizionali ogni volta che viaggia a livello internazionale. Crede che l’arte radichi gli Ndebele nella loro cultura e per preservare questo patrimonio ha aperto la scuola d’arte Esther Mahlangu Ndebele nel suo villaggio nella provincia di Mpumalanga, dove alle giovani ragazze vengono insegnate decorazioni tradizionali e pittura.

 



Un uomo d’affari canadese compra 99 delle scarpe da tennis più rare al mondo da Sotheby’s per $ 850.000

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NEW YORK, NEW YORK - JULY 15: A view of sneakers on display for "The Ultimate Sneaker Collection" online auction at Sotheby's on July 15, 2019 in New York City. (Photo by Dia Dipasupil/Getty Images)

NEW YORK, NEW YORK – JULY 15: A view of sneakers on display for “The Ultimate Sneaker Collection” online auction at Sotheby’s on July 15, 2019 in New York City. (Photo by Dia Dipasupil/Getty Images)

Se speravi di ottenere una delle 100 paia di sneakers più rare mai create durante l’asta di Sotheby’s ormai è tardi. L’asta online doveva terminare il 23 luglio e tutte le scarpe erano esposte in vetrine specchiate nella sede dell’Upper East Side della casa d’aste. Si veda qui Artnet. Ma mercoledì mattina è arrivata la notizia che l’imprenditore canadese Miles S. Nadal si era ggiudicato 99 delle tanto agognate paia in un colpo solo per l’incredibile cifra di $ 850.000. Il fondatore di Peerage Capital progetta di mostrare le scarpe nel suo Dare to Dream Automobile Museum di Toronto, che ospita già la sua collezione di auto d’epoca. Originariamente Nadal desiderava tutte e 100 le coppie, ma il venditore di probabilmente il più importante paio del gruppo, un paio di Nike Moon Shoes fatti a mano, ha optato per tenerle disponibili per le offerte pubbliche online. Come nel caso di tutte le grandi opere d’arte, i pezzi che hanno una provenienza più eccitante o esagerata hanno più probabilità di essere un successo nel mercato pubblico – dopo tutto, è il dipinto più costoso del mondo, il torbido Salvator Mundi, davvero il dipinto più bello? Probabilmente no, ma il suo passato quasi incredibile combinato con il fatto che potrebbe essere “l’ultimo Leonardo” lo rende sempre più appetibile per gli offerenti. Secondo Sotheby’s, sono state fatte 12 paia di scarpe per le Prove Olimpiche del 1972. Quelli disponibili presso Sotheby’s sono l’unica coppia conosciuta che non sia mai stata indossata. L’alta stima per questo paio è di $ 160.000. La mostra delle scarpe (che è ancora visibile da Sotheby’s a New York fino al 23 luglio) è costellata di nomi importanti della musica e della moda: il Travis Scott x Nike Air Jordan 4; il Chanel x Pharrell x adidas NMD Hu TR su misura per Karl Lagerfeld; un elegante paio di scarpe dalla suola spessa reso ancora più prezioso dalla morte di Lagerfeld all’inizio di quest’anno; e il paio di scarpe rese famose da Will Smith in Il principe di Bel Air. 

 


BeBeez Magazine n. 28/19. Il roundup settimanale di BeBeez

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E’ disponibile qui il ventottesimo numero del 2019 di BeBeez Magazine,
il magazine di roundup di BeBeez,
che riporta un estratto di tutte le notizie apparse sul sito dal lunedì al venerdì mattina.

Per scaricare il magazine clicca qui

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Economia e gestione delle imprese Copertina flessibile – 14 feb 2019

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Economia e gestione delle imprese Copertina flessibile – 14 feb 2019

Economia e gestione delle imprese Copertina flessibile – 14 feb 2019Corso di economia e gestione delle imprese A.A. 2018-19. Il Custom Publishing di McGraw-Hill Education. In cosa consiste il Custom Publishing? McGraw-Hill dispone di un vasto database, “Create”, in cui sono contenuti in forma digitale i propri volumi, sia italiani sia stranieri. Con un semplice clic del mouse, il docente può creare il testo per il proprio corso attingendo a singoli capitoli dai più disparati volumi, in modo da realizzare un libro personalizzato che risponda al meglio alle esigenze del proprio corso, con la possibilità di aggiungere anche materiale originale scritto dal docente stesso. Quali sono i vantaggi del Custom Publishing? Per i docenti: I materiali didattici sono ritagliati su misura del corso. Il docente può controllarne i contenuti così come la struttura. È possibile includere materiale proprio, in qualunque lingua. La copertina è personalizzabile con i dettagli del corso, il nome del docente, il logo dell’istituzione ecc. Per gli studenti: Il testo contiene esattamente i contenuti utili per il corso. Gli studenti in un unico volume trovano tutti i materiali necessari e risparmiano tempo, non dovendo raccogliere testi da diverse fonti. Il testo contiene solo ed esclusivamente i materiali del corso, pertanto gli studenti risparmiano sull’acquisto non dovendo pagare per contenuti non utilizzati.


Gli archeologi hanno disinnescato silenziosamente dozzine di bombe non bonificate nascoste a Pompei da anni

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pompei scavi
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(Il sito archeologico di Pompei e il Vesuvio. Foto di ElfQrin tramite Wikimedia Commons.)

Il sito archeologico dice che le bombe dissotterrate non rappresentavano una minaccia per i visitatori.

Gli archeologi stanno ancora scoprendo inattese meraviglie a Pompei quasi 2000 anni dopo che il sito fu inghiottito dalle ceneri dall’eruzione del Vesuvio. Ma c’è di più da scoprire oltre agli affreschi storici e all’architettura romana di classe superiore: la popolare attrazione turistica è anche la dimora di 10 bombe inesplose che fanno capo ad un tempo molto più recente. Si tratta di bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1943, le forze aeree alleate fecero cadere 165 bombe sulla meraviglia storica italiana durante nove raid aerei, riferisce il Guardian. Pompei fu presa di mira a causa di rapporti – che alla fine risultarono essere falsi – che le forze tedesche si erano accampate nella città in rovina.

Molti ordigni esplosivi sono stati rimossi da siti in tutto il paese dopo la guerra, ma, secondo le statistiche del ministero della Difesa italiano, migliaia di vecchie bombe sono ancora disinnescate nel paese ogni anno.

A Pompei, 96 bombe sono state localizzate e disattivate già, secondo il quotidiano italiano Il Fatto Quotidiano . Il resto delle bombe si trova in un’area che non è stata ancora scavata. Il documento rileva che “molti di loro sono stati disinnescati o erano già esplosi. Ma almeno 10 di quegli esplosivi sono ancora lì. “(Questa cifra, secondo Ars Technica, si basa sul presupposto che si stima che dall’8 al 10% delle bombe sganciate durante la guerra non siano esplose).

I documenti dell’Archivio fotografico aereo nazionale mostrano una mappa dei bombardamenti di Pompei, avvenuta il 24 agosto – per coincidenza, il giorno in cui si credeva che il Vesuvio fosse scoppiato fino a poco tempo fa nell’anno 79. (Questa convinzione fu smentita nel 2018 quando gli archeologi trovato antichi graffiti sul sito risalenti a quasi due mesi dopo, il 17 ottobre di quell’anno.)

Per quanto riguarda le bombe dell’era della seconda guerra mondiale, il Museo Archeologico di Pompei afferma che non vi è alcun rischio di esplosione e che i visitatori non devono preoccuparsi. Le aree del sito che sono aperte al pubblico sono tra i 44 acri che sono già stati accuratamente ricercati, ei restanti 22 acri saranno esplorati con la massima cautela.


Contabilità generale e bilancio d’impresa Copertina flessibile – 12 ott 2018

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Contabilità generale e bilancio d'impresa Copertina flessibile – 12 ott 2018

Contabilità generale e bilancio d'impresa Copertina flessibile – 12 ott 2018La quinta edizione di “Contabilità generale e bilancio d’impresa” raccoglie i contenuti di base della metodologia contabile impiegata dalle imprese nel processo di rilevazione dei valori che scaturiscono dalle operazioni di scambio poste in essere con terze economie, finalizzata alla determinazione periodica dei risultati di sintesi: reddito di esercizio e capitale di funzionamento. L’impostazione del lavoro è orientata a fornire un abbinamento delle nozioni teorico-descrittive dei fatti amministrativi con le connesse metodologie di rilevazione contabile. Ogni argomento trattato è, inoltre, completato con esemplificazioni ed esercizi che tendono a esaminare sotto il profilo applicativo le tecniche apprese.


Il British Museum sta aiutando a restituire centinaia di manufatti antichi rubati ai musei in Iraq e in Afghanistan

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Exterior-British-Museum-©British_Museum

heads-1024x762Gli oggetti sono stati rubati durante i recenti conflitti nelle due nazioni. (Qui a sn. Oggetti di Gandharan che saranno restituiti al Museo Nazionale dell’Afghanistan a Kabul. © Trustees del British Museum.)

Il British Museum sta supervisionando il ritorno di oltre 150 manufatti saccheggiati recuperati dalle forze dell’ordine britanniche alle istituzioni in Iraq e in Afghanistan. Gli oggetti, che sono stati portati di nascosto dai siti del patrimonio durante le recenti guerre, sono stati passati al museo per essere identificati dagli esperti dopo essere stati sequestrati dalle autorità. Si veda qui Artnet.

Il museo di Londra ha annunciato i dettagli degli sforzi di rimpatrio durante la sua revisione annuale di lunedì.

“Il British Museum ha lavorato a lungo … per identificare e restituire oggetti saccheggiati da Iraq e Afghanistan durante i recenti conflitti e questi sono solo esempi meravigliosi”, ha detto alla stampa il direttore del British Museum, Hartwig Fischer. “Purtroppo, questo lavoro è più essenziale ora che mai.”

“Gli oggetti che sono stati sequestrati sono portati al British Museum per analisi, conservazione e catalogazione”, ha detto ad artnet News una portavoce del museo. “Il museo collabora quindi con i colleghi dei musei nazionali dei paesi interessati per organizzare il ritorno di questi oggetti”.

Dieci sculture provenienti dall’antico stato di Gandhara, nell’attuale Afghanistan e Pakistan,  che sono state esportate illegalmente nel Regno Unito nel 2002, dovrebbero essere restituite al Museo Nazionale dell’Afghanistan a Kabul.

Il tronco di bodhisattva vecchio di 1.500 anni e nove teste di argilla dipinte sono stati intercettati in rotta dal Pakistan dalle autorità dell’aeroporto di Heathrow a Londra, dopo che due casse di legno fatte in modo scadente hanno destato sospetti. I maggiori curatori del museo ritengono che le sculture buddiste potrebbero essere state vittime dei talebani intorno al 2001, lo stesso anno in cui i Buddha di Bamiyan furono distrutti.

Altrove, 154 testi cuneiformi mesopotamici su argilla, che sono stati sequestrati al loro ingresso in Gran Bretagna nel 2011, saranno restituiti al Museo Nazionale dell’Iraq a Baghdad. I testi, che risalgono dalla metà del terzo millennio aC al periodo achemenide, sono principalmente documenti finanziari dagli archivi amministrativi della città perduta di Irisagrig. Gli oggetti sono stati probabilmente saccheggiati all’indomani dell’invasione americana dell’Iraq nel 2003.

Entrambi i musei hanno concesso il permesso al British Museum di esporre alcuni oggetti prima che vengano restituiti a casa.

Il British Museum sta anche lavorando per aiutare a rimpatriare altre opere in altre nazioni.  Ad esempio, è in corso uno schema di collaborazione con esperti in Egitto e Sudan e 700 manufatti illegali che appartengono a quelle nazioni sono stati identificati solo nell’ultimo anno.

 


Strumenti quantitativi per la gestione aziendale Copertina flessibile – 15 set 2018

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Strumenti quantitativi per la gestione aziendale Copertina flessibile – 15 set 2018

Strumenti quantitativi per la gestione aziendale Copertina flessibile – 15 set 2018Strumenti quantitativi. Questo libro, dedicato all’insegnamento di base della matematica nei corsi di laurea in Economia, è costruito con il preciso obiettivo di mostrare che la matematica è alla base di semplici ma realistici modelli economici e di sviluppare la capacità degli studenti di formalizzare e risolvere problemi di natura economico-quantitativa. A tal fine gli Autori fanno uso di esempi, applicazioni di ambito economico e aziendale e riferimenti all’uso della tecnologia (foglio elettronico e risorse su Internet). La seconda edizione italiana è stata rivista e aggiornata negli esempi e nelle applicazioni; sono stati inoltre migliorati alcuni aspetti teorici, introducendo o precisando nozioni che nella prima edizione erano solo accennate o mancavano del tutto, quali, per esempio, le derivate di ordine superiore. Stefan Waner è Professor Emeritus of Mathematics presso la Hofstra University di New York. Steven R. Costenoble è Professor of Mathematics presso la stessa università. La seconda edizione italiana è stata curata da Paola Modesti, Marzia De Donno e Simona Sanfelici, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, Università degli Studi di Parma.



Adele Ceraudo all’Istituto italiano di cultura di Osaka

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donna vitruvianaL’Istituto Italiano di Cultura di Osaka presenta opere di Adele Ceraudo nell’ambito della mostra collettiva “Opera Unica – Opere di quattro artisti da Milano” che presenta opere di quattro artisti milanesi. La mostra è un programma ufficiale del “Milano Genius 2019” dell’istituto per promuovere gli scambi culturali tra le città gemellate di Osaka e Milano. Si veda qui Japan Times.

Il disegno a penna Bic di Ceraudo “Vitruvian Woman” della serie “Le affinità elettive” (Roma 2011/2013) reinterpreta il tasto icona di Leonardo da Vinci “Uomo vitruviano”, per ridare voce e forza alle donne, rendendole protagoniste anche l’arte antica.

Nata a Cosenza in Calabria, Italia, Ceraudo è stata attiva nella creazione di opere d’arte a Roma e ora lavora a Milano. Sottolinea sempre la figura della donna nella sua arte, una donna di cui descrive tutte le caratteristiche, sia quelle legate alla gioia, alla positività e alla seduzione, fino agli aspetti più tragici legati alla violenza e al dolore.

La mostra si svolgerà presso lo Spazio Arte, l’Istituto Italiano di Cultura, Osaka (Torre del Nakanoshima Festival 17F, 2-3-18 Nakanoshima, Kita-ku, OsakaAddress; 大阪 市 中 中 之 島 2-3-18 中 之 島 フ ェ テ ィ ル タ 階 階 17 階)

 


Matematica per l’economia e l’azienda. Con Contenuto digitale per accesso on line 3 set 2018

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Matematica per l'economia e l'azienda. Con Contenuto digitale per accesso on line

Matematica per l'economia e l'azienda. Con Contenuto digitale per accesso on lineQuesto volume ben si adatta all’estrema variabilità degli spazi lasciati all’insegnamento della matematica del primo anno nei corsi di laurea di stampo economico o aziendale nel nostro sistema universitario. L’obiettivo è dare un’offerta di argomenti tra i quali scegliere secondo le finalità del docente: il calcolo differenziale e integrale per funzioni di una variabile; il linguaggio dell’algebra lineare; il calcolo differenziale per funzioni di più variabili; i primi elementi di ottimizzazione libera e vincolata per funzioni di più variabili; i primi elementi di calcolo finanziario. Il percorso teorico è accompagnato da esempi tratti dalle applicazioni (prevalentemente dall’economia) e si sviluppa senza eccessivi formalismi tecnici, in modo da giungere rapidamente ai concetti fondamentali.


Batman ha deciso di passare le vacanze a Marsiglia quest’estate? No, si tratta dell’artista Alex Israel, che proietta il segnale del pipistrello nel cielo sopra la città

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bat-signal-alex-israel-mamo-arts-centre-le-corbusier-cite-radieuse_dezeen_2364_col_2Guarda le foto dall’installazione a tema Gotham City dell’artista sul tetto di un edificio di Le Corbusier.

Il solo ed unico crusader di Gotham City ha apparentemente fatto un viaggio all’estero per l’estate. Se vi trovate a Marsiglia, in Francia, quest’estate e ammirate il cielo notturno, potreste notare un fascio di luce nebbioso che proietta il Bat-Signal, per gentile concessione dell’artista Alex Israel di Los Angeles .

L’opera, supportata dal marchio di valigie Rimowa, è stata installata al Marseille Modular Arts Center, che occupa il tetto di un edificio brutalista progettato da Le Corbusier chiamato La Cité Radieuse.

Israel ha dichiarato a Dezeen  di essersi ispirato sia dalla storia sgradevole di Marsiglia – in un certo periodo divenuta un focolaio di criminalità organizzata – sia dall’edificio lineare in calcestruzzo di Le Corbusier, che disse “ha una sensibilità iperurbana” che gli ricordava New York City. Ha detto che spera che i visitatori vedano il faro nel cielo e pensino che “i sogni dell’infanzia possono davvero diventare realtà”.

(bat-signal-alex-israel-mamo-arts-centre-le-corbusier-cite-radieuse_dezeen_2364_col_2)

Israel è meglio conosciuto per canalizzare la cultura celebrità della California in installazioni color zucchero filato che presentano simboli del mercantilismo e dell’industria dello spettacolo, come palme e occhiali da sole a specchio. Mentre la combinazione di colori del suo ultimo progetto è una sorta di partenza, che evoca le strade buie e oscure di New York, usare un simbolo direttamente da uno studio di Hollywood è molto nella timoneria dell’artista.

Per realizzare il Bat-Signal, Israele ha ricostituito un riflettore dell’era della seconda guerra mondiale e ha ottenuto i diritti sull’icona di Batman dopo aver fatto pressione su Warner Brothers, lo studio dietro il regista di Tim Burton del 1989, Batman . Oltre al progetto, Israele ha anche disegnato il tetto come Batcave e installato una Batmobile reimmaginata.

L’installazione di Israel è la settima “mostra” da parte di un artista su quel tetto, che in precedenza è servito da “tela”  per Daniel Buren , Xavier Veilhan, Dan Graham, Felice Varini, Jean-Pierre Raynaud e Olivier Mosset.

 


Zhao Zhao e le sue zucche in California alla galleria Roberts Projects

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zhao zhaoPer la sua nuova mostra, Zhao Zhao prende come tema la comunissima zucca, così ordinaria nei paesi occidentali, ma intrisa di una lunga eredità storica e spirituale in Cina. In Control, l’artista presenta 19 nuove sculture in marmo le cui forme varie sono prese in prestito dalle zucche cerate.  Si veda qui Artnet.

Inoltre, sono esposti i lavori della sua famosa serie Constellation, incentrata sulla riflessione di Zhao Zhao sull’effimero trascorrere del tempo. Qui, l’artista mostra le versioni ricamate che ha lavorato con sua madre, con la quale Zhao Zhao ha collaborato in passato.  

Le zucche saranno disposte su colonne collegate al centro della galleria, che viste dall’alto si diramano come costellazioni. La mostra mette in risalto l’impegno abile di Zhao Zhao con molteplici formati e strutture d’arte, permettendo agli spettatori di confrontarsi con le sfaccettature multidisciplinari della sua pratica. 

Mentre la cultura e la società cinesi attraversano trasformazioni drastiche nell’era contemporanea, gli usi e i significati metaforici della zucca sono cambiati verso una nuova realtà. Storicamente, le zucche venivano essiccate e poi utilizzate per immagazzinare acqua, vino e medicine, così come elisir “magici”. A forma di numero 8, un presagio di buon auspicio, le zucche erano usate come amuleti per spaventare gli spiriti malefici. Nel taoismo, la forma simmetrica della zucca, naturalmente formata, rappresenta sia il cielo che la terra uniti, l’infinito, l’universo o un ingresso in un altro mondo. 

La produzione precoce di oggetti di zucca modellati iniziò già dalla dinastia Ming, creata incastrando una zucca appena portata in uno stampo, così come la zucca cresce lentamente si conforma alla forma dello stampo. La prevalenza dell’interferenza umana per creare potenti forme di simmetria, bellezza e controllo è una facile metafora di come le persone – sia individualmente che collettivamente – si conformano al dominio di un altro. C’è anche un parallelismo, forse, con il modo in cui le giovani zucche sono incapsulate in stampi, le loro diverse configurazioni suggeriscono quanto siano importanti i gesti formativi che si verificano all’inizio, così come i controlli autorevoli per sostenere la crescita. La mostra di Zhao Zhao è uno studio tattile nel modo in cui formiamo le relazioni: a noi stessi, al potere, ai giocatori di minoranza e di maggioranza, 

La serie Constellations è iniziata nel 2008, dopo che Zhao Zhao è stato coinvolto in un grave incidente automobilistico. Notando le fessure tortuose sul vetro che risultavano dalla forza dell’impatto del suo corpo contro il parabrezza, si concentrò sull’indagine sull’effetto dell’intervento dinamico su forme già esistenti. Zhao Zhao ha spesso usato la visuale del vetro infranto per esplorare la sua fascinazione con sforzi ripetuti, energici, persino violenti, e come essi siano spesso infruttuosi contro la resistenza politica, sociale e / o economica organizzata. Come per gran parte del suo lavoro, queste immagini sono diventate rappresentative di altre realtà, attraverso lo spazio e il tempo, per essere continuamente esplorate in una serie in corso.  

Vivere e lavorare a Pechino, in Cina, Zhao Zhao è noto per fare sculture, dipinti e installazioni che esaminano il potere del libero arbitrio individuale e le dinamiche del controllo dello stato. Come ex assistente di Ai Weiwei, Zhao Zhao non è estraneo alle complessità e alle battute d’arresto causate dalle ansie politiche.  

Zhao Zhao ha ricevuto il suo BFA dallo Xinjiang Institute of Arts in Cina. Le sue opere sono state esposte in mostre personali a Roberts Projects (Los Angeles), Alexander Ochs Galleries (Berlino), Carl Kostyál foundation (Stoccolma, Svezia), Chambers Fine Art (New York), Lin & Lin Gallery (Taipei), Tang Contemporary Art (Pechino, Cina), CAAW (Pechino). Inoltre, ha esposto in numerose istituzioni, tra cui MOMA PS1 – Il Museo di Arte Moderna (New York), Tampa Museum of Art (Florida), Pinchuk Art Center (Kiev), Groninger Museum (Groningen, Paesi Bassi), Museum of Asian Art (Berlino), Padiglione D’Arte Contemporanea (Milano), Museo MAXXI (Roma), Premi Internacional d’art Contemporani Diputació de Castelló (Castelló, Spagna), Minsheng Art Museum (Shanghai) e Ullens Centerfor Contemporary Art (UCCA) (Pechino ).  

Il progetto Takamakan di Zhao Zhao è stato eletto come immagine di sfondo della Yokohama Triennale 2017 Poster e catalogo. Nel 2017 è stato anche selezionato come uno dei “Top 10 Chinese Artists to Watch” di CoBo ed è stato nominato per “Young Artist of the Year” all’11 ° Annual Award of Art China (ACC) e uno dei Modern Painters “25 Artists guardare”. Control è la seconda mostra personale dell’artista con Roberts Projects. 

 

— Per ulteriori informazioni, contattare Camille Weiner: 323.549.0223, camille@robertsprojectsla.com

Gli orari della galleria sono dal martedì al sabato, dalle 11:00 alle 18:00.  

Roberts Projects si trova tra Fairfax Avenue e La Cienega Boulevard a Culver City in California.  

   


A Umbria Jazz l’energia creativa senza tempo di Enrico Rava

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UJ-2016-EnricoRavaStefanoDiBattista-FotoBelfiore-14Ritengo di aver avuto una gran fortuna aver potuto assistere ieri sera al Teatro Morlacchi di Perugia, uno dei principali palcoscenici delle performance sonore di Umbra Jazz, all’esibizione del più recente gruppo di Enrico Rava, Special Edition. Il grande trombettista triestino, giunto alla boa degli 80 anni (li compirà il prossimo 20 agosto), ieri ha pienamente fatto sfoggio di tutto il suo carisma, ma non in quanto leader di un gruppo che lo accompagna e supporta nelle sue performance (il che sarebbe abbastanza scontato), bensì come autentico catalizzatore di un’energia creativa che sembra trasmettersi da un esponente all’altro del gruppo come una reazione a catena, e che ciascuno riesce ad accrescere, dando coi suoi assolo al membro successivo lo spunto per spingere al massimo la propria espressività. Perché quello di Gianluca Petrella al clarinetto e sax, di Francesco Diodati alla chitarra elettrica, di Giovanni Guidi al piano, di Gabriele Evangelista al basso e di Enrico Morello alla batteria, ovviamente capitanati da Rava al flicorno, non è virtuosismo fine a se stesso, ma molto di più. E’ la capacità di immettere nel suono di tutto il gruppo, ma a volta anche con delle pause ricche di tensione emotiva, l’energia giusta perché tutto il team riparta con ancora maggiore impeto. La presenza di Rava durante il concerto è stata discreta, i suoi interventi, pur sostenuti dalle sue eccezionali capacità, erano funzionali alla performance di tutto il gruppo, che è articolata su brani a volte della lunghezza di quesi 30 minuti, durante i quali il tema principale si inabisava e poi riemergeva all’improvviso come un fiume carsico, inframmezzato da interludi in cui ciascun intervento era perfettamente funzionale alla performance complessiva, mai fine a se stesso. Assistendo al concerto mi è venuta l’immagine di un “agitatore di uomini”, come amava definirsi Enzo Ferrari. E in questo Rava sta ripercorrendo le orme di Miles Davis nello scoprire e valorizzare dei grandi talenti che poi hanno fatto la storia del jazz. Una dimostrazione di come l’energia e la creatività, se sorrette da enorme passione e talento, ignorino il trascorrere del tempo. Segnatevi i componenti di questo grande gruppo, sono già decollati ma se ne sentirà parlare tanto. Intanto è in programma un disco. Lo aspetto.


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