
La joint venture Blue Noble-Hines ha rilevato, tramite il fondo Future Living gestito da Savills Investment Management sgr spa, l’ex teatro comunale di Firenze. A vendere è stato il fondo FIV – Fondo Investimenti per la Valorizzazione, gestito da Cdp Investimenti sgr, controllata di Cdp (si veda qui il comunicato stampa).
L’immobile sarebbe passato di mano per 100 milioni di euro: 25 milioni per l’edificio, cui se ne sommano altri 75 per la riqualificazione. L’acquisizione dell’ex teatro di Firenze era nota dal febbraio scorso. Tuttavia all’epoca era emerso solo il nome di Hines e non del convolgimento di Blue Noble (si veda altro articolo di BeBeez). Blue Noble è stata fondata nel 2017 da un team di professionisti specializzati nel real estate, provenienti da HSBC Alternative Investments Limited. Durante la propria esperienza presso HSBC, il team ha svolto transazioni in e gestito oltre 5 miliardi di dollari in beni immobiliari negli Stati Uniti, in Europa e Asia. Blue Noble si occupa di gestione specializzata degli investimenti immobiliari a livello globale per investitori privati e istituzionali tramite club deal, conti separati e fondi.
Tornando alla transazione, questa è stata finanziata da Bnp Paribas. Per le questioni legali, amministrative e urbanistiche, Blue Noble e Hines sono state assistite dallo Studio Belvedere Inzaghi & Partners e da Grimaldi Studio Legale. EY ha curato tutti gli aspetti fiscali dell’operazione, ivi inclusa la fase di strutturazione ed acquisizione, mentre gli Studi Genius Loci Architettura e Vittorio Grassi Architetto & Partners hanno curato la progettazione architettonica. Progenia ha svolto la funzione di consulente tecnico e commerciale.
L’ex teatro, situato in via Solferino a Firenze e con accesso dalla centralissima Corso Italia, era vuoto da circa 6 anni. In particolare, le sue riqualificazione e vendita sono state ritardata di oltre 2 anni a causa delle numerose inchieste a Firenze su Banca Etruria, Lorenzo Rosi, Luigi Dagostino e Ilaria Niccolai, in affari con Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio Matteo. Nell’agosto 2017 era infatti sfumata la trasformazione dell’ex Teatro Comunale in 120 appartamenti di lusso in seguito al deal saltato tra Cdp e la Nikila Invest di Luigi Dagostino, nonostante la firma due anni prima del preliminare d’acquisto (sempre per 25 milioni) dell’ex teatro da Cdp, la quale, a sua volta, aveva comprato l’immobile dal Comune di Firenze per 23 milioni.
L’operazione, in corso da diversi mesi, si è conclusa dopo la sigla lo scorso 6 febbraio della nuova Convenzione Urbanistica con il Comune di Firenze, che darà il via a un piano di investimenti coerente con la strategia di investimento delle due aziende sul segmento residenziale del living, il terzo della serie di grandi investimenti realizzati insieme in questo settore da Blue Noble e Hines. La nuova proprietà intende realizzare innovative unità abitative, destinate in parte alla vendita e in parte alla locazione a prezzi accessibili, con spazi moderni e servizi come aree comuni, shop, palestra e parcheggi. Le attività di ristrutturazione dell’ex teatro dovrebbero iniziare a metà 2020 e terminare alla fine del 2022.
“La dismissione dell’ex Teatro Comunale è emblematica della missione di Cdp nel settore immobiliare, ossia quella di costruire un ponte tra settore pubblico e mercato. L’operazione infatti ha visto Cdp Investimenti sgr acquisire il complesso immobiliare dal patrimonio pubblico, finalizzarne la trasformazione urbanistica proponendo agli enti locali un progetto nuovo per il futuro dell’immobile, e infine rendere l’investimento appetibile per gli investitori italiani e internazionali”, ha spiegato Marco Doglio, amministratore delegato di Cdp Investimenti sgr.
“L’acquisizione dell’ex Teatro Comunale di Firenze, fondata sulla nostra strategia vincente nel settore abitativo italiano, è solo l’ultima di una serie di operazioni con il nostro partner, Hines Italy. La ristrutturazione di questa struttura dismessa nel cuore di Firenze in residenze sostenibili per locazioni di alta qualità rappresenta per la città una opportunità di crescita sostenibile e di elevata qualità estetica”, ha chiarito Paul Forshaw, ceo di Blue Noble.
“Firenze è un mercato importante per il nostro target, ossia il settore degli affitti residenziali che, a nostro avviso, ha un grande potenziale di crescita; e il progetto offre un modello abitativo che vorremmo portare in altre città italiane”, ha aggiunto Mario Abbadessa, Country Head di Hines Italy. “Le città come Firenze sono carenti di locazioni di qualità e il nostro scopo è quello di rispondere a questa esigenza con uno sviluppo concepito ai più alti standard in termini di sostenibilità energetica e attenzione all’ambiente.”
Hines è un gestore di fondi immobiliari americano fondato nel 1957 e attivo in 24 nazioni. Gestisce asset per 133,3 miliardi di dollari, spalmati su 514 immobili. La società è attualmente impegnata in 165 progetti di sviluppo in tutto il mondo. Storicamente, Hines ha sviluppato, ristrutturato o acquisito 1.393 immobili, per un totale di oltre 42 milioni di metri quadri. La sua piattaforma europea, che include uffici in 16 città e la presenza in 47 città di 12 paesi, con 18,2 miliardi di dollari in asset under management in Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito.
In Italia, Hines punta su uffici ed edifici commerciali a Milano e Firenze, con investimenti per 700 milioni di euro complessivi. Nel 2016 aveva acquisito sempre a Firenze l’intero edificio del XV secolo in Via Tornabuoni per 80 milioni di euro. Nel giugno 2019, Hines, in joint venture con PGGM, il grande gestore olandese di fondi pensionistici, ha comprato l’immobile di via della Spiga 26 a Milano, attraverso un fondo immobiliare gestito da Savills Investment Management sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio di quest’anno, tramite il fondo di investimento immobiliare di nuova costituzione HEVF 1 Milan 1 Fund, gestito da Prelios sgr e sottoscritto interamente da HEVF 1, Hines ha finalizzato il contratto preliminare per l’acquisizione della Torre Velasca di Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo nel febbraio scorso ha reso noto di aver siglato una joint venture paneuropea da 1,25 miliardi di euro con QuadReal Property Group (si veda altro articolo di BeBeez).
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