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Piramal investe in SAMHI. M & G Real Estate acquista due torri a Seoul.

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Piramal Group

Piramal GroupPiramal Capital & Housing Finance Ltd (PCHFL), una consociata interamente controllata da Piramal Enterprises Ltd, ha annunciato oggi di investire 6,5 miliardi di rupie (circa 95 milioni di dollari) nella catena di hotel SAMHI con sede a Gurugram. Si veda dealstreetasia. PCHFL ha dichiarato che l’investimento, da realizzarsi sotto forma di debito strutturato, aiuterà SAMHI a sostenere i suoi piani di crescita e rifinanziare i prestatori esistenti attraverso tre asset: The Courtyard e Fairfield by Marriott a Bangalore, Sheraton a Hyderabad e Hyatt Regency a Pune. Tutti i prestiti sono contro attività operative, ha detto PCHFL in una nota. L’accordo segna il terzo importante investimento della società nel segmento dell’ospitalità negli ultimi sei mesi, ha aggiunto. “Continuiamo a vedere accresciute opportunità di acquisizione nel settore alberghiero e forse siamo nella posizione migliore per trarne vantaggio. Abbiamo trovato, in Piramal, un partner d’elezione data la loro unica comprensione del settore e la loro capacità di fornire finanziamenti flessibili e mirati che ci consentono di perseguire la crescita mantenendo la giusta struttura del capitale “, ha affermato Ashish Jakhanwala, fondatore e CEO del gruppo SAMHI. Il gruppo SAMHI possiede circa 29 hotel in tutto il paese. Goldman Sachs aveva investito 66 milioni di dollari per una quota significativa di minoranza in esso a gennaio 2016. Prima di investire in SAMHI, PCHFL aveva investito intorno a 6 miliardi di rupie nel Vatika Group di Gurgaon per le sue proprietà Westin Gurgaon e Westin Sohna e intorno a 6 miliardi di ruopie nel gruppo Advantage Raheja per il suo JW Marriott, Bangalore e Crowne Plaza, Pune proprietà. PCHFL ha inoltre concluso altre cinque operazioni per un totale di altri 4,5 miliardi di rupie in cinque hotel, di cui tre sono operativi e due sono nelle fasi finali di costruzione e allestimento.

M & G Real EstateM & G Real Estate ha guidato l’acquisizione di Centropolis Towers, un primo edificio per uffici a due torri a Seoul, Corea del Sud per 1.04 miliardi di dollari per conto di due delle sue strategie immobiliari in joint venture con due fondi pensione sudcoreani. Si veda propertyfundsworld. L’accordo dovrebbe concludersi a settembre. Chiang Ling Ng, CEO e CIO di M & G Real Estate, Asia, afferma: “Siamo lieti di collaborare con i nostri partner di joint venture sudcoreani per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di investimento, espandendo al contempo il nostro portafoglio immobiliare in Corea del Sud. Stiamo assistendo a un aumento della domanda di beni di alta qualità in Corea del Sud, poiché gli investitori nazionali e internazionali destinano più capitale per gli immobili commerciali. “Il mercato degli uffici di Seoul, in particolare il quartiere centrale degli affari, si trova in una fase iniziale del ciclo di produzione con limitata disponibilità futura di spazi per uffici di primaria importanza. Con un’intensa concorrenza per i migliori asset di classe, Centropolis si trova in una buona posizione per trarre vantaggio da questa tendenza e contribuirà in modo significativo alle nostre strategie immobiliari”. Le Centropolis Towers, situate nel quartiere centrale degli affari di Jongno-Gwanghwamun (CBD) di Seoul, dovrebbero essere completate nell’agosto 2018 e diventeranno uno degli schemi di uffici principali più importanti della città. Poiché la domanda di spazi per uffici viene alimentata dal crescente settore IT, dal consolidamento delle società finanziarie che si trasferiscono e da un settore di co-working in espansione, l’importanza del benessere e dei servizi sul posto di lavoro è anche in prima linea nelle esigenze dei moderni occupanti. Le due torri, ciascuna delle quali comprenderà 26 piani e una superficie di 134.399 metri quadrati, e sono vicine a eccellenti reti di trasporto che forniscono accesso ai principali distretti di Seoul e all’area metropolitana più ampia. Le caratteristiche principali includono l’altezza del soffitto più grande della media e le piastre del pavimento, 28 ascensori e un sistema di condizionamento d’aria purificatore della polvere. Si prevede inoltre che le torri ottengano la certificazione “Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) Gold”.



Faberstone Capital cerca finanziamenti su Housers e capitali su Kobo Funds per un condo hotel di lusso

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palma

palmaC’è Faberstone Capital, insieme a un gruppo di investitori finanziari, dietro al nuovo progetto di sviluppo immobiliare Castellero Timeless Charm Resort proposto in questi giorni sulla piattaforma di real estate crowdfunding Housers e su quella di equity crowdfuding Kobo Funds.

Faberstone Capital è la società che nel 2011 ha ereditato la gestione del portafoglio italiano di private equity dell’ex Barclays Private Equity, nel momento in cui la banca ha deciso lo spin-off dell’attività con contestuale management buyout da parte del team di investimento. Le attività internazionali allora erano confluite nella neonata Equistone Partners (si veda qui il comunicato stampa di allora), mentre quelle italiane erano state trasferite appunto a Faberstone, sotto la guida di Marco Pennisi, che in precedenza era stato a capo del team di private equity italiano di Barclays, dopo che nel 2010 lo storico managing partner italiano, Emanuele Cairo, aveva lasciato la società.

Il progetto immobiliare in questione sarà sviluppato da Palma spa, società controllata appunto da Faberstone Capital. Il progetto riguarda la ristrutturazione di un castello di 2.468 mq nella regione piemontese del Monferrato (provincia di Asti) che sarà trasformato nel Castellero Timeless Charm Resort, un condo hotel di lusso composto da 22 suite, tutte completamente arredate da Bertone Design, una spa, un ristorante di alto livello, un giardino attrezzato e zona piscine. La commercializzazione delle suite è stata affidata a Engel & Völkers.

Palma è già proprietaria del castello, ma sta cercando su Housers un finanziamento per condurre la ristrutturazione, mentre Faberstone sta cercando soci di capitale in Palma 2,1 milioni di euro su Kobofunds da affiancare ai 900 mila euro investiti direttamente da Faberstone stessa. A oggi su un target di 555 mila euro cercati su Housers, ne sono stati raccolti 263 mila, ma mancano ancora 33 giorni alla chiusura della campagna. Il finanziamento ha scadenza 18 mesi e paga un tasso dell’8,5% all’anno.

In passato Faberstone ha sviluppato nelle Langhe Monferrato altri tre interventi per il recupero e il restauro di residenze storiche, per un controvalore totale di circa 5 milioni di euro. Nel portafoglio di Faberstone poi c’è anche Sublimis spa, è un’azienda che opera nel settore alimentare con una particolare attenzione alla produzione di pasta fresca e ha un fatturato aggregato di circa 8 milioni di euro.


A ore la firma per l’ingresso di Peninsula in Kiko. Verserà 70 mln per il 33%

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kikoE’ attesa per oggi la firma dell’accordo con il quale il fondo Peninsula Capital comprerà un terzo del capitale di Kiko, il gruppo cosmetico controllato dalla famiglia Percassi che si trova in tensione finanziaria, soprattutto per difficoltà della controllata statunitense. Peninsula era in trattative esclusive dallo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione avverrà sulla base di un valutazione di Kiko attorno ai 220 milioniLo hanno riferito più fonti nei giorni scorsi.

L’accordo prevede che Peninsula sottoscriva parte di un aumento di capitale di circa 80 milioni di euro complessivi, in cambio di una quota del 33%. Il fondo verserà 70 milioni, mentre 10 milioni sono già stati messi a disposizione da Percassi come finanziamento soci.

L’aumento di capitale sarà sottoscritto contestualmente allo riscadenziamento del debito al 2021. Come noto, il debito lordo è di circa 200 milioni (soprattutto in capo a UnicreditBanco Bpm, SocGen, Bnp Paribas), di cui 50 milioni sono rappresentati da linee bancarie non ancora tirate e 130 milioni da un bond  a 6 anni con cedola 6,5% emesso nel 2014 e sottoscritto per 100 milioni da Generali e per il resto da un altro investitore.In tutta l’operazione Kiko è affiancata dall’advisor Rothschild, mentre le banche hanno nominato come advisor Lazard e Generali ha incaricato Mediobanca. Sul fronte legale, invece, advisor dell’operazione sono gli studi Gatti Pavesi Bianchi per Percassi, Lombardi Segni e associati per Peninsula, White & Case LLP per le banche finanziatrici.

 Secondo i patti, entro quattro anni Peninsula potrebbe attivare l’ipo o azionare l’exit. Sempre nelle prossime ore è in calendario l’assemblea dei bondholders per approvare il riscadenzamento al 2021 di un prestito obbligazionario di 100 milioni detenuto dalle Generali.

Kiko ha chiuso il 2017 con circa 610 milioni di euro di ricavi, con un recupero nel secondo semestre, dopo l’arrivo al timone del gruppo di Cristina Scocchia, ex presidente e ad di L’Oreal Italia. E anche i primi segnali per quest’anno sono incoraggianti. Tuttavia l’ebitda è ancora troppo basso. Dopo il picco a 70 milioni nel 2014, l’ebitda è stato in costante discesa, sino ad arrivare a 29 milioni nel 2017. I capitali freschi  in arrivo serviranno per rafforzare il piano di investimenti da 90 milioni in tre anni, programmato da Scocchia.


F2i si aggiudica per 400 mln RTR, leader europeo delle energie rinnovabili

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rtrIl fondo F2i ha vinto la gara per RTR Rete Rinnovabile, il leader europeo nella produzione di energia rinnovabile da impianti fotovoltaici per potenza installata e secondo operatore italiano, con circa 334 MWp complessivi, distribuiti in 134 impianti in tutta Italia. Lo ha scritto ieri Il Messaggero, precisando che l’operazione è stata chiusa lo scorso weekend per un equity value di circa 400 milioni e un enterprise value di ben oltre un miliardo, ma comunque più basso di quanto inizialmente auspicato dal venditore, il  fondo Terra Firma.

RTR, che ha chiuso il 2017 con 158 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 134 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di circa 900 milioni, a inizio asta veniva infatti valutata attorno a 1,2-1,3 miliardi di euro. Tuttavia, si dice che il fondo puntasse a un enterprise value di  1,5-1,6 miliardi.

Terra Firma aveva investito in RTR nel 2011,  comprandola da Terna, quando la società aveva una capacità installata di 144MWp, per 755 milioni di euro, di cui equity value 641 milioni (scarica qui il comunicato stampa).

F2i era dato per favorito da qualche giorno rispetto all’altro pretendente rimasto in gara, cioé Sonnedix Power Holdings, operatore internazionale da oltre 700 megawatt installati e attivo in Francia, Spagna, Usa, Porto Rico, Cile, Sudafrica, Giappone e Italia e controllato da JP Morgan asset management – Global real assets (si veda altro articolo di BeBeez).

L’operazione è stata condotta da F2i da solo, sebbene nelle prime fasi della  selezione il fondo avesse lavorato in tandem con Enel, tramite la joint venture EF Solare Italia. Quest’ultima è controllata al 50% ciascuno da Enel Green Power e F2i, con 120 impianti e 393 Mw di potenza installata. La decisione di condurre questa operazione in autonomia apre quindi una serie di interrogativi circa il senso e il futuro della joint venture.


Tages entra nel private equity e compra il 34% di Vam Investments. Francesco Trapani ne acquista il 15%

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Francesco Trapani
Francesco Trapani

Francesco Trapani

Il gruppo Tages ha annunciato l’acquisto del 34% di Vam Investments Group, holding di investimenti di private equity specializzata in growth capital e buyout, fondata da Marco Piana. Contestualmente, Francesco Trapani, vicepresidente di Tages Holding, di cui è azionista dall’inizio del 2017, assumerà la carica di presidente esecutivo di Vam, mentre Marco Piana manterrà la carica di amministratore delegato (scarica qui il comunicato stampa). L’operazione è stata realizzata con l’assistenza degli studi legali Gattai Minoli Agostinelli & Partners e DWF.
Fondato nel 2011 da Panfilo Tarantelli, Sergio Ascolani e Salvatore Cordaro, il Gruppo Tages, controllato da Tages Holding, annovera oggi tra i suoi soci anche Umberto Quadrino (presidente di Tages Holding), appunto Francesco Trapani, Jamie KermischeCharlie Porter. Nel board siede anche Lorenzo Bini Smaghi in qualità di consigliere indipendente.
L’accordo siglato con Vam prevede anche la possibilità che nei prossimi 3 anni Tages salga al 100% del capitale di Vam Investments , con gli attuali soci e managing partner di Vam, Marco Piana e Giuliano Palazzo, che diventerebbero azionisti di Tages.

Vam è un operatore di private equity che lavora deal by deal, raccogliendo in club deal vari investitori e con il management team che investe personalmente in ogni operazione. Il portafoglio investimenti di Vam comprende oggi una partecipazione nella catena di cliniche dentistiche DentalPro controllata da BC Partners (si veda altro articolo di BeBeez), la partecipazione in Soundreef, la prima independent management entity in Europa attiva nella raccolta e distribuzione dei diritti d’autore musicali (si veda altro articolo di BeBeez) e una quota in S Solar, in coinvestimento con il Gruppo Industriale Maccaferri che detiene circa 10MW di impianti fotovoltaici (si veda altro articolo di BeBeez).

D’ora in poi, dunque, ha spiegato Trapani a BeBeez, “anch’io, in quanto parte del management team di Vam, investirò personalmente in ogni deal che sarà organizzato da Vam Investments, mentre Tages farà parte del gruppo di investitori che verrà raccolto da Vam per concludere i vari deal. Quanto alla dimensione delle operazioni, saremo molto flessibili: andremo da un minimo di 20-30 milioni a un massimo di 200-300 milioni ciascuno, a seconda delle opportunità. Per questo non abbiamo stanziato una cifra precisa da investire, vedremo di volta in volta. Quello che abbiamo stabilito più chiaramente, invece, è l’approccio all’investimento. Il focus principale resterà l’Italia e qui avremo un approccio di investimento generalista, senza settori preferiti. L’eccezione, invece, è rappresentata dal settore cosiddetto brand consumer, all’interno del quale cade anche la moda e il lusso, per il quale invece avremo come target sia società italiane sia europee”.

L’operazione con Tages consente a Vam di aumentare la scala delle proprie operazioni di private equity deal by deal, oltre che di beneficiare del network di relazioni di Tages e dei suoi azionisti, mentre permette a Tages  di diversificare ulteriormente la sua attività aggiungendo una quarta linea di business, quella del private equity, a quelle attuali.

Sinora, infatti, Tages era attiva 1) nel segmento hedge e seed alternative, con Tages Capital LLP,  che ha oltre 2 miliardi di dollari di asset in gestione; 2) nel settore delle energie rinnovabili con il fondo Tages Helios, terzo operatore nel fotovoltaico in Italia con un portafoglio di 208 MW e investimenti complessivi pari a circa 650 milioni di euro, gestito da Tages Capital sgr; e 3) nel settore dei crediti deteriorati attraverso Credito Fondiario, una piattaforma di gestione (con licenza bancaria) con rating di S&P e Fitch, che oggi gestisce circa 45 miliardi di euro di attivi come master e special servicer e ha un portafoglio di investimenti pari a 600 milioni di euro.

L’ingresso nel settore del private equity da parte di Tages era ampiamente atteso da quando Trapani è entrato a far parte della compagine azionaria del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). Trapani aveva infatti appena lasciato il suo ruolo di presidente e azionista di Clessidra sgr e ha alle spalle una lunga esperienza nel settore lusso, dopo essere stato amministratore delegato di Bulgari e poi presidente e ceo della divisione orologi e gioielli e di consigliere di amministrazione del gruppo Lvmh, dopo che Bulgari è stata acquisita dal colosso francese del lusso che fa capo a Bernard Arnault. Di Arnault Trapani è stato anche advisor per un paio d’anni, prima di passare appunto a Clessidra, quando alla guida c’era ancora Claudio Sposito e l’sgr si apprestava al lancio della raccolta del terzo fondo. Quando Sposito è mancato nel gennaio 2016, Trapani aveva inizialmente offerto alla famiglia Sposito di rilevare il 59% delle quote dell’sgr, ma non era stato trovato un accordo  (si veda altro articolo di BeBeez) e alla fine l’intero capitale dell’sgr è stato invece ceduto a Italmobiliare (si veda altro articolo di BeBeez).

Alla fine dello scorso anno Tages Holding aveva tentato l’ingresso nel settore del private equity  partecipando all’asta per Quadrivio sgr, peraltro attiva anche nel segmento del private debt, ma poi l’sgr è stata aggiudicata a Green Arrow (si veda altro articolo di BeBeez).

Negli ultimi mesi Tages Holding aveva preso in considerazione anche il lancio di una Spac  per approcciare il segmento degli investimenti in equity da un lato diverso da quello del private equity tradizionale (si veda altro articolo di BeBeez). Ora, però, ha spiegato Trapani, “il progetto Spac è stato messo in stand-by almeno sino al prossimo autunno. Ma non perché l’operazione con Vam lo abbia depotenziato, anzi. Proprio grazie a quesa operazione saremmo anche più equipaggiati per il lancio di una Spac, perché avremmo già la piattaforma di gestione. Abbiamo deciso di aspettare, invece, perché non è un momento favorevole per il mercato azionario italiano e perché attualmente ci sono secondo noi un po’ troppe Spac alla ricerca di investimenti”.

“L’ingresso di Francesco Trapani in Tages all’inizio dello scorso anno aveva l’obiettivo strategico di ampliare i settori di attività del gruppo facendo leva sulla notevole esperienza operativa di Francesco per sviluppare insieme un’attività di private equity”, ha commentato Panfilo Tarantelli, socio fondatore e amministratore delegato di Tages Holding, che ha aggiunto: “L’alleanza con il team di Vam è la naturale evoluzione di questa strategia che ci permetterà di offrire alle aziende italiane ed europee non solo risorse finanziarie, ma anche importanti competenze gestionali”.

Quanto a Francesco Trapani, l’acquisto di una quota del 15% di Vam Investments è soltanto l’ultima di una serie di operazioni di investimento personale in ottica di private equity in aziende italiane. Di recente, infatti, il manager ha comprato il 51% dei gelati Geloso. A fine luglio 2017  aveva acquistato il 53% di Foodation srl, holding di catene di casual dining nei settori della pizza e dell’hamburger. A febbraio 2017, invece, Trapani aveva investito in Tiffany & Co. insieme all’hedge fund Usa attivista Jana Partners: nel complesso Trapani e Jana avevano comprato il 5,1% del capitale del colosso della gioielleria Usa che oggi capitalizza oltre 17 miliardi di dollari. Più indietro nel tempo il manager aveva comprato una quota nella piattaforma internet di contenuti video on demand Chili tv. A proposito della sua attività di investimento a livello personale, Trapani ha spiegato che “non c’è conflitto con quella di private equity che sarà condotta con Tages e Vam, perché le dimensioni degli investimenti che faccio io in Italia e in Europa sono di solito più piccole e possono riguardare startup o perché Tages e Vam non investono negli Usa”.


Aileens Pharma incassa round seed da 3 mln euro da Invitalia venture e Panakes

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panakesAileens Pharma srl, startup fondata quest’anno e specializzata nei trattamenti topici non steroidei per la dermatite atopica, in bambini e adulti, e di altri tipi di patologie dermatologiche, ha incassato un round di investimento da 3 milioni di euro da parte di Panakes sgr e Invitalia Ventures sgr.

Contestualmente, quindi, Barbara Castellano di Panakes, Svetlana Vashkel di Invitalia e Maurizio Comini sono entrati a far parte del consiglio di amministrazione di Aileens a fianco della fondatrice e amministratore delegato Sonia Longo Sormani.

Advisor legale dei fondi è stato lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, con il team Gop4Venture, mentre la fondatrice è stata assistita per gli aspetti legali da K&L Gates e per gli aspetti di business da AGS Associati.

I nuovi capitali saranno utilizzati per completare le formulazioni, confermare il loro meccanismo d’azione, e passare quindi alla fase dello sviluppo clinico dei prodotti. Obiettivo finale è il riconoscimento del marchio CE e il lancio commerciale nel mercato europeo.


Romero Britto da Deodato Arte a Milano fino al 10 agosto.

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britto1Prosegue con successo la personale dell’artista neo pop brasiliano Romero Britto ospitata da Deodato Arte nella sede di via Nerino a Milano fino al 10 agosto. L’artista nei suoi lavori sperimenta e coniuga elementi del cubismo, della street art e della pop art e si contraddistingue per l’utilizzo di colori sgargianti e forme semplici. La mostra “Romero Britto. Da Miami a Milano” presenta una selezione di venti opere fra cui tele, sculture, serigrafie, di grandi, medie e piccole dimensioni, accomunate dalla componente cromatica, sempre protagonista di tutti i suoi lavori. L’artista, partendo da sagome e tecniche della street art che segnano l’inizio del suo percorso artistico, personalizza il suo stile a seguito di un viaggio a Parigi durante il quale entra in contatto con opere di grandi maestri quali Henri Matisse e, in particolar modo, Pablo Picasso. Nasce un’espressione originale e inconfondibile, caratterizzata dall’approfondito studio e ricerca del colore, applicato a temi e a soggetti legati alla natura e alla quotidianità. Nelle sue opere Britto predilige infatti la comprensione universale a svantaggio dell’ermeticità e della cripticità; i protagonisti ricorrenti appartengono al mondo quotidiano, proprio perché il messaggio della sua arte è rivolto a tutti, e si affiancano a motivi astratti, dando vita a opere connotate da una potenza cromatica che esprime positività, empatia e ottimismo. I tratti semplici, talvolta geometrici, i colori vivaci e le icone, ricordano il mondo fantastico e dei cartoon ed evocano ricordi d’infanzia, pensieri sereni, che si contrappongono alla vita caotica, affollata, problematica, monotona dalla quale le opere di Britto vogliono distrarre, allontanare. Le serigrafie intitolate Huge e Alive, fitte composizioni di cuori, e i motivi astratti, Curves e The Blues, evocano una sorta di caos, un’esplosione di colori. Huge, attraverso il titolo “Gigante” fa riferimento al grande formato usato dall’artista per creare un’opera di britto2oltre ventiquattro metri quadri, divisa in quattro parti. Alive, ispirandosi alla colonna sonora di “Empire of the sun” è una celebrazione della musica, dell’amore e della felicità, mentre Curves e The Blues, con marcati riferimenti alle radici cubiste, raffigurano paesaggi astratti, che sottolineano la capacità dell’artista di giocare con l’equilibrio delle forme e delle linee, creando un’atmosfera viva e dinamica. Un approccio decisamente giocoso è proposto dai lavori che hanno come soggetto gli animali, come la scultura Royalty, un cagnolino con una corona in testa e la serigrafia su tela Love Birds, dove due uccelli si intrecciano formando un cuore al centro del quadro. Una testimonianza dell’amore per la natura, ma allo stesso tempo un gioco di parole mutuato dalla lingua inglese in cui l’espressione “love birds” è usata per riferirsi alle coppie innamorate, in questo caso simboleggiate da due uccelli. Grande attenzione è rivolta anche alla rappresentazione delle persone, spesso si tratta di amanti come Beautiful Evening o Love me tender, citazione dell’omonima canzone di Elvis Presley, dove un uomo e una donna fusi in un abbraccio esprimono delicatezza e amore profondo. La figura prediletta rimane quella femminile, ne sono esempio Bellezza di Capri, opera ispirata dai viaggi dell’artista sull’isola, combinazione del fascino italiano e della sensibilità del mondo antico, dove un’elegante signora con un grande cappello blu è seduta a prendere il sole, e Trinity che racchiude in sé tre donne nude che mostrano le loro forme sinuose; qui il contrasto tra i colori freddi predominanti e il rosso dei fiori e delle labbra mettono in luce un ulteriore tratto caratteristico dell’artista, l’accostamento di colori complementari. La mostra nella sua unità pone l’accento sull’abilità di Britto di creare capolavori contemporanei che trasmettono contenuti universali, che rendono la sua arte popolare e accessibile a tutti.

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Cenni biografici Romero Britto nasce a Recife in Brasile nel 1963 e fin dall’infanzia dimostra un vivo interesse per il disegno per poi dedicarsi alla pittura, alla serigrafia e alla scultura. Si veda wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Romero_Britto.  Trasferitosi a Miami, inizia il suo percorso artistico avvicinandosi alla street art da cui prende spunto per la creazione delle sue prime opere su ritagli di giornali e pezzi di cartone. Dal 1985 le sue opere sono esposte in mostre personali e collettive presso spazi pubblici e privati in America, Asia e Europa; si ricorda la sua partecipazione alle collettive presso il Carrousel du Louvre, Salon Nationale des Beaux-Arts a Parigi, il Museum of Contemporary Art / MOCA di Shanghai e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Realizza numerose installazioni di arte pubblica tra cui quelle presso il John F. Kennedy Airport di New York, la stazione di Dadeland a Miami, Hyde Park a Londra. Molto amato dalle celebrità, esegue i ritratti di personalità note del mondo dello spettacolo, del business e della politica, come Dustin Hoffman, Arnold Schwarzenegger, Michael Jordan, Eileen Guggenheim, David Rockefeller, il senatore Ted Kennedy e di Ernest Beyeler, fondatore di Art Basel, il cui ritratto è attualmente esposto presso la Fondazione Beyeler di Basilea. Realizza inoltre oggetti di design, accessori e costumi di scena, come quelli disegnati per la 41ª edizione del Super Bowl. Britto da sempre affianca la sua attività artistica ad importanti collaborazioni con il mondo della pubblicità lavorando con grandi aziende tra cui Absolut Vodka, Disney, Campari, Coca Cola, Mattel, Ford, BMW, Bentley, Dolce&Gabbana che commissionano all’artista murales, sculture, loghi e edizioni speciali dei propri prodotti. A riconoscimento del suo lavoro artistico nel 2017 è nominato Ambasciatore dell’Arte e della Cultura della città di Miami.

Il alto

Romero Britto_Dusk_2017_serigrafia su tela con polvere di diamante_cm 86,5×71

Romero Britto_Huge_2017_serigrafia su tela_4 elementi_cm 249×249 cad

 

Deodato Arte

Deodato Arte è una dinamica galleria d’arte contemporanea con sedi a Milano, Como e in Svizzera a Brusino Arsizio (Lugano). Dal 2010 propone artisti moderni e contemporanei di fama internazionale quali Marc Chagall, Pablo Picasso, Andy Warhol, Damien Hirst e Christo. Particolare interesse è rivolto alla cultura Pop cui sono state dedicate mostre monografiche e collettive con artisti del calibro di Mr. Brainwash, Romero Britto e Takashi Murakami. Deodato Arte, oltre a seguire mostre e progetti interni, crea sinergie con musei e partecipa a fiere nazionali e internazionali. Dal 2017 è presente con una nuova galleria in via Nerino 2, a pochi metri dalla storica sede di via Santa Marta 6 inserite nel circuito delle 5vie, cuore pulsante di Milano. Nel 2018 ha aperto un terzo spazio espositivo a Milano in via Cuneo 5 (zona piazza Piemonte, via Marghera) e una nuova sede nel centro storico di Como. La galleria opera in modo multimediale anche tramite i suoi due siti web: www.deodato.gallery dedicato alle mostre e agli artisti, www.deodato.com con un esclusivo servizio e-commerce per i collezionisti.

 

Coordinate mostra

Titolo Romero Britto. Da Miami a Milano

Sede Deodato Arte, via Nerino 2 – Milano

Date 1 giugno – 10 agosto 2018

Orari martedì – sabato, ore 10.30-14.00 e 15.00-19.00

Info pubblico Tel. 02 80886294 – galleria@deodato.com

 

Ufficio stampa

IBC Irma Bianchi Communication

Tel. +39 02 8940 4694 – mob. + 39 328 5910857 – info@irmabianchi.it

testi e immagini scaricabili da

http://www.irmabianchi.it/mostra/romero-britto-da-miami-milano


Clyde Blowers Capital vende Cone Drive. LaSalle Capital ha acquistato National Gift Card Corp.

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Clyde Blowers Capital

Clyde Blowers CapitalClyde Blowers Capital (CBC) ha annunciato di aver raggiunto un accordo per vendere la controllata attiva nel settore dei movimenti di precisione, Cone Drive, alla The Timken Company (NYSE: TKR), con la transazione soggetta alle consuete approvazioni governative e normative. Dall’acquisizione di Cone Drive nel 2012, CBC ha riposizionato Cone Drive da una società di gearing industriale che opera in gran parte dal Nord America a un’azienda integrata a livello globale con operazioni su tre continenti che servono un’ampia gamma di mercati di tecnologia di controllo del movimento di precisione. Si veda pehub. L’acquisizione di H-Fang, con sede a Jiangyin, in Cina, nel 2014 ha rappresentato una pietra miliare nell’espansione geografica del business e ha anche permesso a Cone Drive di accedere ai mercati in rapida crescita della Cina solare e della robotica. Il partner della CBC, Dougie Hawkins, ha commentato: “La vendita di Cone Drive a Timken rappresenta il prossimo capitolo del rapido sviluppo del business e vorremmo augurare ai team di Cone Drive e Timken il massimo successo per il futuro. Negli ultimi sei anni è stato un piacere lavorare con Kurt Gamelin e il team di Cone Drive e siamo estremamente orgogliosi dei progressi che l’azienda ha compiuto sotto la nostra guida. Non vediamo l’ora di vedere Cone Drive continuare a innovare e svilupparsi nei prossimi anni.” William Blair ha agito come consulente finanziario esclusivo di CBC per la transazione, con McGuireWoods in qualità di lead law di CBC.

LaSalle CapitalLaSalle Capital, società di private equity con sede a Chicago, ha acquistato National Gift Card Corp (NGC), una delle più grandi e più automatizzate carte regalo B2B e carte prepagate al mondo. Si veda prnewswire. NGC offre un mercato di fidelizzazione, ricompensa e incentivi B2B con oltre 500 marchi di carte regalo fisici e digitali negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito e in Europa. LaSalle ha acquisito tutte le attività di NGC, comprese le attività di NGC US, NGC Canada e NGC Europe. Questo nuovo rapporto di proprietà mette NGC nella posizione di continuare la sua leadership nel settore come fornitore indipendente di servizi di acquisto e realizzazione di carte regalo. L’acquisizione di LaSalle offre inoltre supporto NGC aggiuntivo per i talenti, maggiori risorse per la pianificazione di espansione quinquennale e altri aspetti chiave della tecnologia e degli elementi operativi necessari per continuare a migliorare i suoi migliori servizi di realizzazione di carte regalo e premiare i prodotti per Fidelizzazione B2B e mercato degli incentivi. “Siamo entusiasti della crescita e delle opportunità strategiche che ci aspettano con i nostri nuovi partner LaSalle “, afferma Adam Van Witzenburg , CEO di National Gift Card. “Abbiamo stabilito i più alti livelli di qualità, sicurezza e capacità come motore di carte regalo per i più grandi premi e programmi di fidelizzazione del mondo, e ce ne andremo ancora di più con LaSalle mentre pianifichiamo la nostra espansione.” LaSalle ha annunciato che non ci sono cambiamenti pianificati con il core team di NGC, o l’offerta principale di servizi e prodotti che attualmente fornisce ai suoi clienti e partner al dettaglio. “In effetti, stiamo cercando di migliorare e accelerare la nostra offerta e le nostre capacità di servizio”, afferma Eric Thiegs, Presidente della National Gift Card. “Soprattutto per quanto riguarda la nostra soluzione di API per carte regalo, stiamo vedendo un maggior numero di clienti integrarsi con la nostra API quando necessitano di ricompense di carte eGift in tempo reale per i loro programmi di incentivazione e fedeltà”. L’acquisizione di NGC apre il mercato degli incentivi a LaSalle e al suo portafoglio di società. “L’aggiunta di NGC alla famiglia di imprese LaSalle ci consentirà di fornire servizi aggiuntivi ai clienti e ai commercianti di NGC.Il team NGC ha creato un’impresa straordinaria e non vediamo l’ora di collaborare per accelerare la crescita”, afferma Ryan Anthony, Partner di LaSalle Capital.



Pillarstone Italy e FVG sgr lanciano fondo da 150 mln per il rilancio delle aziende in crisi nel Triveneto

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Fabrizio Spagna
Fabrizio Spagna

Fabrizio Spagna

Pillarstone Italy e FVG sgr, la società di gestione di asset alternativi della finanziaria regionale Veneto Sviluppo, hanno annunciato ieri il lancio di un nuovo fondo destinato a interventi finanziari a sostegno delle aziende dell’area del Triveneto, nell’ambito di una partnership per supportare il piano di rilancio di aziende del territorio con modelli di business solidi, ma in temporanee difficoltà finanziarie, per consentire attraverso l’iniezione di liquidità a lungo termine e l’apporto di competenze operative il riequilibrio finanziario e permettere alle aziende di tornare a crescere e svilupparsi (scarica qui il comunicato stampa). Tra i target potenziali del fondo ci sono quindi certamente aziende come Pasta Zara e Melegatti.

L’attività di fund raising sarà infatti diretta a investitori istituzionali, ma anche a investitori qualificati come  imprese del Nord Est, holding di investimento e family office. All’interno del panel degli investitori è prevista anche la possibile partecipazione diretta di Veneto Sviluppo. Come parte dell’accordo, è inoltre previsto un diritto di coinvestimento da parte di Kkr su specifiche operazioni.

Target di raccolta del nuovo fondo è 150 milioni con hard cap a 200 milioni. Il fondo potrà investire in equity, semi-equity (strumenti finanziari partecipativi) e strumenti di debito, permettendo quindi un supporto flessibile e adatto alle singole necessità. L’accordo prevede che il fondo possa impiegare mediamente 20 milioni di euro per singolo intervento.

“Siamo dell’idea che quella con Pillarstone Italy sia la più proficua soluzione di tutte quelle vagliate finora e siamo certi troverà ampio riscontro, sia sul mercato degli investitori che da parte delle aziende che sceglieranno di aver accesso a questo strumento”, ha commentato Fabrizio Spagna, presidente di FVS sgr e di Veneto Sviluppo, aggiungendo: “Per ragioni di economicità di gestione abbiamo deciso di abbandonare l’idea di promuovere una Sicaf quotata sul mercato, convinti anche che un fondo chiuso consentirà di restituire un maggior rendimento agli investitori”.

Ancora a inizio giugno, infatti, lo stesso Spagna, intervenendo a Treviso a margine di un convegno sul rapporto fra banche e imprese, aveva detto Veneto Sviluppo stava lavorando al lancio di un fondo per le aziende venete entrate in crisi a seguito del crac delle due banche venete con un target di raccolta di 400 milioni di euro, di cui 100 milioni entro inizio settembre. Il fondo, che aveva già anche un nome, Giano, doveva essere quotato e guidato da manager d’eccellenza tra i quali Gianni Mion, ex presidente di Pop Vicenza (si veda altro articolo di BeBeez). L’idea del fondo è allo studio da tempo, in particolare era stata lanciata la prima volta dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia nel luglio 2016 (si veda altro articolo di BeBeez)


Invesco acquista Capital 8. DWS compra a Stratford.

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invescoInvesco Real Estate (Invesco) ha chiuso i contratti per acquisire Capital 8, un moderno edificio per uffici di 45.000 mq su un sito di 1 ettaro nel CBD di Parigi per 789 milioni di euro da Unibail-Rodamco-Westfield. Si veda propertyfundsworld. L’ultimo closing della transazione è previsto per il quarto trimestre 2018. Andy Rofe, Managing Director di Europe ad Invesco, afferma: “L’acquisizione di Capital 8 segna una pietra miliare per Invesco Real Estate come il più grande deal singolo europeo nella nostra storia. Capital 8 si adatta al nostro desiderio di acquisire beni in cui possiamo creare l’ambiente che soddisfi le mutevoli esigenze degli occupanti attuali e futuri. Si tratta di un edificio iconico con la flessibilità che ci consente di “fare fare” – plasmando la micro-location attraverso la dimensione del bene, posizione dominante e forte esposizione nel cuore dell’8 ° arrondissement di Parigi, il principale centro economico della città. L’edificio simbolo, vicino agli Champs Elysees, occupa un sito di 1 ettaro di proprietà.” Capital 8 è interamente locato a 17 inquilini di grado A. Il complesso, recentemente rinnovato nel 2016, copre 11 piani in quattro edifici interconnessi con oltre 500 posti auto in cinque piani sotterranei. I suoi servizi includono un livello senza pari di servizi per una posizione come un centro benessere e fitness, tre ristoranti e strutture per conferenze. Inoltre, le credenziali ecologiche di Capital 8 comprendono due cortili interni paesaggistici e 5.800 mq di spazio verde, oltre a un’efficienza sostenibile riconosciuta attraverso la certificazione BREEAM.  Cristiano Stampa, Senior Director – Transactions per la Francia, il Belgio e il Sud Europa ad Invesco, afferma: “Grazie alle sue dimensioni e al layout, la nostra ambizione per Capital 8 è che la proprietà diventi un business center nel CBD di Parigi e offra agli inquilini di oggi un luogo di lavoro e uno spazio che soddisfa i loro bisogni. Dal punto di vista degli investimenti, le nostre iniziative pianificate mirano a fornire un reddito stabile e diversificato per i nostri investitori, nonché una crescita per la nostra strategia di investimento.”

DWSDWS ha effettuato un secondo investimento nell’International Quarter London (IQL) di Stratford con l’acquisto a termine di uno sviluppo di uffici di grado A per 273 milioni di euro (242 milioni di Sterline) per conto di fondi gestiti dalla sua attività immobiliare europea. Si veda propertyfundsnews. Ciò porta l’investimento complessivo di DWS a Stratford a 694 milioni di euro (614 milioni di sterline), tra cui il “Trimestre internazionale S5” di nuova costruzione, acquisito nel 2016 e concesso in maggioranza alla FCA. L’investimento in Stratford segna il terzo per il fondo immobiliare istituzionale, paneuropeo, aperto, di base, gestito dal Regno Unito. Questo segue il portafoglio recentemente acquisito di 12 edifici residenziali nei Paesi Bassi e un portafoglio logistico comprendente sei asset in tutta la Francia. Quest’ultima acquisizione migliorerà ulteriormente la diversificazione settoriale del fondo core europeo, come sua prima proprietà d’ufficio. Al termine, l’edificio Stratford di alta qualità comprenderà più di 282.000 metri quadrati ed è progettato per ottenere un punteggio BREEAM eccellente. Come nuovo quartier generale per Cancer Research UK e British Council, il progetto finanziato a termine sarà sviluppato come parte della joint venture tra Lendlease, uno sviluppatore internazionale, e London and Continental Railways (LCR), una società di sviluppo di proprietà del governo.


Emil Banca cede 145 mln euro di Npl

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emilbancaEmil Banca ha annunciato ieri la cessione di due portafogli di Npl misti secured e unsecured per un valore complessivo di 145 milioni di euro in collaborazione con IC Satellite (si veda qui il comunicato stampa).

Grazie alla cessione, a fine giugno 2918 il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi della banca è sceso al 2,61%, mentre il rapporto sofferenze nette / impieghi è sceso addirittura allo 0,71%. E il direttore generale Daniele Ravaglia  ha anticipato: “Non è finita qui . Abbiamo l’intenzione, visto che la nostra redditività ce lo permette, di migliorare ancora la nostra posizione con una ulteriore operazione: assieme ad Iccrea parteciperemo ad un’altra operazione di cessione Npl con la garanzia dello Stato attraverso l’adesione alla Gacs di Gruppo”.

Emil Banca, presente in cinque provincie emiliane (Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Parma) e nel mantovano, è oggi una delle principali Banche di Credito Cooperativo Italiane. “Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo già erogato alle imprese dei nostri territori, ben 183 milioni di euro di nuovi finanziamenti, con un incremento sullo stesso periodo dello scorso anno di ben il 58%”, ha detto ancora Ravaglia.


Ferrarini e Vismara chiedono il concordato in bianco

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Lisa Ferarrini
Lisa Ferarrini

Lisa Ferrarini

Ferrarini e la controllata Salumi Vismara hanno depositato ieri al Tribunale di Reggio Emilia la richiesta di ammissione alla procedura di concordato in bianco. Lo ha annunciato la presidente del noto gruppo produttore di prosciutti, Lisa Ferrarini, in una lettera ai sindacati in cui ha spiegato che “il  deposito della richiesta  (di concordato, ndr) non impedirà alla società di continuare a operare a pieno regime sotto il controllo del Tribunale” (si veda qui ReggioOnline).

Solo poche settimane fa Ferrarini aveva fatto saltare unilateralmente le trattative esclusive che aveva aperto con Italmobiliare e QuattroR. Allora si erano diffuse voci circa una trattativa parallela con un investitore industriale, che molti avevano individuato in Amadori, ma il big del pollo aveva seccamente smentito (si veda altro articolo di BeBeez).

Il gruppo Ferrarini si trova oggi in tensione finanziaria per colpa di un incremento dell’indebitamento dovuto a finanziamenti che Veneto Banca aveva erogato a Ferrarini affinché acquistasse azioni della banca stessa. Il debito in questione ammonta a circa 250 milioni di euro, dei quali 112 milioni milioni in capo alla soiceà operativa e il resto a carico di società agricole e holding varie. Dei 112 milioni in capo alla Ferrarini, circa 30 milioni a testa sono debiti nei confronti di Unicredit e  della Sga che ha ereditato i crediti deteriorati della ex Veneto Banca, 10 milioni sono nei confronti di Banco Bpm, 20 milioni verso Intesa Sanpaolo e il resto verso Carisbo, Credit Agricole Cariparma e Banca del Mezzogiorno. Dei 138 milioni di altri debiti che gravano sulle altre società della galassia, circa 100 milioni sono ancora verso la Sga. Nonostante Ferrarini abbia visto i ricavi fare un vero e proprio salto nel 2017 a 335 milioni con un ebitda che è salito a 29,5 milioni, quindi, il peso del debito risulta oggi eccessivo.

Il gruppo aveva chiuso il 2016 con 203 milioni di euro di ricavi consolidati (da 252,7 milioni nel 2015), un ebitda di 19 milioni (da 22,9 milioni) e un debito finanziario netto di 123,8 milioni (da 142,8 milioni), che include 35,5 milioni di euro di minibond quotati all’ExtraMot Pro. Nel dettaglio, si tratta di un bond da 5,5 milioni a scadenza dicembre 2020 con cedola 5,625%, emesso nel dicembre 2016 e sottoscritto dal fondo di minibond di Duemme sgr (gruppo Mediobanca), e di un bond da 30 milioni a scadenza aprile 2020 e cedola 6,375%, emesso nell’aprile 2015.


Si scalda il dossier Cigierre. A settembre l’avvio dell’asta

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Schermata 2018-07-27 alle 05.46.01

Schermata 2018-07-27 alle 05.46.01E’ previsto a settembre l’avvio dell’asta per Cigierre , il gruppo che controlla la catena di ristoranti multietnici a marchio Old Wild West, Cantina Mariachi, Arabian Kebab, Wiener Haus, Shi’s, Kukkuma Cafè, America Graffiti e Pizzikotto. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che i fondi azionisti hanno dato mandato in tal senso a Rotschild. Voci a proposito di una possibile exit quest’anno erano già circolate lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez). Il deal andrà ovviamente all’attenzione dei grandi fondi internazionali da Permira a Carlyle.

Cigierre (Compagnia Generale Ristorazione) è oggi controllata da BC Partners, che a novembre 2015 ha comprato la maggioranza da L CapitalPaladin Capital Partners (lo stesso fondo che controlla il gruppo Fini di Modena noto per i tortellini) e Camelot Holding e dal fondatore e amministratore delegato Marco Di Giusto, sulla base di una valutazione di circa 310 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).

Il gruppo aveva chiuso il bilancio 2016 con 330 milioni di euro di ricavi di tutta la rete (si veda altro articolo di BeBeez) dopo aver raggiunto ricavi consolidati per la spa italiana di 120,4 milioni di euro, un ebitda di 28,7 milioni e un debito finanziario netto di 29,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Negli ultimi due anni la  crescita  è stata sia organica sia per linee esterne, grazie a una serie di acquisizioni. Per esempio quelle di America Graffiti (si veda altro articolo di BeBeez) e di Pizzikotto (si veda qui il comunicato stampa).


Nove progetti italiani finanziati nel 5° round del Google Digital News Innovation Fund

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Google

GoogleCi sono nove progetti italiani tra i 98 progetti finanziati per un totale di oltre 21 milioni di euro nel quinto round di investimento del Digital News Innovation Fund sponsorizzato da Google e dedicato a investimenti nel settore dell’editoria e del giornalismo digitali (si veda qui il comunicato stampa).

Il fondo lanciato a fine 2015 con una dotazione di 150 milioni di euro, a oggi ha finanziato i progetti di 559 promotori dislocati in 30 diversi paesi per 115,2 milioni di euro complessivi.

I progetti italiani finanziati dal round 5 sono i seguenti:

News Juice di AdnKronos. Grazie a un motore semantico che legge, capisce e sintetizza le notizie,supporta il giornalista nella creazione di  videonews per raccontare le notizie all’utente finale tramite tutti i canali Adnkronos e un canale Youtube dedicato.

Briefing giornaliero personalizzato su assistenti virtuali  di Goodmorning Italia srl. Gli smart speaker (casse audio portatili wireless a comando vocale) possono essere utilizzati come un canale bidirezionale interattivo e non solo come una radio a comando vocale. Good Morning Italia prevede di sviluppare numerosi test UX per trovare il modo migliore per ampliare l’utilizzo del proprio briefing quotidiano, e più ampiamente per capire come le organizzazioni giornalistiche potrebbero sfruttare il potenziale degli smart speaker.

Corriere Digital Edition su smartphone del Corriere della Sera. L’obiettivo principale è quello di ridisegnare l’edizione digitale del Corriere della Sera per raggiungere un pubblico più giovane sugli smartphone. Il mercato sta osservando un rapido declino nell’uso dei tablet che è stato il dispositivo principale per l’edizione digitale.

Istmo Paywall di Valerio Bassan. E’ uno strumento che tiene traccia di come gli abbonati interagiscono con un sito web e calcola il loro “punteggio di fedeltà ” in modo trasparente. Maggiore è il punteggio alla fine di un ciclo di fatturazione, minore sarà la commissione per l’utente, premiando così la loro fedeltà.

Aladin (Advanced Library for Automatic Discovery of Interrelated News) de La Sicilia Domenico Sanfilippo Editore spa. E’ una libreria avanzata per la ricerca automatica di notizie correlate che  consente agli utenti di capire cosa sia realmente il giornalismo, mettendo in evidenza e contesto l’autorevolezza degli articoli.

Royalty – Il Sole 24 Ore spa. Il progetto mira a creare un nuovo tipo di giornale digitale, utilizzando l’apprendimento automatico per implementare un approccio AI per la personalizzazione. Il Sole 24 Ore sta lavorando con Teorema Engineering a questa iniziativa, che il fondo di Google ha finanziato per 739 mila euro.

Aria di Sicilian Communication srl. E’ un sistema che consente ai giornalisti di creare facilmente infografiche in una forma intelligente, accattivante e user-friendly.

TICI – Tracking Italian Conflict of Interest di Fondazione Openpolis. TICI sta lavorando alla creazione di un’infrastruttura in grado di offrire strumenti di analisi a redazioni, singoli giornalisti e ricercatori interessati alle dinamiche del potere a tutti i livelli istituzionali e che desiderano studiare potenziali conflitti di interesse.

AI Anchor di Radio 24 Gruppo Il Sole 24 Ore. L’obiettivo finale è quello di creare un notiziario radio completamente automatizzato basato sull’intelligenza artificiale. Il primo passo sarà generare podcast di notizie su richiesta per ciascun utente.


Il cioccolato Venchi emette minibond da 7 mln euro. Lo sottoscrive Unicredit

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Schermata 2018-07-27 alle 06.58.26

Schermata 2018-07-27 alle 06.58.26Venchi, lo storico marchio dei maestri cioccolatai, ha emesso un minibond da 7 milioni di euro che è stato interamente sottoscritto da Unicredit.

Fondata a Torino nel 1878 da Silvano Venchi, con sede produttiva a Castelletto Stura (Cuneo), Venchi produce e vende oggi cioccolato e gelati con una presenza in 70 paesi nel mondo, oltre 100 negozi in città chiave come Londra, New York, Dubai e Hong Kong e oltre 7500 negozi specializzati in Italia. La società ha chiuso il 2017 con oltre 80 milioni di euro di ricavi dai 63 milioni del 2016, quando aveva registrato un ebitda di 20 milioni e un debito finanziario netto di 8 milioni, e prevede di raggiungere quota 95 milioni quest’anno. La crescita continua è dovuta soprattutto al focus strategico sullo sviluppo dei negozi monomarca, le Cioccogelaterie, in Italia e all’estero in cui è possibile degustare l’intera offerta di cioccolato e un’esclusiva selezione di gusti gelato. 

I proventi dell’emissione saranno utilizzati per finanziare gli investimenti necessari a supportare la crescita di Venchi in Italia e all’estero. “Questo è un ulteriore passo per il finanziamento degli investimenti del prossimo triennio. Abbiamo previsto 70 aperture di nuovi punti vendita in tutto il mondo entro il 2020, con un focus sul mercato asiatico dove le nuove aperture saranno 45” , ha detto infatti l’amministratore delegato Daniele Ferrero, che  in un’intervista a MF Milano Finanza poco meno di un anno fa a proposito di una quotazione in Borsa aveva detto: “Prima dei Pir non ci pensavamo, ora è una possibilità concreta. Pensiamo al 2019”, aggiungendo che “l’idea è di crescere a sufficienza per il mercato principale, Mta, avere un buon flottante ed essere seguiti bene dagli analisti”.

Gli attuali soci sono Ferrero (ex McKinsey) con il 27%, il vicepresidente Nicolò Cangioli con il 24%, il direttore commerciale Giovanni Battista Mantelli con il 12%, Pietro Boroli (vice presidente del gruppo De Agostini) con il 12%, Marcello Comoli (Reali e Associati sim) e Luca Baffigo Filangieri (socio storico di Eataly) sempre con il 12% ciascuno.



Giacomo Balla: “Ricostruzione futurista dell’universo” alla Bottegantica a Milano.

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Giacomo Balla1Dal 12 ottobre al 2 dicembre 2018 la Galleria Bottegantica di Milano (via A. Manzoni 45), dedica una retrospettiva a Giacomo Balla (1871-1958), uno dei più importanti e originali esponenti del Futurismo, a sessant’anni dalla scomparsa. La mostra GIACOMO BALLA | Ricostruzione futurista dell’universo segna la nascita di Modern / Lab, il format con cui Bottegantica rende omaggio alle principali personalità artistiche del XX secolo. Qui il comunicato ufficiale. La rassegna, curata da Fabio Benzi, tra i maggiori esperti di Futurismo e in particolar modo di Giacomo Balla, di cui è autore di numerosi testi critici e monografie, approfondisce il periodo futurista dell’artista torinese, ma romano d’adozione, ponendo particolare attenzione alla sua attività nei settori delle arti applicate e dell’arredamento, dove opera con grande abilità e invenzione al punto da anticipare molti aspetti del moderno design. Il percorso espositivo presenta trenta opere di Giacomo Balla e si apre con la sezione che propone alcuni lavori progettuali e una selezione di dipinti, realizzati tra il 1912 e il 1930, tra cui spiccano il Ritratto di Laura Marcucci a un anno, Sala da pranzo, Compenetrazione foglie + cielo + luce, il bozzetto di Sorge l’idea, e si completa con quella dedicata alle arti applicate. Qui Giacomo Balla2s’incontrano complementi di arredo, come paraventi, disegni per opere di design, come piatti, tappeti, cuscini, creati dopo la pubblicazione del Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo del 1915. Uno dei tanti meriti di Balla è stato quello di aver liberato e rinnovato il concetto di avanguardia, allargandolo oltre il confine dell’opera pittorica o scultorea, giungendo alla fine a creare un linguaggio radicalmente originale e innovativo. Tra i futuristi solo lui infatti è riuscito, per primo, a creare compiutamente questa saldatura pensando di espandere il concetto estetico dal quadro al vestito, all’arredamento, al design, al teatro, al cinema, all’architettura, in un’idea di “arte totale. Dopo la sua adesione al Futurismo nel 1910, Giacomo Balla attraversa un periodo di lunga e introversa sperimentazione dei nuovi stilemi e contenuti avanguardisti. Dopo alcune prove che lo vedono avvicinarsi alternatamente alla cronofotografia e alla fotodinamica di Bragaglia, nell’intento di rappresentare il movimento e il dinamismo, egli giunge finalmente nel 1913 ad una matura ed originalissima versione del Futurismo, con l’elaborazione dei cicli delle Compenetrazioni iridescenti e soprattutto delle Velocità astratte, che lo consacrano come una delle Giacomo Balla3voci più autonome e originali del movimento. Successivamente, verso il 1915, l’artista sviluppa un linguaggio sempre più autonomo nell’ambito del Futurismo, abbandonando anche la pennellata scomposta (ancora di matrice divisionista) che costituiva l’ultimo legame con quel “complementarismo congenito” enunciato nel Manifesto tecnico della pittura futurista (1910), ancora presente ad esempio nelle Velocità astratte fino al ciclo di Mercurio passa davanti al sole (1914): un segno che da pennellata a tâche (come nelle opere del 1910 – inizio 1913) diviene filamentoso ed estremamente innervato, persino tagliente nell’enfasi dinamica, che tuttavia ancora costituiva un legame con le sue esperienze passate del primo decennio del secolo e con quelle inizialmente adottate anche dei suoi compagni futuristi. L’adozione innovativa anche di smalti industriali, o di inchiostri lucidi acquerellati, oltre alle tecniche più classiche (olio o tempera), non solo esprime una tensione verso la modernità anche dei materiali, ma conferisce ai dipinti di quel momento una brillantezza cromatica inusitata, realizzando campiture uniformi e sintetiche di colore, forme compenetrate e Giacomo Balla4taglienti di velocità. Opere di quell’anno 1915 sono anche i “complessi plastici” (purtroppo perduti), strutture pure e “antiatmosferiche”, combinazioni di elementi tridimensionali (specchi, fili, cartoni, stagnole) che sublimano il concetto di scultura polimaterica di Boccioni svincolandolo dal riferimento fisico e iconografico, svolgendo in senso puramente astrattivo e ritmico il dinamismo; così come la serie straordinaria dei dipinti “interventisti” (1915) è caratterizzata da colori puri e smaltati, da forme sinuose e geometrizzanti, senza più riscontri con forme naturali. “Astrattista futurista” si definisce infatti Balla, nel Manifesto della ricostruzione futurista dell’universo, firmato assieme a Depero all’inizio del 1915.

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Giacomo Balla5Giacomo Balla

Giacomo Balla nasce a Torino il 18 luglio 1871. Nel 1891, per un breve periodo, studia all’Accademia Albertina di Belle Arti e al Liceo Artistico di Torino; in questa città espone per la prima volta a una mostra patrocinata dalla Società Promotrice di Belle Arti. Intorno al 1892 frequenta le lezioni di Cesare Lombroso all’università di Torino. Nel 1895 si trasferisce a Roma, dove lavora per vari anni come illustratore, caricaturista e ritrattista. Nel 1899 le sue opere vengono presentate alla Biennale di Venezia e all’Esposizione Internazionale di Belle Arti, che si tiene a Roma, presso le gallerie della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, dove Balla esporrà regolarmente nei successivi dieci anni. Nel 1900 l’artista trascorre a Parigi un periodo di sette mesi, come assistente dell’illustratore Serafino Macchiati. Intorno al 1903 insegna a Gino Severini e Umberto Boccioni la tecnica della pittura divisionista. Nel 1903 è presente alla “Esposizione Internazionale d’Arte” della Città di Venezia e negli anni 1903 e 1904 al Glaspalast di Monaco. Nel 1904 partecipa alla “Internationale Kunstausstellung” di Düsseldorf e nel 1909 espone al Salon d’Automne di Parigi. Nel 1910 Balla firma il secondo manifesto della pittura futurista con Boccioni, Severini, Carlo Carrà e Luigi Russolo, ma esporrà con i futuristi soltanto a partire dal 1913. Nel 1912 soggiorna a Londra e a Düsseldorf, dove dipinge i suoi primi studi astratti sulla luce. L’anno dopo partecipa alla “Erste deutsche Herbstsalon”, presso la galleria Der Sturm di Berlino, e a una mostra al Rotterdamsche Kunstkring di Rotterdam. Nel 1914 si cimenta per la prima volta con la scultura, che presenta alla “Prima esposizione libera futurista”, presso la Galleria Sprovieri di Roma. Inoltre, progetta e decora mobili futuristi e disegna gli abiti futuristi “antineutrali”. Con Fortunato Depero, redige nel 1915 il manifesto Ricostruzione futurista dell’universo. Nello stesso anno tiene le sue prime personali alla Società Italiana Lampade Elettriche “Z” e alla Sala d’Arte A. Angelelli di Roma. Le sue opere vengono esposte anche alla “Panama Pacific International Exposition” di San Francisco nel 1915 e nel 1918 una sua personale è organizzata dalla Casa d’Arte Bragaglia di Roma. Successivamente, l’artista continua ad esporre in Europa e negli Stati Uniti e nel 1935 viene nominato membro dell’Accademia di San Luca a Roma; città in cui muore il primo marzo 1958.

 

Accompagna la rassegna un catalogo di Bottegantica edizioni, a cura di Fabio Benzi.

IMMAGINI

Giacomo Balla, Sorge l’idea (Bozzetto), 1920 circa, Olio su tavola, 35,8 x 28,6 cm

 

Giacomo Balla, Paravento, 1916-1917, Due ante dipinte su entrambi i lati, olio su tavola, 124 x 115,5 cm

 

Giacomo Balla, Paravento, 1916-1917, Due ante dipinte su entrambi i lati, olio su tavola, 124 x 115,5 cm

 

Giacomo Balla, Motivo per piatto, 1930, Tempera su carta, 410 x 410 mm

 

Giacomo Balla, Motivo per piatto, 1930, Tempera su carta, 410 x 410 mm

 


Heitman raccoglie 338 milioni per un fondo dedicato all’Asia. Ascendas Real Estate Investment Trust compra nel Regno Unito. Generali Real Estate investe a Parigi e Bruxelles.

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Ascendas Real Estate Investment Trust

HeitmanHeitman LLC, La società di investimento immobiliare globale con sede negli Stati Uniti, ha annunciato la chiusura definitiva del suo fondo immobiliare pan-asiatico, Heitman Asia-Pacific Property Investors (HAPI), a 338 milioni di dollari, superando l’obiettivo iniziale di 250 milioni di dollari. Si veda dealstreetasia. Il fondo chiuso a valore aggiunto ha già assunto impegni iniziali per gli investimenti a Tokyo, Melbourne e Hong Kong e si concentrerà su quelle tre città oltre a Osaka, Sydney, Brisbane, Singapore e Seoul. Heitman ha dichiarato che sta cercando di investire in vari tipi di proprietà tradizionali, tra cui i settori della vendita al dettaglio, della logistica, residenziali, uffici e non convenzionali come l’autoapprendimento, la sistemazione per studenti e l’ufficio medico. Secondo quanto riferito, la Ohio Police & Fire Fund Pension ha impegnato 50 milioni di dollari sul fondo, mentre il sistema pensionistico dei dipendenti della città di Los Angeles ha confermato un impegno di 25 milioni di dollari. Lanciato alla fine del 2014, il veicolo focalizzato sull’Asia di Heitman è stato ampiamente segnalato lo scorso anno alla ricerca di 500 milioni di dollari. Tuttavia, la dichiarazione di Heitman giovedì ha fissato l’obiettivo iniziale a 250 milioni di dollari. Il fondo pan-asiatico cercherà beni dove ci sono opportunità di creare o valorizzare il valore attraverso il riposizionamento, l’espansione o la riqualificazione delle attività, ha detto l’investitore immobiliare. “La chiusura di HAPI rappresenta un’altra pietra miliare significativa per l’azienda e siamo grati per il supporto dei nostri clienti e il loro contributo alla crescita delle nostre operazioni in tutto il mondo. “Il nostro team di private equity in Asia-Pacifico è ben posizionato per sfruttare le condizioni e le tendenze del mercato economico e degli investimenti nelle economie sviluppate dell’Asia e del Pacifico e nei mercati immobiliari”, ha affermato il CEO di Heitman Maury R. Tognarelli. Fondata nel 1966, Heitman ha iniziato a esplorare investimenti di private equity in Asia nel 2008, seguiti dai suoi primi investimenti nel 2011. Da allora ha completato transazioni immobiliari per oltre 3 miliardi di dollari in Asia. Concentrandosi sulle strategie di investimento dirette, l’azienda immobiliare globale ha attualmente circa 40 miliardi di dollari in gestione, con uffici a Los Angeles, Londra, Lussemburgo, Francoforte, Monaco, Varsavia, Hong Kong, Seoul, Tokyo e Melbourne.

Ascendas Real Estate Investment TrustAscendas Real Estate Investment Trust (Ascendas Reit), gestito da Ascendas Funds Management, ha annunciato che acquisirà 12 proprietà logistiche nel Regno Unito per 207,27 milioni di sterline (273,3 milioni di dollari) in quanto espande la sua presenza oltre all’Asia e all’Australia. Si veda dealstreetasia. L’accordo è stato condotto attraverso due venditori di terze parti, Oxenwood Catalina Midco Limited e Oxenwood Catalina II Midco Limited. L’accordo dovrebbe essere completato nel terzo trimestre del 2018, secondo un annuncio. A seguito dell’accordo, il Gruppo Ascendas-Singbridge di proprietà di Temasek, interamente proprietario di Ascendas Funds Management, fornirà a Ascendas Reit la gestione patrimoniale e i servizi correlati nel Regno Unito. Secondo Ascendas Funds Management, l’acquisizione proposta fornisce ad Ascendas Reit un ingresso strategico nel mercato della logistica nel Regno Unito. “L’investimento presenta un ingresso attraente e significativo nel mercato del Regno Unito. Il portafoglio ha una scadenza di leasing medio ponderata a lungo termine (WALE) di 14,6 anni ed è in gran parte costituito da terreni di proprietà. Si tratta di attributi interessanti che rafforzeranno il nostro portafoglio esistente “, ha affermato William Tay, direttore esecutivo e amministratore delegato di Ascendas Funds Management. Ascendas Reit è il primo e il più grande trust commerciale d’investimento immobiliare industriale e immobiliare quotato di Singapore. Al 31 marzo 2018, le attività totali ammontavano a circa $ 10,4 miliardi di $ ($ 7,64 miliardi), comprendenti 100 proprietà a Singapore e 31 proprietà in Australia.

Generali Real EstateGenerali Real Estate ha completato, per conto di due entità del Gruppo Generali, l’acquisizione di un portafoglio di due asset situati a Parigi e Bruxelles da GLL Real Estate Partners, un gestore di fondi immobiliari tedesco che investe in Europa, nelle Americhe e in Australia. Atrium Bercy è un edificio per uffici moderno ed efficiente situato nel cuore di uno dei quartieri di core business di Parigi, Bercy. Coprendo una superficie di 11.500 mq, è stato interamente affittato al Ministero delle finanze francese sin dalla sua inaugurazione nel 1998. Montoyer 47 è un edificio ad angolo con punti di riferimento (ufficio / vendita al dettaglio) completamente rinnovato nel 2006. Situato nel distretto, l’area più ricercata di Bruxelles per gli affitti di uffici, misura 8.980 mq ed è attualmente affittata a una serie di inquilini diversificati. Si veda propertyfundsworld. Generali Real Estate gestisce un altro bene nel quartiere, un edificio per uffici di 6.755 mq in rue de la Loi 62. Questa operazione consente a Generali Real Estate di rafforzare la propria presenza nel mercato immobiliare di Bruxelles, attualmente uno dei più attraenti d’Europa per gli investitori istituzionali, nonché di diversificare ulteriormente il proprio portafoglio parigino investendo in un’area che registra un livello medio di posti vacanti di 2,6. per cento nel primo trimestre dell’anno.
GRE ha avuto come advisor Etude Dauchez, Fairway, Baker & Mckenzie, Ernst & Young, BST, Theop e Arcadis, mentre i consulenti di GLL sono stati CBRE, Cushman & Wakefield, Gide, Arsene Taxand e Wargny Katz, Exponens e Drees & Sommers.


The Riverside Company compra Abracon. Tailwater Capital raccoglie 900 milioni di dollari.

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The Riverside Company

The Riverside CompanyEvergreen Pacific Partners ha dismesso la sua quota di produttore di elettronica Abracon in vendita a The Riverside Company. Si veda altassets. Abracon ha sede in Texas e produce componenti elettronici passivi per il controllo della frequenza, la comunicazione wireless di condizionamento del segnale e la gestione dell’alimentazione. L’azienda ha oltre 25.000 clienti e spedisce oltre un quarto di miliardo di componenti attraverso gli uffici vendite in tutto il mondo. Evergreen ha acquistato l’attività nel 2015 e gestisce due fondi di private equity per un valore di 700 milioni di dollari. “Abracon è già molto diversificato con la sua offerta di prodotti e l’impronta geografica”, ha affermato il partner di Riverside Tim Gosline. “Tuttavia, non vediamo l’ora di espandere ulteriormente le categorie di prodotti in cui l’organizzazione potrebbe avere un’offerta limitata oggi. “Inoltre, crediamo che ci saranno opportunità strategiche aggiuntive in questo mercato frammentato”. All’inizio di questo mese, l’Evergreen Pacific aveva ceduto la sua partecipazione durata sette anni nel distributore specializzato di servizi di ristorazione Good Source Solutions a Highview Capital.

Tailwater CapitalTailwater Capital LLC (“Tailwater”), una società di private equity focalizzata sull’energia con sede a Dallas, ha annunciato oggi di aver effettuato il closing di Tailwater Energy Fund III LP (“Fondo per l’energia III”) col suo hard-cap di 900 milioni di dollari e ha raccolto un co-investimento di 100 milioni di dollari per una compagnia di piattaforme nel fondo, portando gli impegni totali a 1,0 miliardo di dollari. Si veda prnewswire. Con una domanda significativa da parte di investitori nuovi ed esistenti, il team continuerà a sfruttare il consolidato record di partnership orientate alle soluzioni e valore aggiunto con team di gestione comprovati per investire il Fondo per l’energia III attraverso la catena del valore midstream. Tailwater è guidata dai soci fondatori Jason Downie e Edward Herring , che hanno lavorato insieme per quasi due decenni e hanno eseguito più di 100 transazioni nel settore energetico, rappresentando oltre 18,8 miliardi di dollari di valore di transazione. Dal lancio nel 2013, Tailwater ha raccolto oltre 2,7 miliardi di dollari in tutti i suoi fondi e coinvestimenti. Tailwater continuerà a concentrarsi sull’acquisizione e sulla crescita di asset midstream e sulla partecipazione a opportunità upstream non operative in bacini selezionati, attraverso i fondi E & P Opportunity dell’azienda. “Apprezziamo il supporto dei nostri nuovi ed esistenti partner limitati e siamo estremamente lieti di aver chiuso il nostro più grande fondo fino ad oggi”, ha dichiarato Jason Downie, co-fondatore e Managing Partner di Tailwater. “Con l’ultimo fondo in eccesso, abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra posizione come fonte privilegiata di capitale di private equity per i principali imprenditori di energia. Siamo ansiosi di continuare a collaborare con team di gestione comprovati e creare valore significativo per i nostri investitori”. Ad oggi, Tailwater ha impegnato con successo una quantità considerevole di fondi per l’energia III in sei società di piattaforme e ha una solida pipeline di nuovi team e opportunità aggiuntive. Edward Herring, cofondatore e Managing Partner di Tailwater, ha aggiunto: “Sono estremamente orgoglioso del team che abbiamo costruito e crediamo che la nostra profonda esperienza di transazione sia un grande complemento alle competenze operative delle nostre società in portafoglio. per continuare a migliorare il nostro record di navigazione creativa di transazioni complesse e creazione di aziende leader nel settore midstream. Come evidenziato dalla nostra implementazione fino ad ora, ci sono opportunità ineguagliabili di mettere il capitale per lavorare per soddisfare le esigenze significative dell’infrastruttura midstream”. Il precedente fondo midstream di Tailwater, Tailwater Energy Fund II LP, aveva chiuso a 650 milioni di dollari nel dicembre 2014. Capstone Partners ha ricoperto il ruolo di agente di collocamento e Thompson & Knight LLP è stata consulente legale di Energy Fund III.

 


La holding di Fedrigoni riapre il bond per 125 mln e rifinanzia l’acquisto di Cordenons

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Schermata 2018-07-27 alle 07.18.51

Schermata 2018-07-27 alle 07.18.51Fabric (BC) spa, la holding del gruppo Fedrigoni, ha riaperto per 125 milioni di euro il bond da 455 milioni collocato lo scorso aprile. I proventi dell’incremento dell’emissione serviranno a rifinanziare il debito contratto per l’acquisizione del gruppo Cordenonsproduttore di carte fini e tecniche, annunciata a fine maggio. Bookrunner dell’operazione sono stati Bnp Paribas, Hsbc, Kkr e UBI Banca.

Il bond, che quindi oggi ha raggiunto la dimensione di 580 milioni di euro, ha scadenza novembre 2024 con opzione call dopo il primo anno, paga una cedola variabile pari al tasso euribor 3 mesi più 412,5 punti base ed è quotato all’Irish Stock Exchange.

Latham & Watkins ha assistito Fabric per i profili di diritto italiano, Kirkland & Ellis per i profili di diritto inglese e dello Stato di New York, mentre lo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati ha assistito l’emittente per quanto concerne gli aspetti fiscali.   Gattai Minoli Agostinelli & Partners, con Milbank Tweed Hadley & McCloy, hanno invece prestato assistenza ai bookrunner.

Bain Capital ha comprato il controllo del gruppo Fedrigoni lo scorso dicembre per 650 milioni di euro e aveva collocato il bond lo scorso aprile per rifinanziare l’operazione.

Come indicato dall’Offering Memorandum della riapertura del bond, Fedrigoni ha chiuso il 2017 con un fatturato di 1,081 miliardi di euro, un ebitda rettificato di 134,4 milioni e un debito finanziario netto di 94 milioni, dopo aver chiuso il 2016 con 1,054 miliardi, 140,8 milioni di ebitda e 129 milioni di debito finanziario netto. Il debito finanziario netto è poi salito a fine marzo a 567,5 milioni a fronte di un ebitda rettificato degli ultimi 12 mesi di 129,9 milioni, che considerando però anche Cordenons arriva a un pro-forma di 140 milioni.

Fondato nel 1888 e con sede a Verona, il gruppo è tra i maggiori operatori internazionali nella produzione e vendita di diversi tipi di carte e in particolare carte ad alto valore aggiunto, supporti speciali, prodotti di sicurezza e prodotti autoadesivi, oltre a essere l’unico produttore italiano di carta per banconote accreditato dalla Banca Centrale Europea per la produzione della carta filigranata dell’euro. Ed è proprietario, tra gli altri, dello storico marchio Fabriano.

Schermata 2018-07-27 alle 07.22.55


CR Asti e Biverbanca cartolarizzano 697 mln euro di Npl

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Schermata 2018-07-27 alle 07.56.39

Schermata 2018-07-27 alle 07.56.39Banca di Asti e  Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli – Biverbanca (Gruppo Cassa di Risparmio di Asti) hanno cartolarizzato un portafoglio di Npl, prevalentemente di natura ipotecaria, da 697 milioni di euro, tramite l’spv Maggese srl (si veda qui il comunicato stampa).

L’spv ha comprato i crediti a un prezzo medio complessivo pari al 29,63% del valore nominale ed emesso successivamente le note asset backed, che al momento sono state tutte sottoscritte dalle due banche originator. Per la tranche senior delle note emesse sarà chiesta la GacsPrelios Credit Servicing è master e special servicer.

Il deconsolidamento ai fini contabili delle sofferenze sottostanti consentirà di ridurre il rapporto crediti deteriorati lordi/impieghi lordi di gruppo sotto il 12% e il rapporto crediti deteriorati netti/impieghi netti sotto il 6% in linea con la pianificazione strategica.


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