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Mps conferma il target di esposizione agli Npl sotto il 12,5% a fine anno, grazie alla vendita di altri 2 mld di Npl e di altri 200 mln di Utp

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Mps Npl Q3 2019

Mps Npl Q3 2019Mps ha confermato che raggiungerà un NPE ratio del 12,5% a fine anno, dal 14,6% a fine settembre, superando l’obiettivo del 12,9% al 2021 previsto dal piano “con due anni d’anticipo”. Lo ha reso noto l’istituto di credito senese ieri, in occasione della presentazione della terza trimestrale del 2019 (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti). “L’obiettivo è cercare di accelerare il processo di riduzione indipendentemente dal target formale prescritto due anni fa, perché prima la banca riuscirà a mostrare che può tornare di nuova il linea con i concorrenti su questo fronte, meglio sarà per la banca e per i suoi azionisti”, ha spiegato in conference call l’ad di Mps, Marco Morelli.

La banca ha infatti precisato che a fine settembre i crediti deteriorati lordi del gruppo erano scesi a 14,5 miliardi dai 15,6 miliardi di fine giugno, ma, se si considerano i 200 milioni di Utp e i 400 milioni di sofferenze leasing in fase di cessione, allora il totale dei crediti lordi a fine settembre sarebbe stato di 13,9 miliardi, per un NPE ratio del 14%. Ma non è tutto, perché entro fine anno Mps si aspetta di cedere ancora 2 miliardi di euro di Npl e si aspetta offerte vincolanti per altri 200 milioni di Utp, per arrivare appunto a un NPE ratio del 12,5%.

Più nel dettaglio, le sofferenze lorde erano 8,1 miliardi (3,1 miliardi netti), gli Utp erano 6,2 miliardi (3,6 miliardi netti) e i crediti scaduti 203 milioni (netti 155 milioni), con un’esposizione netta complessiva di 6,9 miliardi. La percentuale di copertura dei crediti deteriorati è scesa dal 53,8% al 52,6%. In particolare, è in calo la copertura degli Utp (dal 45,5% al 41,7%) e delle sofferenze (dal 61,9% al 61,7%).

Morelli ha confermato che “sono in corso discussioni” tra l’Ue e il Ministero dell’Economia per una potenziale maxi-cessione di Npl da parte di Mps: “Le trattative sono in corso, stanno andando avanti già da un po’ di tempo e speriamo nel giro di qualche settimana di poter sapere qualcosa di più”. E’ in programma infatti il progetto di cedere ad Amco , la ex Sga, crediti deteriorati per circa 10 miliardi di euro, di cui 7 miliardi di Utp  (si veda altro articolo di BeBeez). Proprio per avere maggior flessibilità di manovra, la banca nel luglio scorso ha esercitato il diritto di recesso dal contratto di servicing decennale stipulato con Juliet spa, la  piattaforma di gestione dei crediti deteriorati che Mps aveva ceduto a Quaestio Holding Cerved (si veda altro articolo di BeBeez).

Mps lo scorso agosto ha ceduto crediti deteriorati per 340 milioni di euro, distribuiti su quattro operazioni. Nel dettaglio, Monte dei Paschi ha venduto un portafoglio di Npl misti secured e unsecured per 137 milioni di euro e tre portafogli Utp prevalentemente secured per complessivi 202 milioni di euro, originati da Banca Mps e Mps Capital Services (si veda altro articolo di BeBeez). La banca ha anche venduto 700 milioni di euro di Npl a Illimity a fine luglio (si veda altro articolo di BeBeez) e altri 450 milioni a Cerberus Capital Management. Questi ultimi sono crediti secured verso clienti corporate, che fanno capo a Banca Mps e Mps Capital Services, che costituiscono il cosiddetto portafoglio Papa2 (si veda altro articolo di BeBeez).

Ricordiamo che è in dirittura di arrivo la cessione da parte di Mps di Utp per 130 milioni di euro (portafoglio Lima), con l’acquirente che dovrebbe essere Bank of America Merrill Lynch (si veda altro articolo di BeBeez).



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