
“Confermiamo il miglioramento delle esposizioni creditizie deteriorate lorde della non core che saranno inferiori a 10 miliardi di euro alla fine del 2019 mentre il rapporto tra crediti deteriorati lordi e il totale crediti lordi del Group Core si attesta ora a un livello basso di 3,6%. Dal lancio di Transform 2019, le esposizioni creditizie deteriorate lorde di gruppo sono scese di quasi 50 miliardi.”. Lo ha detto ieri l’amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, commentando i risultati della trimestrale del gruppo (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti).
Sul fronte della qualità del credito, Unicredit ha evidenziato un calo del valore dei crediti deteriorati di gruppo a 28,8 miliardi lordi a fine settembre (11,2 miliardi netti) dai 34,4 miliardi di fine giugno, per un NPE ratio di gruppo del 5,7% dal 7% di fine giugno.
In particolare i crediti deteriorati lordi core sono scesi a 17,5 miliardi (da 18,7 miliardi a fine giugno), di ci 8,1 miliardi di sofferenze e 8,6 miliardi di Utp, appunto per un NPE ratio del 3,6% (da 3,9%), ben al di sotto dell’obiettivo del 4,7% fissato per il 2019, mentre i crediti deteriorati lordi non core sono scesi a a 11,2 miliardi (da 15,7 miliardi), di cui 6,4 miliardi di sofferenze e 4,8 miliardi di Utp, il che rende molto vicino l’obiettivo di scendere sotto i 10 miliardi a fine anno.
Unicredit ha appena annunciato la conclusione dell’attesa cartolarizzazione del portafoglio di Npl originariamente di circa 6,1 miliardi di euro, che prevede il ricorso alla Gacs per la tranche senior (si veda altro articolo di BeBeez), così come annunciato due settimane fa (si veda altro articolo di BeBeez). Per Unicredit è stata la seconda maggiore cessione dopo il progetto Fino lanciato nel 2017, del valore di 17,7 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
La banca ha altre operazioni in corso sul fronte Npl: nell’agosto scorso ha inviato a un ristretto numero di investitori i teaser per la cessione di un portafoglio di crediti unlikely to pay denominato Project Dawn del valore lordo di un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, a inizio giugno Unicredit ha annunciato l’avvio della seconda fase del programma Sandokan con la sigla dell’accordo per affidare la gestione e le attività di special servicing relative al portafoglio di crediti unlikely to pay immobiliari battezzato Sandokan 2 a Pimco, Gwm e Arec (Aurora Recovery Capital) per un importo massimo di 2 miliardi di euro, da cedere in più tranche successive (si veda altro articolo di BeBeez). E’ sempre di Unicredit una delle maggiori operazioni attese nei prossimi mesi: la banca infatti ha deciso di mettere sul mercato parte di un portafoglio di Utp da 13,3 miliardi di euro e concedere un mandato di gestione sull’altra parte (si veda altro articolo di BeBeez), sulla falsariga dell’accordo che Intesa Sanpaolo ha stretto con Prelios sgr in relazione a un portafoglio complessivo da 10 miliardi di Utp.