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Trinseo Italia vende un complesso immobiliare nel porto di Livorno a Sintermar (Gruppo Grimaldi)

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Complesso industriale vista satellitare

Complesso industriale vista satellitareIl gruppo chimico Trinseo Italia ha ceduto un complesso immobiliare nel porto di Livorno a Sintermar, joint venture terminalistica fra il gruppo F.lli Neri e la Coifi controllata dal gruppo Grimaldi (si veda qui il comunicato stampa). Trinseo è stata assistita nell’operazione da Cushman & Wakefield. Il complesso industriale è costituito da un’area di 84.441 mq, dove Sintermar svilupperà ulteriormente il proprio core business, rappresentato dalle attività terminalistiche.

Trinseo è un gruppo chimico leader mondiale nella produzione di polimeri stirenici, tecnopolimeri, gomma e lattice. Fino al 2010 ha fatto capo Dow Chemical Company, poi è diventata società indipendente. Trinseo gestisce 20 sedi di produzione sparse in tutto il mondo. In Europa i due stabilimenti principali di produzione di polimeri hanno sede a Stade in Germania e a Terneuzen nei Paesi Bassi. La sede delle operations globali di Trinseo è negli Stati Uniti, a Berwyn, in Pennsylvania. La sede europea si trova invece a Horgen in Svizzera. L’azienda ha un giro d’affari di 6 miliardi di dollari, impiega 2.100 persone e ha sedi in 30 paesi del mondo.

Sintermar dal 1972 è il terminal di riferimento nel porto di Livorno. Conta un’area di stoccaggio di 500 mila mq. Si occupa di: mezzi o carichi eccezionali; trailer e mezzi accompagnati; imbarco/sbarco di auto nuove e usate; deposito doganale; scarico/carico di auto da treni; riempimento e svuotamento di container e mafi.

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L’operatore di mobilità sostenibile Be Charge ottiene un finanziamento da 25 mln euro dalla Bei

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be chargeBe Charge, operatore italiano impegnato nello sviluppo della mobilità sostenibile che fa capo a Be Power, ha incassato nel dicembre scorso dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) un finanziamento di 25 milioni di euro in 10 anni. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ansa.  La Bei è stata assistita nell’operazione dallo studio legale Legance.

Be Charge sta realizzando una delle maggiori e più capillari infrastrutture di ricarica pubblica per veicoli elettrici in Italia. A oggi, sono più di 1.000 quelli già installati a livello nazionale e oltre 5.000 in via di sviluppo o di installazione. Nei prossimi anni tende l’obiettivo è raggiungere quota 30.000, sia in corrente alternata da 22 kW, sia in corrente continua fino a 300 kW.

Be Charge fa capo alla digital utility Be Power, a sua volta controllata al 51% dal fondo britannico Zouk Capital  dal maggio 2019(si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo si è affiancato nel capitale della società all’azionista originario Building Energy, multinazionale italiana produttrice di energia indipendente da fonti rinnovabili.

A sua volta Building Energy, fondata a fine 2010 dall’amministratore delegato Fabrizio Zago e da alcuni manager provenienti da grandi utility dell’energia internazionali, aveva poi annunciato nel giugno 2014 un aumento di capitale da 8,5 milioni di euro che era stato sottoscritto da Synergo sgr, già presente nella compagine societaria dal giugno 2013 e che era così salito al 32,2%. Nell’agosto 2015 ha emesso un bond da 30 milioni di euro quotato all’ExtraMot Pro di Borsa italiana che è stato interamente sottoscritto dal fondo The Three Hills (si veda altro articolo di BeBeez). Infine Building Energy nel luglio 2017  ha incassato 70 milioni di euro dal fondo di private equity cinese ZZ Capital International Limited, quotato a Hong Kong e dal suo socio di controllo Zhongzhi Capital (si veda altro articolo di BeBeez).

Tornando a Be Charge, il finanziamento della Bei è stato concesso nell’ambito del piano di espansione delle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica in tutta Italia. Il progetto è supportato dalla Commissione Europea tramite la Connecting Europe Facility(CEF). Per la Bei, il finanziamento rientra nei progetti di contrasto al cambiamento climatico nei settori dell’innovazione e mobilità sostenibile.


Sea (Repower Italia) incassa da Bnl un finanziamento da 30,4 mln euro per un impianto eolico

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repower

repowerSea spa, controllata di Repower Renewables spa, ha incassato un finanziamento in project financing, suddiviso in 3 diverse linee, del valore di da 30,4 milioni di euro. A erogarlo è stata Bnl, in qualità di mandate lead arranger. Molino Facchinelli Zerbini & Partners ha assistito Sea nell’operazione. Il denaro darà utilizzato per finanziare un impianto eolico da 26 MW situato a Lucera (Foggia). Nel dettaglio, il progetto prevede la sostituzione di alcuni componenti delle turbine Vestas V90, per incrementare il diametro a 100 da 90 metri.

Repower Renewables è la joint venture tra Repower Italia e un fondo gestito da Omnes Capital, nata nel 2018 e finalizzata alla gestione, acquisizione e sviluppo green-field di impianti da fonti rinnovabili.

Il gruppo Repower è attivo nel settore energetico da oltre 100 anni e ha sede a Poschiavo, nel Cantone dei Grigioni. Tra i primi operatori svizzeri nella generazione da fonti rinnovabili, opera sulle principali borse elettriche europee ed è attiva trasversalmente su tutta la filiera energetica, sia in Svizzera sia in Italia. Il gruppo è quotato sulla piattaforma OTC-X della Banca Cantonale di Berna ed è controllato dall’azienda elettrica del Canton Zurigo EKZ (che detiene circa il 28% del capitale), il Cantone dei Grigioni (circa il 22%), il fondo per le fonti rinnovabili UBS-CEIS (circa il 19%), il gruppo AXPO (circa il 13%).


Gaia Serena e Biagio Sole nuovi soci di GIM Legal

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Gaia Serena e Biagio Sole

Gaia Serena e Biagio SoleGaia Serena e Biagio Sole sono i due nuovi soci dello studio legale GIM Legal , specializzato nei settori financial services, real estate, fondi di investimento, capital market e assicurativo (si veda qui il comunicato stampa). Le nomine si inseriscono nel piano di sviluppo dello studio, che, a distanza di appena due anni dalla sua fondazione, vede già una crescita di fatturato, clientela e professionisti costante.

Gaia Serena, professionista con oltre 10 anni di esperienza maturati in primari studi italiani e internazionali, specializzata in diritto societario e diritto immobiliare, assiste operatori privati e istituzionali italiani e stranieri con particolare riferimento ad operazioni di acquisizione di società, gestione, valorizzazione e disinvestimento di portafogli immobiliari e partecipazione in fondi comuni di investimento. Si occupa anche di operazioni di costituzione di fondi private equity e quotazione di siiq.

Biagio Sole, cassazionista con esperienza ventennale nel contenzioso giudiziale e arbitrale, si occupa di diritto societario e diritto amministrativo in ambito urbanistico. Nel settore bancario e finanziario si occupa di cartolarizzazioni, di finanziamenti strutturati e operazioni di acquisizione immobiliare, connesse a cessioni di crediti o contenziosi in itinere. Segue correntemente operazioni di acquisizioni e cessioni di crediti non performing (Npl) e distressed asset.

GIM Legal (dove GIM è l’acronimo di Global Innovative Management) ha sede a Milano e Roma. Nell’ottobre scorso lo studio e la piattaforma di equity crowdfunding immobiliare House4Crowd hanno stretto una partnership finalizzata ad aiutare il portale a rafforzare la sua community di investitori (si veda altro articolo di BeBeez).


Il cioccolato Venchi emette un bond da 5 mln euro. Lo sottoscrive il Fondo Sviluppo Export di Sace Simest

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Venchi

VenchiVenchi, lo storico marchio dei maestri cioccolatai, ha emesso un un minibond da 5 milioni di euro. Lo ha sottoscritto il Fondo Sviluppo Export, nato su iniziativa di Sace Simest (Gruppo Cdp) e gestito da Amundi sgr. Il fondo ha utilizzato a tal fine le risorse messe a disposizione dalla stessa Sace Simest e a quelle della Banca Europea per gli Investimenti (Bei). Nell’operazione, lo studio legale Chiomenti ha assistito Sace Simest e Amundi sgr (si veda qui il comunicato stampa).

Con i proventi dell’operazione, Venchi punta a rafforzare la propria presenza internazionale sul mercato europeo attraverso l’apertura di nuovi store monomarca a controllo diretto. Si tratta del secondo prestito obbligazionario per l’azienda, che nel luglio 2018 aveva emesso un minibond da 7 milioni di euro, sottoscritto per intero da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez).

Venchi produce e vende cioccolato e gelati con una presenza in 70 paesi nel mondo, oltre 100 negozi in città chiave come Londra, New York, Dubai e Hong Kong e oltre 7.500 negozi specializzati in Italia. L’azienda è controllata dal presidente e amministratore delegato Daniele Ferrero (ex McKinsey) con il 27%, dal vicepresidente Nicolò Cangioli con il 24%, dal direttore commerciale Giovanni Battista Mantelli con il 12%, Pietro Boroli (vice presidente del gruppo De Agostini) con il 12%, Marcello Comoli (Reali e Associati sim) e Luca Baffigo Filangieri (socio storico di Eataly) sempre con il 12% ciascuno.

Nel dicembre 2018 Venchi ha effettuato un aumento di capitale da 9 milioni di euro per la sua controllata Venchi Greater China di Hong Kong che è stato sottoscritto per 4 milioni di euro da Simest sia direttamente sia attraverso il suo fondo di venture capital gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, assumendo così una partecipazione del 44,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente Sace ha garantito un finanziamento da 4,5 milioni di euro, collegato all’aumento di capitale, erogato da Unicredit a Venchi.

Venchi nel 2019 realizzerà un fatturato di 100 milioni di euro, in crescita a doppia cifra su quello del 2018, quando aveva chiuso il bilancio con poco meno di 90 milioni di euro di ricavi, un ebitda di circa 20 milioni,  Oggi le esportazioni rappresentano il 33% del fatturato della società, di cui il 10% realizzato solo in Cina, con una focalizzazione sul canale retail che pesa per il 66% dell’intero business. 


M&G Real Estate rileva un polo logistico di Padova da Prologis per 24 mln di euro

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M&G Real Estate_Hub logistico Padova

M&G Real Estate_Hub logistico PadovaM&G Real Estate ha rilevato un polo logistico a  Vescovana (Padova) da Prologis per 24 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). L’investimento è stato effettuato, off market, per conto del fondo M&G European Property. M&G Real Estate è stata assistita dallo studio legale Dentons, da PwC TLS Avvocati e Commercialisti e dal Building Consultancy Team di JLL. Il venditore è stato assistito dallo studio DLA Piper. Gli aspetti notarili dell’operazione sono stati seguiti dallo Studio del Notaio Cesare Gattoni.

L’immobile logistico occupa una superficie di circa 36 mila mq ed è situato vicino alle autostrade A13 e A4, che rappresenta il principale collegamento tra Milano e Venezia. In aggiunta, Amazon ha di recente costruito un centro di distribuzione nelle vicinanze. L’edificio è stato affittato con un contratto di locazione di 15 anni per intero a Geodis, multinazionale tra le prime in Europa per il business e-commerce.

David Jackson, fund manager di M&G Real Estate, ha commentato: “Questa acquisizione segna il proseguimento di una serie di recenti investimenti logistici prime in Svezia, Spagna, Paesi Bassi e di recente in Italia e continuiamo a ricercare nuove opportunità di investimento su questo settore specifico per il fondo M&G European Property. In futuro aumenteremo ulteriormente la nostra esposizione nel settore logistico, con particolare attenzione alle strutture di elevato standing nei pressi dei principali agglomerati urbani”. Luigi Miranda, associate director del team italiano di M&G Real Estate, ha dichiarato: “Questo accordo rappresenta la nostra quinta acquisizione in Italia e dimostra l’importanza cruciale della nostra presenza sul territorio locale. L’immobile, di elevata qualità, ci garantirà flussi di cassa costanti in una posizione importante dal punto di vista strategico, che offre ottimi collegamenti con l’Europa e il resto dell’Italia”.

M&G Investments, fa parte di M&G Prudential, il gruppo dedicato agli investimenti e alla gestione del risparmio costituito ad agosto 2017 dalla controllante Prudential Plc, con un patrimonio gestito pari a 381,2 miliardi di euro (al 30 giugno 2019). M&G Prudential ha oltre 5 milioni di clienti nel Regno Unito, in Europa, in Asia e Usa. Il ramo immobiliare di M&G gestisce 35,7 miliardi di euro e adotta un approccio settoriale alla gestione degli immobili.

In Italia, nel maggio 2019 M&G ha sottoscritto i 117,75 milioni di euro di bond a tre anni emessi da un veicolo che fa capo a Meyer Bergman, società specializzata nello sviluppo immobiliare e nel private equity, finalizzati a rifinanziare il progetto Le Corti di Baires (si veda altro articolo di BeBeez). I lavori di riqualificazione sono iniziati lo scorso novembre e richiederanno 200 milioni di euro di investimenti complessivi (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre nell’ottobre 2019 M&G Real Estate ha acquisito da Barings un immobile a uso uffici situato in via Pola 9-11 a Milano (si veda altro articolo di BeBeez).

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Round da 24 mln euro per il social housing di Planet Smart City. Che raggiunge una dotazione totale di 100 mln euro

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planet smart city

planet smart cityLa startup specializzata nello smart social housing Planet Smart City ha chiuso un nuovo round da 24 milioni di euro, portando così a 100 milioni la raccolta complessiva della società da parte degli investitori (si veda qui il comunicato stampa). Non sono stati forniti dettagli sul profilo degli investitori, ma si tratta comunque di un mix tra investitori nuovi e preesistenti.

Il round era atteso dal novembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez) e segue a ruota quello da 6,5 milioni di euro che era stato sottoscritto lo scorso giugno (si veda altro articolo di  BeBeez). A quel round avevano partecipato investitori istituzionali come il Fondo Equiter i cui soci sono Compagnia di SanpaoloFondazione CRTFondazione CRC e Banca Intesa Sanpaolo. Avevano partecipato anche imprenditori come Claudio CostamagnaDavide MalacalzaEraldo BianchessiGaudenzio RovedaRuben Levi, e il fisico e imprenditore Stefano Buono, presidente di Planet Smart City e fondatore nel 2002 di Advanced Accelerator Applications (partecipata dal veicolo di investimento italiano Life Sciences Capital spa, poi sbarcata al Nasdaq e infine delistata a inizio 2018 da Novartis).

Planet Smart City è stata fondata nel 2015 da Giovanni Savio (ceo) e Susanna Marchionni, esperti nel settore immobiliare. E’ presieduta dal fisico-imprenditore Stefano Buono, presidente anche della torinese Liftt srl, “l’ascensore” hi-tech nato dall’alleanza tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo. La società ha sede a Londra e opera in paesi con grande deficit abitativo e collabora con costruttori di tutto il mondo per rivitalizzare le comunità esistenti attraverso tecnologie intelligenti.

I capitali raccolti saranno impiegati per finanziare il piano di sviluppo della società che prevede, entro il 2023, la realizzazione nel mondo di 30 progetti di edilizia residenziale a prezzi accessibili su larga scala (8 saranno avviati entro il 2020). Una quota sarà inoltre destinata alla ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate e alla creazione di nuovi servizi per le comunità di residenti.

Il presidente Stefano Buono ha dichiarato: “Quest’ultima raccolta di capitale e il continuo sostegno al nostro progetto imprenditoriale da parte di un così ampio gruppo d’investitori, ci confortano nel proseguire il nostro ambizioso piano di migliorare un giorno la vita di milioni di persone su scala globale”. Il ceo Giovanni Savio ha aggiunto: “L’interesse manifestato dai nuovi investitori e la conferma della fiducia di chi aveva partecipato ai round precedenti testimoniano la validità del nostro progetto. La forte crescita della domanda sta generando opportunità di sviluppo dello smart social housing in molte aree geografiche. Planet Smart City ha già individuato i Paesi e i progetti sui quali puntare: la raccolta di capitale ci permetterà di accelerarne la realizzazione”.

Planet Smart City nel novembre scorso ha lanciato un nuovo progetto residenziale a San Paolo, in Brasile. Contestualmente, Planet Smart City ha annunciato la partnership con InLoop, società brasiliana specialista nel settore del real estate (si veda altro articolo di BeBeez). In linea con la strategia di crescita che prevede di operare in aree geografiche con deficit abitativi, Planet Smart City ha in programma di espandere il suo business in India nel corso del 2020.

In Italia, l’azienda è tra gli advisor di Redo, il nuovo smart district per il social housing sviluppato a Milano nell’area di Rogoredo-Santa Giulia da Investire sgr con il supporto di Fondazione Housing Sociale (si veda altro articolo di BeBeez). In collaborazione con Palladium Group, società internazionale attiva nel settore immobiliare, Planet Smat City ha realizzato Quartiere Giardino “Vivere smart” di Cesano Boscone, primo intervento in brownfield in Italia, realizzato trasformando un’area esistente nella periferia di Milano in un ecosistema urbano smart. È inoltre parte del gruppo di lavoro guidato da Fondo Immobiliare Lombardia che, con il progetto INNESTO, si è aggiudicato il bando per la rigenerazione dell’area Scalo Greco – Breda a Milano ed è tra gli advisor di SeiMilano, progetto di rigenerazione urbana nella zona sud ovest di Milano. Il progetto, sviluppato da Borio Mangiarotti spa in partnership con il fondo statunitense Värde Partners, prevede la realizzazione di abitazioni, uffici e spazi commerciali in un parco urbano di oltre 16 ettari (si veda altro articolo di BeBeez). Le due società hanno appena siglato un contratto di finanziamento da 113,5 milioni di euro da Intesa Sanpaolo e Banco Bpm per avviare lo sviluppo del progetto immobiliare (si veda altro articolo di BeBeez).

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Banca Profilo lancia un fondo da 100 mln euro per investire negli studentati

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banca profilo

banca profiloBanca Profilo ha lanciato un fondo immobiliare da 100 milioni di euro per investire negli  studentati. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui il veicolo punta a raccogliere 100 milioni di euro e ha un obiettivo di rendimento intorno all’8-10% nei prossimi 5 anni. Sarà lanciato nel primo trimestre di quest’anno; attualmente il veicolo è in fase di raccolta. Il partner del fondo nella ricerca e valutazione delle opportunità di investimento sarà Gsa (Global student accomodation), che vanta 28 anni di esperienza nel settore e gestioni pari a otto miliardi di dollari per più di 60mila posti letti in 44 diverse città.

“Cerchiamo investimenti che possano anticipare i macrotrend. L’anno scorso per esempio ci siamo concentrati sul segmento delle Rsa in Germania. l trend sottostante è quello della crescita della classe media a livello globale: ogni anno 140 milioni di persone entrano nel settore della classe media e uno dei primi desideri di questa fascia di popolazione è assicurare un’educazione ai propri figli. Educazione che per la maggior parte non trovano nel Paese originario”, ha spiegato Fabio Candeli, amministratore delegato di Banca Profilo. In particolare, i paesi in focus per il fondo saranno Australia, Irlanda, Spagna e Germania, ma allo studio ci sono anche Paesi come Italia, Portogallo e Francia.

Ricordiamo che Banca Profilo lo scorso novembre ha lanciato Apotek, un club deal per rilevare 40-50 farmacie concentrate in città del Nord Italia. Per finanziare il progetto, è stata costituita la holding Neo Apotek, che dopo aver raccolto un congruo pacchetto di farmacie, conta di venderle agli operatori specializzati (si veda altro articolo di BeBeez).

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Il fondo F2i in trattative con Atlantia per i timori della revoca delle concessioni autostradali

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Atlantia

AtlantiaAtlantia è in trattative per aprire il capitale al fondo infrastrutturale F2i. Lo ha confermato al quotidiano Il Messaggero  Gianni Mion (presidente di Edizione, holding della famiglia Benetton che controlla Atlantia e, a cascata, Aspi, Aeroporti di Roma e Telepass): “È vero, ci sono contatti con F2i, del resto abbiamo da tempo ottimi rapporti con Renato Ravanelli e alcuni dirigenti del fondo che hanno lavorato in Autostrade: se loro sono favorevoli a entrare nel nostro gruppo, sicuramente siamo ben disposti, visto che la società opera nelle infrastrutture”. Le trattative sono legate al tema dell’imminente revoca alla controllata ASPI delle concessioni di gestione autostradale da parte del Governo, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. La revoca provocherebbe infatti un rischio di liquidità ed è per questo che Atlantia si sta comunque attrezzando per fare cassa.

Inoltre, Mion ha anche confermato le indiscrezioni di Reuters dello scorso dicembre, circa il fatto che Atlantia intende aprire il capitale di Aeroporti di Roma: “Da subito partirà la ricerca di un advisor e, a seguire, quella dei potenziali investitori. La stessa cosa che intendiamo fare anche nel caso di Telepass“.

Ricordiamo che l’asta per Telepass è  in corso da metà luglio 2019 ed è gestita da Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo il congelamento della vendita dell’ottobre scorso (si veda altro articolo di BeBeez), Atlantia l’ha rimessa sul mercato (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i fondi rimasti in gara prima dello stop c’erano: una cordata formata dal fondo FSI I  (gestito da FSI sgr), Sia Generali; i fondi Warburg Pincus (in pole position con un’offerta da 2,3 miliardi di dollari), Partners Group (che ha offerto 2,1 miliardi di dollari) e Apax Partners (con un’offerta da 1,95 miliardi di dollari).

Atlantia in Borsa nell'ultimo anno

Atlantia in Borsa nell’ultimo anno

In ogni caso, le operazioni su Telepass e Aeroporti di Roma saranno effettuate  dopo aver “sistemato la questione delle concessioni autostradali“, a rischio revoca a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova nell’agosto 2018.

La questione ha pesato come un macigno su Atlantia in Borsa: il titolo ieri ha chiuso la seduta in ribasso del 2,62%, a seguito delle indiscrezioni sulla decisione da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di procedere con la revoca della concessione. Dall’agosto 2018 il titolo di Atlantia ha perso in Borsa il 10,66% del suo valore, pari a 2,073 miliardi di euro. Alcuni giorni fa il Consiglio di amministrazione ha nominato nuovo amministratore delegato Carlo Bertazzo, che aiuterà la società a trasformarsi da holding di gestione esecutiva a holding di partecipazione.


Nctm, La Scala e Unicredit fondano UniQLegal, società tra avvocati

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Schermata 2020-01-16 alle 07.32.12

Schermata 2020-01-16 alle 07.32.12Gli studi legali Nctm e La Scala insieme a UniCredit hanno fondato UniQLegal, società tra avvocati per azioni con l’obiettivo di soddisfare alcune specifiche esigenze di servizi legali del gruppo UniCredit, con particolare riguardo alla gestione del contenzioso passivo bancario e della consulenza legale ricorrente, e che ambisce a diventare nel tempo un autentico punto di riferimento del diritto bancario in Italia (si veda qui il comunicato stampa).

La partnership consentirà di mettere a fattor comune la considerevole esperienza e le avanzate tecnologie di gestione degli studi partner con le competenze e i processi della direzione legale del gruppo UniCredit, creando un centro di eccellenza professionale caratterizzato da know-how specialistico, capacità di investimento, innovazione tecnologica, nuove logiche organizzative e produttive ed economie di scala che porteranno a un nuovo standard nella fornitura di servizi legali specializzati.


Hub Innovazione Trentino e Trentino Sviluppo lanciano il programma Trentino Startup Valley

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00_Kickoff Bootstrap_Trentino Startup Valley

00_Kickoff Bootstrap_Trentino Startup ValleyHub Innovazione Trentino (HIT) e Trentino Sviluppo hanno lanciato il programma di accompagnamento per startup Trentino Startup Valley (si veda qui il comunicato stampa). Al programma si sono candidate 36 startup, di cui 15 sono state selezionate. Tra esse, 11 provengono dall’Università di Trento attraverso i dipartimenti di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata – CIBIO, Ingegneria e Scienza dell’Informazione – DISI, Fisica, Giurisprudenza, Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach. Le persone partecipanti al programma sono in totale 38: quasi tutti trentini tra i 25 e i 45 anni, di cui 11 donne e 3 professionisti stranieri.

Marco Senigalliesi, responsabile dell’Unità Accelerazione ed Imprenditorialità di HIT, ha spiegato: “Il programma rappresenta una delle modalità per favorire il trasferimento di tecnologie dai centri di ricerca trentini verso il mercato e facilita la nascita e la crescita di startup provenienti dal mondo della ricerca; inoltre in questo modo si restituisce valore al territorio in cui il progetto si sviluppa in termini di occupazione e benessere diffuso.”

Gli argomenti focus, come da richiesta esplicita del bando, sono quelli della “Carta di Rovereto sull’Innovazione” sottoscritta il 20 luglio 2019 a conclusione dei lavori del Forum per la Ricerca della Provincia: tecnologie per la decarbonizzazione, biotecnologie e tecnologie per la salute e la sanità, agrifood, risorse naturali e bioeconomia. E’ partita il 14 gennaio scorso la prima fase del programma, Bootstrap&Validation, che durerà fino al maggio 2020. Il 12 maggio 2020 le startup presenteranno i loro progetti in occasione di un evento pubblico chiamato Demo Day. Solo le idee più innovative, finanziariamente sostenibili e ben strutturate potranno passare alla fase Validation ed essere seguite da figure professionali altamente specializzate per altri 8 mesi. Alla fine di questo percorso alcune potranno arrivare alla terza fase, quella del  Go-to-market, un programma della durata massima di 24 mesi costruito su misura per chi dimostrerà di avere grande potenzialità di sviluppo, dedicato a startup mature che necessitano di supporto finanziario e manageriale per completare la fase di industrializzazione e di entrata sul mercato. Considerata la qualità e il numero delle richieste pervenute, Hub Innovazione Trentino e Trentino Sviluppo prevedono di pubblicare un nuovo bando Bootstrap&Validation già nel 2020.

Ricordiamo che HIT nel luglio scorso ha siglato una partnership con Progress Tech Transfer (si veda altro articolo di BeBeez), il fondo da oltre 40 milioni di euro sottoscritto da Fondo Europeo degli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti all’interno della piattaforma strategica nazionale ITAtech nel gennaio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).

Infine Trentino Sviluppo, agenzia territoriale per l’innovazione, l’impresa e lo sviluppo sostenibile della Provincia Autonoma di Trento, ha stanziato pochi giorni fa 4 milioni di euro per la riqualificazione in chiave sostenibile della ex sede dell’industria tessile sportiva Bailo, situata a Pieve Tesino, in provincia di Trento (si veda altro articolo di BeBeez).


InvestiRe sgr compra tre immobili a uffici a Roma per il fondo pensione dei farmacisti

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Villino Rattazzi
Villino Rattazzi

Villino Rattazzi

InvestiRe sgr ha acquisito tre immobili a uffici di pregio nel quartiere Ludovisi di Roma per 100 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).  Gli immobili sono stati rilevati per conto del Fondo FIEPP (Fondo Immobiliare Enti di Previdenza dei Professionisti) il cui quotista unico è l’Enpaf (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Farmacisti).

L’operazione ha riguardato gli edifici di via Abruzzi 25/via Sardegna 40, via Boncompagni 8/10 (Villino Rattazzi) e via Piemonte 48/50 (Villino Spierer).

L’asset di via Abruzzi 25/via Sardegna 40 presenta una superficie lorda di circa 13.400 mq a prevalente destinazione uffici, oltre a due porzioni commerciali al piano terra e a un piano interrato a destinazione autorimessa. Il Villino Rattazzi, edificato agli inizi del ‘900, presenta una superficie lorda di circa 2.500 mq oltra a un piano interrato a destinazione autorimessa e a un giardino di pertinenza. Il Villino Spierer, anch’esso costruito a inizio ‘900 in stile liberty, presenta una superficie lorda di circa 1.600 mq oltre a un box auto e un giardino di pertinenza.

Con queste ultime acquisizioni, il fondo FIEPP raggiunge un patrimonio complessivo di quasi 300 milioni di euro, composto prevalentemente da immobili core situati nelle principali città italiane locati a conduttori di primario standing. Il veicolo, istituito nel 2008 con una durata di 30 anni, è un fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati. Nel corso del 2009 sono state perfezionate le prime due acquisizioni riguardanti immobili ad uso uffici in posizione centrale di Roma e Milano.

InvestiRe sgr è un primario operatore indipendente del risparmio gestito specializzato nella valorizzazione di portafogli immobiliari in differenti settori di mercato. Con un patrimonio in gestione di oltre 7 miliardi di euro e 46 fondi gestiti, possiede una capacità operativa su tutto il territorio nazionale Fa parte del gruppo Banca Finnat Euramerica spa.

Sempre ieri è stato annunciato che InvestiRe sgr, con un nuovo fondo appositamente costituito e sottoscritto da HIG Realty Partners (HIG Capital) ha comprato per 150 milioni di euro il complesso turistico di Portopiccolo (Trieste)  (si veda altro articolo di BeBeez).

La sgr nel dicembre scorso ha venduto per 2,832 milioni di euro le porzioni residue dell’immobile di via Carducci 29 a Milano. Era l’ultimo appartenente al patrimonio immobiliare del fondo Securfondo, che così ha completato le dismissioni degli immobili entro la scadenza del 31 dicembre 2019, con un rendimento per i sottoscrittori del 2,9% (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a dicembre, il fondo Fip, gestito da InvestiRe sgr, ha venduto un portafoglio di immobili situati a Genova, Imperia e Cuneo per 30 milioni di euro. Gli immobili erano stati apportati al fondo dallo Stato e sono attualmente locati all’Agenzia del demanio. L’operazione finanziaria ha visto il coinvolgimento di Bnl e di Alba Leasing, che hanno agito con i loro uffici legali interni (si veda altro articolo di BeBeez).

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La Spac olandese di Arietti e Cavallini annuncia la business combination con CM.com

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Il titolo DSCO su Euronext
Il titolo DSCO su Euronext

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CM.com,  piattaforma olandese di Conversational Commerce che fornisce alle imprese servizi mobile cosiddetti CPaaS (Communication Platform as a Service) su vasta scala, soluzioni di pagamento integrate e piattaforme cloud, andrà in Borsa su Euronext grazie alla business combination con Dutch Star Companies ONE (DSCO), la Spac di diritto olandese quotata su Euronext nel febbraio 2018 dopo aver raccolto dagli investitori 55,36 milioni di euro e promossa dagli stessi italiani promotori delle Spac Industrial Stars of Italy 1, 2 e 3, cioé Giovanni Cavallini, Attilio Arietti, Davide Milano, Enrico Arietti e il gruppo Oaklins (si veda altro articolo di BeBeez). Le assemblee della Spac e di CM.com per il voto sulla business combination sono state fissate per i prossimi 20 e 21 febbraio 2020. L’operazione è inoltre soggetta al nulla osta della Banca centrale olandese (si veda qui il comunicato stampa).

I quattro promotori hanno dichiarato: “Il successo di DSCO attesta le prospettive di sviluppo delle Spac in Europa e ne conferma la validità quale strumento che agevola ed accelera la quotazione in borsa. Tali prospettive di sviluppo sono confermate dal boom delle Spac in Usa che, nel solo 2019, ha portato alla formazione di 59 Spac. È pertanto nostra intenzione continuare a promuovere iniziative in questo settore in ottica italiana e paneuropea”.

Tornando all’operazione con CM.com, oltre al capitale raccolto dalla Spac, al netto degli eventuali recessi, saranno immessi nella business combination ulteriori 10 milioni di euro provenienti da cornerstone investors di DSCO, a cui si aggiungono altri 15-20 milioni di euro apportati dall’investitore istituzionale Teslin Participaties. Nell’ambito dell’operazione, i fondatori di CM.com cederanno azioni per un valore di 7 milioni di euro. Le rimanenti risorse finanziarie saranno destinate a supportare la crescita della società.

La piattaforma include canali di messaggistica come SMS, WhatsApp Business, Apple Business Chat e Google RCS e consente agli utenti di concludere un acquisto e pagare in modo rapido, facile e sicuro con un click sul proprio smartphone. CM.com possiede tecnologie e competenze fortemente ricercate da tutte quelle aziende che considerano un’importante leva di marketing l’interazione con i clienti tramite interfacce online chat e voce.Nel 2019 CM.com ha elaborato circa 2,6 miliardi di messaggi, oltre 141 milioni di minuti di chiamate vocali e più di 625 milioni di euro in operazioni di pagamento. Su scala globale i clienti includono grandi aziende, agenzie governative e piccole e medie imprese. Nel primo semestre dello scorso anno la società ha attirato nuovi importanti clienti tra cui Chronopost, Easypark, ING e Société Generale, mantenendo solide performance finanziarie, con ricavi core in crescita di oltre il 30% nella seconda metà dell’anno. La società ha raggiunto nel 2019 un fatturato vicino ai 100 milioni di euro.

CM.com è una piattaforma di Conversational Commerce che fornisce alle imprese servizi mobile CPaaS (Communication Platform as a Service) su vasta scala, soluzioni di pagamento integrate e piattaforme cloud. La piattaforma include canali di messaggistica come SMS, WhatsApp Business, Apple Business Chat e Google RCS e consente agli utenti di concludere un acquisto e pagare in modo rapido, facile e sicuro con un click sul proprio smartphone. CM.com possiede tecnologie e competenze fortemente ricercate da tutte quelle aziende che considerano un’importante leva di marketing l’interazione con i clienti tramite interfacce online chat e voce. La società è in fortissima crescita e ha raggiunto nel 2019 un fatturato vicino ai 100 milioni di euro. Nel 2019 CM.com ha elaborato circa 2,6 miliardi di messaggi, oltre 141 milioni di minuti di chiamate vocali e più di 625 milioni di euro in operazioni di pagamento. Su scala globale i clienti includono grandi aziende, agenzie governative e piccole e medie imprese. Nel primo semestre dello scorso anno la società ha attirato nuovi importanti clienti tra cui Chronopost, Easypark, ING e Société Generale, mantenendo solide performance finanziarie, con ricavi core in crescita di oltre il 30% nella seconda metà dell’anno. L’alta domanda globale ha infatti portato ad un incremento significativo di questi servizi, sempre più rilevanti nelle esperienze d’acquisto quotidiane: la quotazione di CM.com sul mercato olandese segue, infatti, quella di Kaleyra – tech company italiana, quotata a novembre 2019 al NYSE a seguito della business combination con la Spac Gig Capital (si veda altro articolo di BeBeez).

I promotori di DSCO hanno già al loro attivo le business combination di Industrial Stars of Italy 1 (con Lu-Ve) Industrial Stars of Italy 2 (con SIT Group) e di Industrial Stars of Italy 3 (con Salcef) 


La società svizzera di impact investing Quadia investe in Gelato Club

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Gelato Club

Gelato ClubLa società svizzera di impact investing Quadia ha investito in una quota di minoranza di Gelato Club, startup innovativa del settore lattiero-caseario e del gelato italiano (si veda qui il comunicato stampa). La società svizzera, tramite la collaborazione con Bank Degroof Petercam, ha sottoscritto un aumento di capitale dedicato.

Gelato Club è stato individuato da Quadia come il primo progetto da sostenere in Italia per l’alta coerenza con la propria missione e l’impatto sulle tematiche dell’intera filiera del valore e del business.

I capitali raccolti, come da piano industriale definito da Quadia e dalla startup, saranno impiegati per lo sviluppo delle attività B2C sui mercati internazionali e per il completamento della conversione al biologico certificato di tutti gli ingredienti utilizzati dalla startup.

Gelato Club è stata fondata nel 2015 ad Affi (Verona) da Alessandro Nunziante con la missione di produrre gelato italiano al livello di qualità artigianale in maniera industriale e scalabile, con ingredienti di alta qualità, incluso il latte prodotto da mucche allevate e nutrite in Piemonte e la trasformazione a integrazione totale di ingredienti biologici nell’intera filiera produttiva. Il latte e i gelati prodotti da Gelato Club saranno presenti al prossimo SIGEP di Rimini (18-22 gennaio 2020). La società, che ha sviluppato i brand Movo e Yspira, ha chiuso il 2018 con ricavi per 4,4 milioni di euro, un ebitda di 2.016 euro e una posizione finanziaria netta di 593 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).

Fondata nel 2010, Quadia, con sede a Ginevra, è specializzata in impact investing, che realizza direttamente attraverso capitale, credito e fondi. In linea con la sua missione, partendo da un approccio bottom-up, finanzia le soluzioni per l’economia di rigenerazione circolare, puntando alle società che posizionano il proprio sviluppo strategico su prodotti e servizi che contribuiscono all’economia rigenerativa nei settori del cibo sostenibile, energia pulita e prodotti e materiali di economia circolare. Dalla sua fondazione, Quadia ha finanziato oltre 40 tra società, progetti e fondi per l’equivalente di 200 milioni di euro.


Aviva Investors acquista albergo a Londra. LaSalle im compra uffici a Francoforte

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Aviva Investors

Aviva InvestorsAviva Investors ha acquisito, attraverso il suo Lime Property Fund, un sito che sta sviluppando un hotel nelle Docklands, East London, per 109 milioni di sterline (si veda qui propertyfundsworld).  Il sito, adiacente alla stazione DLR di Westferry, sarà sviluppato da Rockwell. Comprenderà un hotel Premier Inn di 30 piani con 400 letti. Whitbread, la società madre di Premier Inn, prenderà un contratto di locazione di 35 anni per l’hotel e il ristorante con un canone iniziale di 4,4 milioni di GBP all’anno, soggetto a revisioni quinquennali degli affitti a incrementi annuali del CPI. Progettato dagli architetti SimpsonHaugh, lo sviluppo fornirà un punto di riferimento per la posizione strategica del sito e ridurrà le altezze dell’edificio dal cluster centrale di Canary Wharf, soddisfacendo al contempo la crescente domanda di spazi pubblici aperti a Londra con l’aggiunta di giardini d’inverno e comunali. Il completamento dello sviluppo è previsto per l’inizio del 2022. Il Lime Property Fund è un fondo immobiliare a lungo reddito con Nav di 2,7 miliardi di sterline al 31 dicembre 2019. È stato lanciato nel 2004 ed è stato costantemente riconosciuto da MSCI come il fondo più sicuro e meno volatile in l’universo immobiliare britannico trimestrale MSCI, che di recente ha ricevuto il premio di rendimento assoluto più alto decennale corretto nel Regno Unito da MSCI ai suoi premi annuali UK Performance Investment Performance Awards nel 2019.

LaSalle Investment ManagementLaSalle Investment Management, tramite il  fondo LaSalle E-REGI, ha acquisito l’edificio per uffici Morrow nel west end di Francoforte da  Projektentwicklung Oberlindau, una joint venture tra Art-Invest Real Estate e RED Square (si veda qui Europe-re).  Morrow, che è attualmente in fase di ristrutturazione, che dovrebbe concludersi a luglio 2020, offre oltre 7.000 m² di spazio disponibile su 11 piani. Le sue sei terrazze che iniziano al quarto piano, offrono una vista unica sullo skyline di Francoforte, sono una caratteristica fondamentale dell’edificio. La struttura si trova in uno dei quartieri residenziali e commerciali più ricercati di Frnacoforte, nelle immediate vicinanze del Rothschild Park e del CBD, il centro del settore dei servizi finanziari della Germania. Morrow ha ottimi collegamenti con i mezzi pubblici: la stazione centrale di Francoforte dista meno di 10 minuti in auto e l’aeroporto di Francoforte meno di 20 minuti.



Baird Capital acquista la maggioranza di Vega Global. Ironwood Capital cede Bush Industries a Bestar

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Baird Capital

Baird CapitalBaird Capital ha acquisito una quota di maggioranza in Vega Global Group. Vega è un fornitore end-to-end leader di mercato di soluzioni di collaborazione audiovisiva e video per organizzazioni di ogni tipo in tutta la regione dell’Asia del Pacifico (si veda qui il comunicato stampa). I servizi di Vega consentono comunicazioni globali per l’ambiente di lavoro moderno, facilitando una collaborazione significativa per migliorare la produttività per i suoi clienti aziendali. La relazione Baird con Vega posiziona meglio la società per far crescere tutti gli aspetti del mercato audiovisivo professionale e soddisfare le esigenze dei clienti aziendali in cerca di standard globali e piattaforme di consegna. Con sede a Hong Kong, Vega è uno dei più grandi System Integrator e Managed Service Provider per soluzioni IT audiovisive e tecnologie di videoconferenza e collaborazione in Asia con oltre 600 dipendenti in 14 uffici in 11 paesi in tutta la regione. La società offre una gamma completa di servizi e tecnologie, in grado di fornire una soluzione completa per tutte le esigenze audio-video dei clienti. Dalla sua istituzione nel 1986, Vega ha completato oltre 100.000 implementazioni di collaborazione video e AV per oltre 20.000 clienti.

Ironwood CapitalIronwood Capital ha ceduto il debito subordinato e gli investimenti in partecipazioni di minoranza in Bush Industries al designer e produttore canadese di mobili per la casa e ufficio pronti da montare, Bestar  (si veda qui privateequitywire). Bush, con sede a Jamestown, New York, è un produttore e distributore di mobili per ufficio commerciale e casa. Bush e Bestar hanno oltre 130 anni di storia combinata nel settore dell’arredamento pronto per il montaggio e avranno un fatturato consolidato di circa 200 milioni di dollari.  “Il management di Bush ha posizionato l’azienda per una rapida crescita all’interno del canale e-commerce. Ogni aspetto del business, dalla produzione al marketing alla distribuzione, è stato progettato per massimizzare la piattaforma online dell’azienda per offrire una crescita significativa”, ha affermato Alex Levental, amministratore delegato di Ironwood Capital. “È stato grandioso lavorare con Mike Evans e il suo team. Mike, ora ceo di Bush, diventerà ceo delle entità combinate”.


HIG Capital compra il complesso turistico di Portopiccolo a Trieste per 150 mln euro

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portopiccolo

portopiccoloHIG Realty Partners, la divisione dedicata agli investimenti real estate del fondo d’investimento internazionale HIG Capital, ha rilevato per 150 milioni di euro il complesso turistico di Portopiccolo (Trieste)  (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è stata Rilke srl (società controllata dal Gruppo Rizzani de Eccher), che, secondo quanto riferisce oggi Il Piccolo, mantiene una quota di minoranza. Tecnicamente, l’operazione è stata condotta da un nuovo fondo di diritto italiano appositamente costituito, interamente sottoscritto da HIG e gestito da InvestiRe sgr.  

L’operazione era attesa dal settembre scorso (si veda Il Piccolo). La cessione di Portopiccolo è parte centrale del piano di riduzione e riorganizzazione del debito del gruppo Rizzani de Eccher, come si legge diffusamente nel bilancio 2018, che risente proprio della svalutazione del complesso di Portopiccolo, il valore della produzione complessivo è stato di 956,2 milioni di euro (da 1.073 milioni nel 2017), con un ebitda di 35,2 milioni  (da 62,3 milioni) e una perdita di 46 milioni (da un utile di 21,2 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 187 milioni (da 217 milioni).

Attraverso questa operazione, HIG e InvestiRe intendono proseguire il piano di rilancio di Portopiccolo iniziato dal Gruppo Rizzani de Eccher, con l’obiettivo di ampliare l’offerta di contenuti esperienziali per tutti gli utenti del borgo. Il piano si avvarrà dell’esperienza di selezionati partner industriali per la valorizzazione delle diverse componenti di Portopiccolo. L’hub turistico si sviluppa su una superficie di 350.000 metri quadri e rappresenta un modello virtuoso di riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’ex cava calcarea di Sistiana. Tutti gli immobili, con ventilazione meccanica controllata, dispongono di classificazione energetica A e A+, garantendo il massimo livello di comfort e il minimo livello di emissioni.

Gabriele Magotti, managing director di HIG Realty Partners Europe ha commentato: “Per la qualità delle infrastrutture e gli elevati standard qualitativi, Portopiccolo rappresenta un luogo unico nel panorama europeo. Siamo soddisfatti di poter sostenere questo splendido borgo nel suo progetto di crescita e intraprendere un percorso di collaborazione all’insegna dell’eccellenza e dell’innovazione con l’obiettivo di valorizzare al meglio le peculiarità proprie e distintive che fanno di Portopiccolo una gemma del Mediterraneo”. Dario Valentino, amministratore delegato di InvestiRe sgr ha aggiunto: L’operazione rappresenta una importante opportunità per consolidare il nostro rapporto con Hig e per ampliare la propria esposizione ed expertise nel settore turistico-ricettivo”.

InvestiRe sgr è un primario operatore indipendente del risparmio gestito specializzato nella valorizzazione di portafogli immobiliari in differenti settori di mercato. Con un patrimonio in gestione di oltre 7 miliardi di euro e 46 fondi gestiti, possiede una capacità operativa su tutto il territorio nazionale Fa parte del gruppo Banca Finnat Euramerica spa. Sempre ieri InvestiRe sgr ha annunciato l’acquisizione di tre immobili a uffici di pregio nel quartiere Ludovisi di Roma per 100 milioni di euro. Gli immobili sono stati rilevati per conto del Fondo FIEPP (Fondo Immobiliare Enti di Previdenza dei Professionisti) il cui quotista unico è l’Enpaf (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Farmacisti) (si veda altro articolo di BeBeez).

HIG Capital è uno dei principali fondi di investimento internazionali nel settore del private equity, private debt e real estate. Dal 1993, anno della sua fondazione, HIG Capital ha investito e gestito più di 300 società in tutto il mondo. L’attuale portafoglio della società include più di 100 aziende, con un fatturato complessivo di oltre 30 miliardi di euro.

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(Articolo modificato alle ore 9.20 del 16 gennaio 2020 – Si precisa che Rilke mantiene una minoranza in Portopiccolo)


La fintech Conio innalza gli standard di sicurezza dei wallet di valute digitali per gli investitori istituzionali

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Conio

ConioConio, la startup fintech specializzata in servizi blockchain a banche, assicurazioni, imprese e istituzioni pubbliche e private, ha annunciato ieri il lancio della tecnologia Multi-Signature Virtualization, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento, che innalza gli standard di sicurezza dei wallet di valute digitali per gli investitori istituzionali (si veda qui il comunicato stampa). La startup ha già realizzato un primo wallet Ethereum su cui ha implementato lo schema della Multi-Signature Virtualization.

Concretamente, la nuova soluzione di custodia prevede una sicurezza su vari livelli: due chiavi online; una terza chiave offline, suddivisa in multiple Shamir shares salvate su dispositivi HSM (dispositivi fisici specializzati nello storage sicuro di dati e nel loro utilizzo). La chiave è inoltre suddivisa in più parti, distribuite su più dispositivi HSM, assegnati a loro volta ad operatori diversi. Per spostare i fondi, sono sempre necessarie almeno 2 di queste chiavi. Conio è in possesso solo di una di queste due chiavi, mentre un’altra è in possesso del cliente. Con l’ideazione e sviluppo di questa soluzione, Conio è la prima azienda al mondo a offrire competenze tecnologiche e crittografiche in grado di garantire uno standard di sicurezza avanzato per qualsiasi valuta digitale a prescindere dai limiti nativi della stessa.

La startup fintech è stata fondata a San Francisco nel 2015 da Christian Miccoli (ex amministratore delegato di CheBanca! del Gruppo Mediobanca ed ex creatore del Conto Arancio di Ing Direct), oggi ceo e responsabile del business di Conio, e da Vincenzo Di Nicola (con master in computer science a Stanford, creatore della tecnologia Gopago ceduta ad Amazon), oggi ceo e responsabile delle tecnologie di Conio. Oltre ai due co-fondatori, sono oggi azionisti di Conio anche Poste Italiane (entrata nel capitale con una quota del 20% nel 2016, investendo 3 milioni di euro), Banca Finanziaria Internazionale, Fabrick, Boost Heroes, il network Italian Angels for Growth, David Capital (la finanziaria d’investimenti fondata da Andrea de Vido e da un nutrito gruppo di investitori professionali) e altri investitori. Nel giugno 2018 Conio ha incassato un nuovo round di investimento da 3 milioni di dollari, raccolti in aumento di capitale da parte di un gruppo di investitori qualificati, coordinati dall’advisor strategico Innova et Bella (si veda altro articolo di BeBeez).

La startup offre alle istituzioni finanziarie, banche e assicurazioni, soluzioni integrate per la gestione di asset digitali, dai wallet per la gestione delle criptovalute all’integrazione dei protocolli blockchain all’interno di carte e servizi di pagamento su smartphone. Le soluzioni e i wallet Conio sono offerti in white e private label e sono perfettamente integrabili all’interno delle applicazioni finanziarie offerte dalle banche alla propria clientela retail, private e corporate. Per esempio, Conio ha realizzato il primo portafoglio mobile italiano per la compravendita di Bitcoin, basato su una delle più innovative tecnologie di sicurezza a livello internazionale. Il Portafoglio Bitcoin Conio è pensato per ogni tipologia di utente e permette di comprare, vendere, custodire, inviare e ricevere Bitcoin direttamente dal proprio smartphone. Allo “smart-wallet” è possibile accedere attraverso un’app per smartphone progettata e realizzata con il preciso obiettivo di semplificare un mondo spesso ancora troppo complesso per il grande pubblico.


Saltano le nozze tra principia sgr ed Ethica Group. I fondi pensione dicono no al cambio di key man del fondo Principia III

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Schermata 2020-01-16 alle 10.52.48

Schermata 2020-01-16 alle 10.52.48E’ stata una fumata nera quella che è uscita dall’assemblea degli investitori del fondo Principia III Health, gestito da Principia sgr. Di un cambio di key man non ne hanno voluto sapere e così hanno mandato a monte le nozze dell’sgr con Ethica Group, gruppo milanese attivo nel settore advisory m&a e debt e investimenti in club deal, che già prima dell’estate aveva avanzato un’offerta di acquisto per la società di gestione di fondi di private equity e venture capital (si veda altro articolo di BeBeez), il cui amministratore delegato Antonio Falcone ha dato le dimissioni lo scorso settembre per sopravvenute divergenze di vedute sulle strategie di investimento (si veda altro articolo di BeBeez).

Ora sul tavolo ci sarebbero nuovi potenziali compratori per Principia sgr, tuttavia il nodo principale resta il gradimento dei sottoscrittori del fondo. Che sono cinque fondi pensione e in particolare Enpam, la Cassa previdenziale di medici e dentisti, che sul fondo Principia III Health ha puntato da sola ben 150 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Gli altri sono la Cnpadc (Cassa dei commercialisti, 10 milioni) e i fondi pensione dei dipendenti di BnlIntesa Sanpaolo e delle BCC (25 milioni). Il fondo ha poi chiuso la raccolta a 206 milioni di euro.

Il fondo ha condotto 16 operazioni. L’ultima annunciata è stata lo scorso ottobre e riguardava l’80% del capitale di Lambda, operatore nel settore delle tecnologie laser avanzate e leader internazionale nelle applicazioni al mercato odontoiatrico e veterinario (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2018 il fondo aveva invece investito in Gada, uno dei principali operatori nel settore della distribuzione di medical device ad alto valore aggiunto,  (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre nel  febbraio 2019 il fondo aveva ceduto la sua quota in Comecer, leader nella progettazione e manifattura di apparecchiature e sistemi di isolamento destinati all’industria farmaceutica e alla medicina nucleare, ceduta alla canadese ATS (si veda altro articolo di BeBeez).

Nel frattempo i due soci fondatori di Ethica erano già entrati nella governance di Principia sgr, sebbene al momento solo con il ruolo di consiglieri indipendenti.  Cosimo Vitola è da fine agosto il nuovo presidente di Principia sgr, mentre nuovo consigliere è Fausto Rinallo. I due cofondatori di Ethica quindi oggi siedono nel Cda dell’agr accanto agli altri consiglieri partner di Principia, Andrea PederzolliPaolo Daniele Siviero e Alessandro Damiano. Mentre non è stato nominato nessun sostituto dell’ex ad di Principia sgr, Antonio Falcone. Quest’ultimo, come noto, ora ha iniziato una nuova avventura professionale, in qualità di equity partner con la funzione di chief investment officer, in Cube-Labs, holding tecnologica che crea, incuba e accelera spin-off accademici e tecnologie nel campo delle life sciences. Il manger era alla guida di Principia sgr dal 2014 e ne è tuttora uno dei principali azionisti con una quota del 18% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez).


La piattaforma di crowdfunding sportivo Tifosy si prepara a lanciare il suo mercato secondario

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tifosyLa piattaforma di crowdfunding sportivo Tifosy lancerà il prossimo 3 febbraio il suo mercato secondario: Tifosy Exchange. Lo ha annunciato la piattaforma stessa tramite una mail inviata a membri della sua community.

Operando come una bacheca, Tifosy Exchange permetterà agli utenti di Tifosy di esprimere il loro interesse a vendere o acquistare obbligazioni e azioni. In questo modo, gli utenti-investitori della piattaforma potranno chiudere in anticipo i loro investimenti oppure investire al di fuori delle campagne di raccolta.

Tifosy è l’unica piattaforma di crowdfunding sportivo al mondo autorizzata dalla FCA, la Consob britannica. E’ stata fondata nel 2015 a Londra da Fausto Zanetton (specialista nei settori media, tech e sport in Goldman Sachs e Morgan Stanley) e Gianluca Vialli (leggenda di Juventus, Sampdoria e Chelsea). Grazie al suo passaporto europeo ha ottenuto l’iscrizione all’albo speciale Consob delle piattaforme di equity crowdfunding. Questo le ha permesso nel novembre 2018 di collocare il minibond da 2,38 milioni emesso dal Pescara Calcio (si veda altro articolo di BeBeez) e quello da 1,5 milioni del Frosinone Calcio nel febbraio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).

Tifosy ha inoltre concluso con successo anche due campagne di equity crowdfunding su stessa. Con la prima, del settembre 2017, ha superato il target di un milione di sterline, raggiungendo quota 1,325 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2019 ha poi chiuso la sua seconda campagna su se stessa a quota  2 milioni di sterline per  l’11,3% del capitale, valutato pre-money 15,7 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).


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