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Si terrà questa mattina alle 11 a Milano presso la sede di Boston Consulting Group la presentazione alla comunità finanziaria della business combination tra Spaxs e Banca Interprovinciale e il piano strategico 2018-2023 della nuova banca che ne nascerà. Mentre è stata fissata per il 31 agosto in seconda convocazione (8 agosto in prima) l’assemblea dei soci di Spaxs per approvare l’operazione (scarica qui il comunicato stampa).
La business combination come noto riguarderà l’acquisto di circa il 99,3% del capitale sociale di Banca Interprovinciale, in parte in contanti (circa 44,7 milioni di euro per l’acquisto di circa il 79,9% del capitale sociale) e in parte mediante conferimento in Spaxs di azioni della banca (pari a circa il 19,4% del capitale sociale). A questo fine, Spaxs ha deliberato un aumento di capitale a pagamento per 10,86 milioni (incluso sovrapprezzo), mediante emissione di massime 987.128 nuove azioni Spaxs a un prezzo di 11 euro per azione, riservato ad azionisti di Banca Interprovinciale da liberarsi mediante conferimento di massime 8.411 azioni della banca. La quota di acquisto del capitale della banca è stata via via aggiustata al rialzo a fine aprile rispetto al primo annuncio di inizio aprile (scarica qui il comunicato stampa), quando si era parlato del 91,3% (si veda altro articolo di BeBeez).
La Business Combination con Banca Interprovinciale è finalizzata alla creazione di un nuovo modello di banca, fortemente innovativa e specializzata. Nel dettaglio, la banca si rivolgerà al segmento delle pmiI italiane con buone prospettive industriali, anche se di rating non elevato o senza rating, cui offrirà servizi di invoice e crossover lending. Offrirà inoltre servizi di turnaround, acquistando e gestendo crediti verso imprese già classificati come deteriorati (Unlikely To Pay), ma con prospettive di ritorno in bonis, combinando soluzioni di debito con adeguata attività di advisory. La banca sarà anche attiva nell’acquisito e gestione di crediti NPL focalizzandosi principalmente su portafogli corporate, garantiti e non garantiti. Infine, offrirà una serie di servizi di digital banking attraverso una piattaforma supportata dalle tecnologie più innovative.
In un comunicato diffuso questa mattina presto (scarica qui il comunicato stampa), Spaxs anticipa che a regime, la banca si propone di conseguire un utile netto di circa 300 milioni di euro con un Roe nell’intorno del 25%. La banca intende raggiungere un risultato soddisfacente già nel 2020, anno in cui è atteso un utile tra i 40 e i 50 milioni di euro e un 6-7% di Roe.
Gli attivi sono stimati in crescita con un primo obiettivo indicato tra i 3,8 e i 4,6 miliardi di euro al 2020 e a circa 7 miliardi di euro a regime, con una gestione del rischio prudente grazie a regole stringenti che prevedono una piena corrispondenza nelle scadenze di attività e passività e una buona diversificazione delle fonti di finanziamento.
La banca intende mantenere un solido profilo di patrimonializzazione, con un CET1 ratio che si manterrà costantemente superiore al 15% durante tutto l’arco di piano. Tale obiettivo include una politica di dividendi conservativa, con distribuzione di dividendi crescenti a partire dall’esercizio 2022, una volta raggiunto un valore di patrimonio netto di 1 miliardo di euro, con pay-out del 20% nel 2022 e del 25% nel 2023.
Le tre aree di attività avranno diverse velocità di entrata a regime: più veloce sarà la Divisione Npl, che rappresenterà il principale contributo all’utile ante imposte nel 2020. Successivamente, a regime, la banca sarà pienamente diversificata, con un contributo equilibrato al risultato economico tra Npl e pmi, con la divisione Retail che avrà invece un ruolo decisivo per la raccolta finalizzata al sostegno delle attività della banca.
Quanto al management, Corrado Passera guiderà la nuova banca nel ruolo di amministratore delegato. Andrea Clamer, che ha promosso Spaxs al fianco di Passera, guiderà la divisione Npl, forte di una esperienza decennale nel settore avendo guidato come Head of NPL Division il team di Toscana Finanza e di Banca Ifis. Enrico Fagioli Marzocchi, che guiderà la divisione pmi, ha una significativa esperienza nel mondo del credito alle imprese, inclusa la gestione del credito problematico e le ristrutturazioni, avendo ricoperto, tra gli altri, la carica di responsabile della Direzione Crediti ed Assets Problematici del Gruppo MPS e recentemente la carica di ceo della joint-venture tra Quaestio e Cerved. Carlo Panella, a cui è affidata anche la responsabilità dell’Information Technology, guiderà la divisione Retail dopo essere stato Direttore Generale di CSE Consulting e precedentemente direttore generale di WeBank. Infine Francesco Mele ha assunto la carica di Chief Financial Officer & Central Functions dopo un’esperienza come Cfo del Gruppo MPS e precedentemente una lunga esperienza in investment banking con particolare riferimento alla clientela financial institutions.
(articolo modificato alle ore 8:27 del 20 luglio 2018, si aggiungono informazioni sui target del piano e sul team)