
Trentino Sviluppo, agenzia territoriale per l’innovazione, l’impresa e lo sviluppo sostenibile della Provincia Autonoma di Trento, ha stanziato 4 milioni di euro per la riqualificazione in chiave sostenibile della ex sede dell’industria tessile sportiva Bailo, situata a Pieve Tesino, in provincia di Trento (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta di una struttura ampia, frazionabile in lotti, a pochi passi dal Giardino d’Europa Alcide De Gasperi, dell’Arboreto del Tesino e del Campo da golf che fanno del piccolo Altopiano del Tesino, nel Trentino Orientale. L’edificio, di proprietà di un imprenditore privato, è stata progettata nel 1985 dall’architetto Ario Biotti e dall’ingegner Guglielmo Concer, e completata nel 1989. Sorge su un’area industriale che interessa complessivamente una superficie di due ettari con oltre 3.300 metri quadri di superficie coperta e un volume di 46.000 metri cubi. Il lotto è attualmente suddiviso in due settori: un’area fronte strada, su tre livelli, destinata ai servizi generali e uffici, e una parte retrostante, su due livelli, destinata all’attività produttiva (magazzini e laboratori a piano terra e locali per la vendita al primo piano). La struttura architettonica è impreziosita da dettagli in granito e alluminio, mentre le murature esterne sono rivestite con doghe metalliche colorate (blu, rosse e grigie), le coperture sono in lamiera di alluminio grecata blu e le finestrature in alluminio di colore rosso. La scala principale interna è in cemento armato con rivestimento in granito. I piazzali circostanti presentano già una superficie in cemento.
Il progetto di riqualificazione, promosso da Trentino Sviluppo, tramite un avviso pubblico al quale è possibile aderire entro il prossimo 20 marzo, punta sulla riqualificazione dell’edificio in chiave sostenibile. Il Comune di Pieve Tesino ha inoltre concesso, per la ristrutturazione della struttura, il superamento del Piano Regolatore del 2016, che prevedeva una riqualificazione dell’area con destinazione urbanistica a uso commerciale e/o per servizi. Lo stabile potrà essere gestito da un’unica realtà o frazionato per favorire la realizzazione di un distretto produttivo green per creare una sorta di casa per le aziende impegnate nel settore biologico, della bioedilizia in legno, della cosmesi naturale, dell’agroalimentare. Queste ultime potranno godere di:
- incentivi fino all’80% a fondo perduto per la ricerca industriale, includendo know-how tecnico e brevetti, macchinari e materiali, spese generali;
- contributi fino a un massimo del 60% per le assunzioni;
- sostegni agli investimenti fissi del 15% per macchinari nuovi, con un’addizionale del 13% per le newco;
- Irap pari a zero per i primi 5 anni;
- supporto e assistenza di Trentino Sviluppo per la formazione e l’internazionalizzazione, anche mettendo in contatto le aziende con i principali centri di ricerca trentini: Fondazione Bruno Kessler (tecnologie informatiche, digitali, intelligenza artificiale, trasferimento tecnologico IoT per l’agricoltura), Fondazione Edmund Mach (agricoltura, filiera agro-alimentare, ambiente), Università di Trento.
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