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Fondazione Enasarco studia il lancio di una Sicaf immobiliare. Scelti gli advisor

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fondazione enasarco

fondazione enasarcoStudio Lm, Dentons, Nomisma, Axia.Re, K&f Knowhow & Future Partnership e Link Consulting Partners si sono aggiudicati la gara indetta da Fondazione Enasarco  per identificare “un qualificato servizio professionale di consulenza giuridico-legale, regolamentare, fiscale, finanziaria ed attuativa per la costituzione di una SICAF immobiliare in tempi ragionevoli e con costi contenuti” (si veda qui TopLegal qui la documentazione del bando di gara).

Come si legge nel Capitolato speciale descrittivo e prestazionale, oggi l’ente di previdenza e assistenza degli agenti di commercio, presieduto da Gianroberto Costa,  è titolare di
“1. Immobili di proprietà, comprendenti: a) Complessi residenziali da dismettere, annoveranti immobili residuali oggetto del progetto di dismissione immobiliare (c.d. “Progetto Mercurio”); b) Immobili ad uso strumentale, destinati a sedi rappresentative della Fondazione; c) Complessi ad uso non residenziale, annoveranti fabbricati cielo-terra a destinazione terziaria.
2. Fondi immobiliari ad apporto, in cui la Fondazione ha sottoscritto quote mediante il conferimento prevalentemente in natura (in attuazione del piano di dismissione del patrimonio immobiliare) e costituiti dai Fondi “Enasarco Uno – Comparti C e D”, “Enasarco Due – Comparti Tre e Quattro”, “Rho Plus”. Secondo quanto riferito lo scorso giugno da MF Milano Finanza, si tratta di un portafoglio che potrebbe valere complessivamente circa 3,5 miliardi di euro.

Il documento precisa che “per tali tipologie di investimento, la Fondazione intende approfondire, nell’ambito di un programma di riorganizzazione ed efficientamento del patrimonio immobiliare, la possibilità di usufruire di un alternativo strumento, qualora fattibile e opportuno rispetto alla situazione vigente, quale la SICAF immobiliare per l’ottimale gestione di tali investimenti immobiliari”.

Ricordiamo che Fondazione Enasarco si era scontrata con Sorgente sgr a seguito della revoca nella primavera del 2018 del mandato di gestione del fondo Megas (tutto sottoscritto da Enasarco, con asset in gestione per 500 milioni) e del fondo Michelangelo Due (sottoscritto da Enasarco e da altri enti previdenziali tra i quali Enpam e Inpgi, con 350 milioni di euro in gestione), affidando la loro gestione a Prelios sgr e Dea Capital Real Estate sgr. Lo scontro tra la Fondazione e Sorgente era finito in tribunale e aveva infine portato al commissariamento della sgr da parte di Banca d’Italia nel gennaio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora l’architetto Elisabetta Spitz, ex direttore dell’Agenzia del demanio e sd di Invimit sgr, è commissario straordinario di Sorgente sgr.

Lo scorso luglio Enasarco ha indetto anche una gara per identificare “un partner commerciale che implementi in Fondazione un sistema per la valutazione del portafoglio titoli detenuto dalla stessa Fondazione, monitorizzi lo scostamento dall’Asset Allocation Strategica e misuri le performance focalizzando l’attenzione sulla misurazione del rischio ex ante ed ex post investimenti” (si veda qui la documentazionne sul bando di gara).

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Foncière Siscare rileva una RSA a Milano dalla francese Colisée

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casa famiglia Affori

casa famiglia AfforiFoncière Siscare, operatore nel settore immobiliare dedicato all’assistenza socio sanitaria assistenziale, ha rilevato il complesso immobiliare Affori di Milano, che ospita la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) Casa Famiglia Affori. A vendere è stata la francese Colisée, che continuerà a condurre in locazione l’immobile e a gestire l’attività relativa alla RSA (si veda qui il comunicato stampa). Tonucci & Partners ha assistito Foncière Siscare, mentre Colisée è stato supportato da Linklaters.

La proprietà immobiliare si sviluppa su oltre 8.000 mq coperti e conta 150 posti letto. E’ composta da due edifici indipendenti ma allo stesso tempo connessi tra di loro. Il complesso prende il nome dal quartiere di Affori ed è situato nella periferia settentrionale della città di Milano, in via Franco Faccio 15/19. Gli edifici, ben noti agli abitanti della zona, sono strutture storiche dell’industria afforese andate incontro ad un importante recupero. Il complesso è in grado di offrire ricoveri sia temporanei che permanenti, con formule assistenziali differenti, quali l’RSA, il Centro Diurno Integrato e il Nucleo Alzheimer. La RSA è gestita da iSenior, gruppo dedito all’assistenza alla persona, in particolar modo alla Terza Età. Per l’erogazione dei servizi socio-assistenziali, iSenior si avvale della partnership di vari enti, primo fra tutti della Cooperativa Sociale Punto Service.

Per Foncière Siscare, operatore del settore immobiliare dedicato all’assistenza socio sanitaria assistenziale, con 70 strutture operanti in Francia, Belgio e Germania, si tratta della seconda operazione sul mercato italiano a distanza di pochi mesi. Lo scorso settembre il gruppo francese aveva acquisito un complesso immobiliare operante come Residenza Sanitaria Assistita nel comune di Soresina, in provincia di Cremona (si veda qui il comunicato stampa).

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L’e-commerce farmaceutico eFarma.com lancia un aumento di capitale. Lo sottoscrive anche la holding Finbeauty

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eFarma.com

eFarma.comL’e-commerce napoletano di farmaci senza obbligo di prescrizione eFarma.com ha aperto un aumento di capitale, sulla base di una valutazione della società pre-money di circa 20 milioni di euro. Lo ha sottoscritto per prima la holding milanese Finbeauty, specializzata negli investimenti nel segmento beauty care. Lo riferisce la testata AboutPharma. Nell’operazione, Cba e Cennamo hanno affiancato eFarma, mentre Finbeauty è stata assistita da Invest Italy sim in qualità di advisor finanziario e da Pellicanò per la parte legale.

L’ingresso nel capitale di Finbeauty consentirà di catalizzare la crescita aziendale, in quanto la società è già in grado di autofinanziarsi, ma soprattutto rappresenta lo spartiacque per l’ingresso di altri investitori.

“La ragione che ha portato all’investimento in eFarma.com è la visione imprenditoriale fresca del suo fondatore. Il sodalizio tra queste due aziende porterà a importanti sinergie tra due modelli di business paralleli e convergenti. Da un lato l’expertise in ambito produttivo e di gestione di brand propria di Finbeauty, dall’altra la forte tensione digitale di eFarma”, ha commentato il presidente di Finbeauty Dario Belletti, già presidente del gruppo vendite in profumeria di cosmetica Italia associata a Confindustria. “Abbiamo deciso di aprire il capitale agli investitori per creare il primo pure player del commercio online di farmaci in Italia. L’ingresso della holding Finbeauty è solo l’inizio di un percorso molto più ampio”, ha spiegato Francesco Zaccariello, farmacista e amministratore delegato di eFarma.com.

eFarma.com, è un marchio di eFarma Group srl, con sede a Monte di Procida (Napoli). eFarma.com è una parafarmacia online fondata nel 2013. Offre un catalogo con oltre 65 mila referenze e vanta oltre 1 milioni di utenti al mese. Il suo team è composto per il 70% da farmacisti, che ogni giorno soddisfano più di 500 richieste di consulenza personalizzata. eFarma.com nel 2018 si è qualificata come terza e-pharmacy italiana per volume d’affari (dati Nielsen). Nella seconda metà di quest’anno, la società conta di collaborare con un network di farmacie. eFarma.com ha chiuso il 2018 con ricavi per 5,21 milioni di euro, un ebitda di  119 mila euro e una liquidità finanziaria netta di 571 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).


Anatriello (Bluegem), Lo Piccolo (Gruppo Cdp) e Sella (Banca Sella) entrano nel Consiglio direttivo di Aifi

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Da sinistra, Marco Anatriello (Bluegem), Vito Luca Lo Piccolo (Gruppo Cdp) e Giacomo Sella (Banca Sella Holding)
Da sinistra, Marco Anatriello (Bluegem), Vito Luca Lo Piccolo (Gruppo Cdp) e Giacomo Sella (Banca Sella Holding)

Da sinistra, Marco Anatriello (Bluegem), Vito Luca Lo Piccolo (Gruppo Cdp) e Giacomo Sella (Banca Sella Holding)

Marco Anatriello (Bluegem), Vito Luca Lo Piccolo (rappresentante del Gruppo Cdp) e Giacomo Sella (Banca Sella Holding) sono entrati nel Consiglio direttivo di AIFI, l’’Associazione italiana per il private equity, venture capital e private debt (si veda qui il comunicato stampa).

Contestualmente, il board di AIFI ha deciso i temi che affronterà nel 2020, sottolineando l’importanza dell’adozione delle linee guida ESG presentate a fine ottobre 2019, e analizzato i dati del mercato del 2019.

I dati completi saranno presentati a Milano il prossimo 23 marzo in occasione del convegno annuale intitolato quest’anno “Private Capital, Human Capital”. Dalle prime evidenze, risulta che in Italia sono state chiuse 222 operazioni di private equity, contro le 175 del 2018.

Il nostro database proprietario BeBeez Private Data (scopri qui come abbonarti a soli 110 euro al mese) per il 2019 ha censito 317 operazioni di private equity condotte non solo direttamente da fondi, ma anche da aziende controllate da fondi, holding di investimento, club deal di investitori privati o Spac. Il dato si confronta con le 198 operazioni che hanno coinvolto società italiane nel 2018 (si veda qui il Report 2019, riservato ai sottoscrittori dell’abbonamento BeBeez News Premium o Combo; scopri qui come abbonarti).


Reale Mutua mette in vendita residenze per 200 mln di euro. Intanto i fondi guardano anche agli immobili di Ubi Banca

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reale mutua

reale mutuaReale Mutua ha messo in vendita immobili residenziali per 200 milioni di euro. Lo riferisce MF Milano Finanza, precisando che nel perimetro selezionato insieme all’advisor Colliers rientrano strutture distribuite su diversi capoluoghi italiani che da tempo erano nel portafoglio della compagnia. Nei giorni scorsi diversi investitori sarebbero stati invitati a partecipare al processo, mentre le offerte non vincolanti sono attese nell’arco di un paio di settimane.

Ricordiamo che lo scorso ottobre Reale Immobili (società creata da Reale Group nel 2002 per occuparsi della gestione, conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare e di quello delle altre società del gruppo) ha investito 30 milioni di euro per la riqualificazione di unità abitative di alta gamma, destinate a locazioni di lusso, che si aggirano tra i 30mila euro annui per un bilocale fino a oltre 100mila euro per un attico a Milano, Roma e Torino. Gli immobili in questione sono stati tutti inseriti nella nuova Collezione Prestige. a collezione Prestige, commercializzata da Santandrew Luxury House del gruppo Gabetti (si veda altro articolo di BeBeez).

ubi bancaMa i fondi immobiliari guardano con interesse anche agli immobili di Ubi Banca. Ad oggi non è in corso una vendita, ma l’istituto di credito lombardo sarebbe disponibile a valorizzare una parte del proprio portafoglio immobiliare, scrive sempre MF Milano Finanza. Secondo la testata finanziaria, potrebbero essere ceduti nel centro di Milano e in altri capoluoghi lombardi per un valore complessivo stimato tra 200 e 300 milioni di euro. Tra i fondi potenzialmente interessati, rientrano Blackstone, Varde, Lone Star, Bain, Cerberus e Apollo.

 

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Beez Peak – 27 gennaio 2020

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Beez Peak

Beez PeakC’è un italiano ai vertici della classifica dei top banker advisor dei fondi di private equity su deal in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) stilata da MergerLinks, un provider di dati e servizi al settore. L’italiano in questione è Matteo Canonaco, cofondatore nel 2017 insieme al suo ex collega di HSBC James Simpson della boutique di consulenza Canson Capital Partners, anche lui quindi secondo in classifica a parimerito con Canonaco.

I due hanno affiancato Blackstone, uno dei protagonisti del mega-deal Refinitiv-London Stock Exchange. Gli azionisti di LSE, infatti, a fine novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) hanno approvato la proposta del board di acquisire l’information provider Refinitiv, in un’operazione di scambio azionario che porterà i fondi di private equity che controllano Refinitiv (gli azionisti di Refinitiv sono Blackstone, Canada Pension Plan Investment Board, il fondo sovrano di Singapore GIC e altri coinvestitori oltre a Thomson Reuters) a possedere una quota del 37% del capitale del nuovo gruppo e con poco meno del 30% dei diritti di voto.  Il tutto per una valutazione di Refinitiv di 27 miliardi di dollari. Canson aveva già lavorato per Blackstone quando a inizio 2018 aveva acquisito l’ex business Financial & Risk di Thomson Reuters (poi ribattezzato appunto Refinitiv) per 17 miliardi di dollari. In realtà Canson aveva fatto anche di più, perché nell’agosto 2018 ha annunciato il closing della raccolta a 100 milioni di dollari del suo primo fondo, battezzato Canson Capital Partners (York) Co-Investment, un veicolo di coinvestimento che ha investito in Refinitiv accanto a Blackstone (si veda qui il comunicato stampa). Nel 2019 Canson ha curato in totale due deal per un valore totale di 25,2 miliardi di sterline. Il secondo deal è stata l’acquisizione del 60% di Kantar Group da parte di Bain Capital. A vendere è stata WPP.

Al primo posto in classifica 2019 c’è invece Mark Sorrell, a capo delle attività di m&a di Goldman Sachs e figlio del guru della pubblicità Martin Sorrell, patron di WPP, che ha seguito 4 deal per un controvalore complessivo di 34,3 miliardi di sterline. Tra i deal in questione c’è anche in questo caso quello Refinitiv-LSE, questa volta al fianco di LSE, ma anche l’opa di Advent da 4 miliardi di sterline sul gruppo di difesa Cobham.

Sempre in Goldman Sachs lavora il quarto banker in classifica e cioè il  co-head dell’UK investment banking, Anthony Gutman, che ha seguito personalmente l’acquisizione e il delisting della holding dei parchi a tema Merlin Entertainment, che controlla tra gli altri anche Gardaland. A comprare il controllo di Merlin, in un deal da 7,5 miliardi di dollari, sono stati la scorsa estate  Blackstone e Kirkbi, la holding di investimento della famiglia Kristiansen, che controlla al 75% la Lego (si veda altro articolo di BeBeez)

D’altra parte Goldman Sachs è in cima a tutte le league table 2019 dei financial advisor sia a livello mondiale sia a livello Usa ed europeo, sebbene a livello di fee incassate sia invece al secondo posto, con circa 5,9 miliari di dollari dopo JP Morgan, che ha invece incassato ben 6,7 miliardi (si veda qui il report Refinitiv sui dati preliminari 2019 sul’m&a).

Secondo Dealogic Goldman Sachs è stata però l’investment bank che ha incassato più commissioni dai private equity nell’area EMEA, per un totale di 383 milioni di dollari su un totale nell’area di 4,2 miliardi, un dato complessivo in calo del 11% rispetto al 2018, dovuto evidentemente al fatto che l’anno ha visto un calo dell’attività di m&a in Europa da parte dei fondi: secondo il report Refinitiv sui dati preliminari 2019 sul’m&a, infatti, i fondi nel 2019 hanno condotto acquisizioni in calo del 4% rispetto al 2018, mentre negli Usa è accaduto il contrario con un aumento del 3%. A livello globale i fondi hanno condotto investimenti per un 4% in più nel 2019 rispetto al 2018 a quota 478,5 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta il 12% del controvalore complessivo dell’m&a nel 2019.


Patrizia compra la Treptower a Berlino. Negli Usa si vendono più case, lo sostiene la National Association of Realtors

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national association of realtors

Patrizia ImmobilienPatrizia ag ha annunciato l’acquisizione da ARB Investment Partners di Treptower, un punto di riferimento e l’edificio per uffici più alto di Berlino, in Germania (si veda qui il comunicato stampa). Questa transazione aumenta il valore del portafoglio di uffici PATRIZIA in Europa a quasi 14 miliardi di euro. L’edificio di 32 piani, che comprende 26.000 mq di spazio disponibile su piastre flessibili, è del 99% locato a 11 occupanti con un WALT di 4,2 anni. Il principale occupante dello spazio è la Bundesanstalt für Immobilienaufgaben, l’agenzia governativa che fornisce servizi immobiliari ai dipartimenti del governo federale. Altri inquilini includono lo specialista della navigazione TomTom, il fornitore di servizi IT Atos e il portale bancario aperto OptioPay. La Treptower è stata costruita nel 1998 e beneficia di un’esclusiva posizione lungo il fiume a Mediaspree, un sotto-mercato emergente di uffici a Berlino, che viene sempre più visto come una valida alternativa al CBD. Il bene si trova anche in prossimità dei collegamenti di trasporto con facile accesso alla cerchia dei treni suburbani. Ulf Christiansen, director tansactions di Patrizia ha commentato: “Questa acquisizione dimostra la nostra capacità di procurarci edifici storici, che presentano interessanti investimenti per i nostri clienti. Pur producendo già un flusso di reddito sicuro, l’attività offre anche un potenziale al rialzo, con l’opportunità di aumentare questo reddito a medio termine, sfruttando la posizione della proprietà in una zona dinamica di Berlino dove la domanda di occupanti è forte”.
national association of realtorsSecondo la National Association of Realtors statunitense, le vendite di case esistenti sono aumentate lo scorso dicembre 2019,  dopo una lieve diminuzione nel novembre 2019 (si veda qui il comunicato stampa). Le transazioni completate che includono case unifamiliari, case a schiera, condomini e cooperative, sono aumentate infatti del 3,6% da novembre e soprattutto hanno registrato un notevole rimbalzo, in crescita del 10,8% rispetto a un anno prima. Su base annuale, le vendite totali di abitazioni esistenti sono terminate a 5,34 milioni, lo stesso livello del 2018, mentre le vendite nella regione meridionale (+ 2,2%) hanno compensato il declino in Occidente (-1,8%) e Midwest (-1,6 %), poiché il Nordest è rimasto invariato. Lawrence Yun, capo economista della NAR, ha affermato che le vendite di case hanno oscillato molto l’anno scorso. “Considero il 2019 un anno neutrale per le abitazioni in termini di vendite”, ha dichiarato Yun. “I venditori domestici sono posizionati bene, ma i potenziali acquirenti non sono così fortunati. L’offerta limitata rimane un problema”. Il prezzo mediano delle case esistenti per tutti i tipi di alloggi a dicembre è stato di 274.500 dollari, in aumento del 7,8% rispetto a dicembre 2018 (254.700 dollari), poiché i prezzi sono aumentati in ogni regione. L’aumento dei prezzi di novembre segna 94 mesi consecutivi di guadagni anno su anno. “L’apprezzamento dei prezzi ha subito un’accelerazione e le aree che sono relativamente inaccessibili o in calo nell’accessibilità economica stanno iniziando a sperimentare una crescita dell’occupazione più lenta”, ha detto Yun. “La speranza è che l’aumento dei prezzi rallenti in linea con la crescita dei salari.
Le proprietà in genere sono rimaste sul mercato per 41 giorni a dicembre, stagionalmente in aumento rispetto ai 38 giorni a novembre, ma in calo rispetto ai 46 giorni a dicembre 2018. Il 43% delle case vendute a dicembre 2019 erano sul mercato da meno di un mese.


Moody’s acquista Regulatory DataCorp. Anzu Partners raccoglie 190 mln $. TPG Growth compra Denali Water Solutions

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moody's

moody'sMoody’s comprerà Regulatory DataCorp, un fornitore leader di dati relativi all’antiriciclaggio (AML) e know-your-customer (KYC) oltre a servizi di due diligence, per 700 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa). L’accordo si affianca all’acquisizione di Moody’s del 2017 del fornitore di dati aziendali Bureau van Dijk (BvD), creando un leader globale nelle soluzioni di conformità, il segmento di business in più rapida crescita di BvD. L’accordo approfondisce il portafoglio di informazioni e le capacità analitiche di BvD aggiungendo l’insieme di dati unico e completo di RDC. Estenderà inoltre la presenza globale di RDC a un gruppo più ampio di istituzioni finanziarie, società, compagnie assicurative e agenzie governative servite da Moody’s Analytics e BvD. Il GRID (Global Regulatory Information Database) proprietario di RDC aiuta le aziende a valutare le controparti attraverso una lente di oltre 60 tipi di rischio esaminando oltre 120.000 fonti globali, tra cui copertura mediatica sfavorevole, persone politicamente esposte, sanzioni governative e watchlist normative. La piattaforma RDC incorpora l’intelligenza artificiale (AI) leader del settore per lo screening di conformità per aiutare a elaborare le richieste dei clienti a velocità e precisione maggiori, riducendo al contempo i falsi positivi. La transazione dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2020. La transazione sarà finanziata con una combinazione di denaro contante, carta commerciale e finanziamento del debito. Moody’s prevede che l’acquisizione di RDC genererà circa 55 milioni di dollari di ricavi annuali nel 2020 e aumenterà l’utile per azione su base rettificata nel 2022.

Anzu PartnersAnzu Partners completa la raccolta del suo secondo fondo di venture capital Anzu Industrial Capital Partners II LP  a quota 190 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo ha superato l’obiettivo originale di raccolta di 150 milioni e quello della raccolta del primo fondo che nel dicembre 23017 aveva annunciato il closing a 128 milioni di dollari. Anzu Partners è una società di venture capital e di private equity che investe in tecnologie industriali disrupting.  Il fondo II investe principalmente in società di tecnologia industriale con sede negli Stati Uniti e in Canada che innovano nella produzione, nei materiali, nel monitoraggio, nella misurazione e nella modellistica. Anzu Partners è guidato dai managing partner David Michael, David Seldin, Whitney Haring-Smith e John Ho, PhD. Il team professionale di Anzu composto da 36 membri comprende otto dottorandi in discipline tecniche. Gli investitori del fondo comprendono istituzioni, family office e privati ​​negli Stati Uniti e all’estero. La società ha uffici a Boston, MA, San Diego, California, Tampa, Florida e Washington, DC. Nell’ambito del Fondo II, Anzu ha recentemente già effettuato investimenti in: BioSkryb  (Durham, NC), che sviluppa tecnologie di amplificazione genomica che offrono maggiore copertura e fedeltà per varie applicazioni di sequenziamento genico, come la genomica a singola cellula; Boston Microfluidics (Cambridge, MA) , che  sviluppa dispositivi di raccolta del sangue semplici e intuitivi progettati per consentire la medicina personalizzata in tutto il mondo; GelSight  (Waltham, MA), che sviluppa sistemi di imaging 3D elastomerici portatili e non distruttivi utilizzati per migliorare i processi di controllo di qualità nei settori aerospaziale, automobilistico e di altro tipo. I suoi sistemi forniscono misurazioni dettagliate e rapide della superficie attraverso una tecnologia originariamente inventata al MIT; immunoScape (Singapore), che fornisce una soluzione proprietaria di profilazione immunitaria, focalizzata sulla profilazione ad alta dimensione delle popolazioni di cellule T per specificità dell’antigene e fenotipo, da utilizzare nello sviluppo di immunoterapie e vaccini terapeutici e come diagnostica di accompagnamento; NTX Bio  (Santa Fe, NM), che sviluppa un processo privo di cellule per produrre prodotti biologici di elevata purezza, stabilità e basso costo. L’azienda dispone del primo sistema completamente privo di cellule ricombinanti al mondo basato su ceppi termofili e che utilizza bioreattori a flusso continuo; Sofregen  (Medford, MA), che sta sviluppando una piattaforma avanzata di prodotti a base di proteine ​​della seta – nota anche come fibroina – che ha dimostrato di avere proprietà uniche per il supporto e la rigenerazione dei tessuti; Solchroma Tech  (Somerville, MA), che costruisce display digitali riflettenti a colori per le città intelligenti del futuro. Il suo sistema proprietario produce un display vivido, dinamico e riflettente che non richiede una fonte di luce interna e consuma solo l’1% dell’energia dei display a LED esistenti.

TPGTPG Growth ha siglato un accordo definitivo per l’acquisizione di Denali Water Solutions dal gruppo Firmament (si veda qui il comunicato stampa). La transazione dovrebbe concludersi all’inizio di febbraio 2020 ed è soggetta alle consuete condizioni di chiusura. Denali è un fornitore leader di mercato nel settore dei rifiuti speciali e dei servizi di riciclaggio e smaltimento ambientale negli Stati Uniti, effettuando la raccolta, l’elaborazione, il riciclaggio e lo smaltimento di rifiuti organici giornalieri di importanza critica per la trasformazione dei prodotti alimentari urbani, industriali e per i clienti industriali a valle. Attraverso una vasta rete di terreni agricoli consentiti e strutture di trattamento dei rifiuti organici strategicamente posizionate, Denali offre una forte proposta di valore ai propri clienti attraverso i suoi metodi di riciclaggio e smaltimento facilmente accessibili ed economici. “Denali ha creato una base di clienti ampia e diversificata fornendo servizi di riciclaggio e ambientali essenziali e di prima classe a una serie di settori chiave”, ha affermato Ransom Langford, partner di TPG Growth. Denali è un fornitore di servizi completi per tutto il ciclo di gestione dei rifiuti organici; i rifiuti trattati vengono disidratati, quindi riciclati attraverso applicazioni su terreni liquidi e solidi, trattamenti chimici e compostaggio. I metodi di utilizzo e riciclaggio vantaggiosi creano benefici per la sostenibilità attraverso la fertilizzazione dei terreni agricoli, il miglioramento della salute del suolo con il compost e la generazione di acqua pulita.

 

 



L’e-commerce per mamme e bambini RocketBaby incassa oltre un mln euro da Mediaset e business angel

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rocketbabyL’e-commerce per mamme e bambini RocketBaby ha chiuso un round da oltre un milione di euro. Lo hanno sottoscritto business angel specializzati nel digitale e il Gruppo Mediaset. Nell’operazione, RocketBaby è stata affiancata da Movent Capital Advisors in qualità di advisor finanziario. L’aumento di capitale “è volto all’accelerazione dello sviluppo del business e la crescita della società”.

RocketBaby era una delle otto startup che lo scorso novembre hanno partecipato a Londra alla quarta edizione dell’evento Made in Italy 2.0.2.0 promosso dall’incubatore italo-inglese iStarter (si veda altro articolo di BeBeez). La società allora cercava un totale di 3 milioni di euro, di cui un milione era già stato sottoscritto.

RocketBaby è stata fondata dall’amministratore delegato Alexander Jovanovic nel dicembre 2014 a Milano, dove ha sede anche il suo centro logistico. E’ un digital native brand con prodotti premium nel settore dell’infanzia, punto di riferimento in Italia con oltre 80 mila clienti attivi e una crescita del 100% anno su anno. RocketBaby ha sviluppato processi produttivi che permettono di realizzare in breve tempo una vasta gamma di prodotti, tagliando la catena distributiva tradizionale e offrendo prodotti di grande qualità a prezzi competitivi. Punta ora all’internazionalizzazione per portare il proprio modello di business nel mondo.

Vende online in tutto il mondo oltre 500 marchi diversi offrendo una gamma che supera i 30 mila prodotti, con novità in lancio ogni giorno. RocketBaby è un marchio detenuto da Letisan srl, che ha chiuso il 2018 con ricavi per 2,32 milioni di euro e un ebitda di 151 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Sinora RocketBaby ha investito 600 mila euro e ha ottenuto ordini per 3 milioni all’anno, mentre si aspetta ordini per 10 milioni nel 2020.


Salerno, il RINA in Borsa non prima di fine 2021. Intanto punta a superare i 500 mln euro di ricavi nel 2020

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Schermata 2020-01-27 alle 07.30.16

Schermata 2020-01-27 alle 07.30.16RINA spa, gruppo che fornisce un’ampia gamma di servizi ad alto valore aggiunto nei settori energia, marine, certificazione, infrastrutture, trasporti e industry, andrà a Piazza Affari, ma non prima della fine del 2021.  Lo ha detto a Reuters Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato del gruppo. “Stiamo valutando la Borsa e, se veramente andremo a quotarci, come tempi ragionevoli parliamo di fine 2021, 2022”, ha spiegato Salerno, che ha aggiunto: “Stiamo analizzando la possibilità di prendere un advisor finanziario, il processo richiederà ancora qualche mese”, sottolineando che per la scelta dei global coordinator i tempi sono decisamente prematuri.

Di quotazione per RINA si parla da tempo e in particolare lo scorso dicembre si erano diffuse voci circa uno sbarco a Piazza Affari già quest’anno (si veda altro articolo di BeBeez).

Il gruppo conta oltre 3.800 risorse e 200 uffici in 70 paesi nel mondo.ha archiviato il 2018 con ricavi consolidati per 443 milioni, un ebitda di 51 milioni e un debito finanziario netto di 131 milioni,(si veda qui il comunicato stampa e qui il bilancio 2018 dopo il rifinanziamento del debito da 150 milioni di euro dell’agosto 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), mentre il 2019 si è chiuso con ricavi in crescita a 465 milioni e un ebitda rettificato intorno al 10,5%-11% del fatturato. E per il 2020 l’obiettivo è superare i 500 milioni di euro di ricavi.

RINA è nato da quello che una volta era il Registro Italiano Navale e che ha progressivamente esteso i propri servizi dalla classificazione alla certificazione, dal collaudo all’ ispezione, dalla formazione al consulting engineering e ampliato la gamma dei settori in cui opera, includendo, oltre all’industria navale, anche ambiente, responsabilità sociale, energia, infrastrutture, trasporti e logistica, agroalimentare, tecnologia e innovazione.

Rina è tuttora controllato al 70% dal Registro Navale Italiano, un ente morale di natura privata (paragonabile a una fondazione) nel cui consiglio di amministrazione siedono i rappresentanti di varie associazioni di Camere di Commercio, armatori, assicurazioni, cantieri e altri professionisti. Il gruppo è partecipato dal 2014 da Palladio, attraverso Vei Capital e Venice Shipping & Logistics, e dal 2016 da NB Renaissance (che ha rilevato la quota che nel 2014 aveva acquisito Intesa Sanpaolo, entrata nel capitale insieme a Palladio), che hanno sottoscritto inizialmente un aumento di capitale da 25 milioni, impegnandosi in investimenti successivi sottoforma di equity e di obbligazioni convertibili sino a un totale di 100 milioni, corrispondente a non oltre il 30% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi i fondi controllano il 27% del capitale, mentre il restante 3% in mano al management.

La quotazione permetterebbe al gruppo di cogliere opportunità di crescita in un mercato frammentato. Salerno ha spiegato a Reuters che RINA sta guardando sia a possibilità di acquisizioni di peso notevole sia a prede più piccole, aziende o organizzazioni che diano un contributo a livello di competenze o presenza geografica. Nel maggio 2016 la società ha già comprato il 100% della britannica Edif Group Limited per circa 150 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel corso del 2018 RINA ha poi rilevato la maggioranza di Comete Engineering, per rafforzare la presenza nel settore ingegneristico su scala internazionale. Infine lo scorso luglio 2019 RINA ha comprato CND Studio, fondato a Milano da Gino Fabbri nel 1995 e specializzato nella formazione e certificazione degli operatori di controlli non distruttivi (si veda qui il comunicato stampa).


Lastminute.com nel radar del private equity

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Schermata 2020-01-27 alle 07.59.57Lastminute.com, il portale per ricerca di viaggi online che fa capo principalmente all’imprenditore e noto business angel Fabio Cannavale, sarebbe in trattative con il fondo Triton e il dossier vedrebbe coinvolte varie banche d’affari, tra le quali Nomura, Ubs e di Intesa Sanpaolo. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, senza però spiegare se oggetto delle trattative sia una minoranza oppure il controllo della società.

Nel 2004 Fabio Cannavale e Marco Corradino avevano già lanciato Volagratis.com, che si è poi sviluppato con il brand Bravofly in Spagna, Francia, Germania e Regno Unito e nel 2010 ha visto l’ingresso nel capitale di business angel, dell’allora Axa Private Equity (oggi Ardian) e del finanziere Francesco Micheli, tramite la sua Micheli Associati. Sempre nel 2010  il gruppo ha aperto al settore delle crociere con il brand Crocierissime.

Schermata 2020-01-27 alle 07.59.31Dopo l’acquisizione della spagnola Rumbo nel 2012 e di Jetcost nel 2013, il gruppo è stato quotato nel 2014 alla Borsa di Zurigo con un’ipo da 105 milioni di franchi svizzeri, con il nome di Bravofly Rumbo Group. Nel 2015 il gruppo ha acquisito la britannica lastminute.com e ha cambiato nome appunto in lastminute.com group.

Nel 2018 il gruppo ha cambiato un’altra volta nome in Lm Group, controllato da un patto di sindacato che fa capo a Lm Holding, di cui Cannavale detiene la maggioranza. Il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi per circa 286,9 milioni di euro e un ebitda di 44 milioni conn un debito finanziario netto di 31,9 milioni (si veda qui la presentazione agli analisti). Il primo semestre 2019 ha invece chiuso conn 166 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 35 milioni e un debito finanziario netto di 76,1 milioni (si veda qui la presentazione agli analisti).


Cassa di Risparmio di Volterra cede Npl per 64 milioni di euro

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Cassa di Volterra

Cassa di VolterraCassa di Risparmio di Volterra (CR Volterra) ha venduto due portafogli di Npl single name per un valore lordo complessivo di 64 milioni di euro. Le operazioni sono state realizzate tramite Single Name Italy, la piattaforma ideata da Banca Akros per la cessione pro soluto di crediti ipotecari e/o derivanti da contratti di leasing immobiliare di importo rilevante (single name) vantati verso debitori classificati a sofferenza o inadempienza probabile. La piattaforma può anche effettuare la cessione di immobili rimpossessati da banche o società di leasing derivanti da posizioni non performing. BonelliErede ha assistito Cassa di Risparmio di Volterra nell’operazione.

La cessione di Npl era attesa dal maggio 2019, quando la banca aveva reso noto di aver imputato sul bilancio 2018 i costi di un’ulteriore cessione da effettuare nel corso del 2019 (si veda qui Il Sole 24 Ore).

Ricordiamo che nel settembre 2018 la banca aveva ceduto a Illimity (che all’epoca si chiamava ancora Banca Interprovinciale spa), alla sua prima operazione, un portafoglio di crediti non-performing da 155 milioni di euro lordi, composto prevalentemente da posizioni corporate garantite principalmente da asset commerciali e industriali, con un valore medio per posizione di 250 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2018 CR Volterra ha siglato un accordo di collaborazione triennale nella gestione dei crediti in sofferenza con lo studio La Scala Società tra Avvocati. L’accordo prevede l’affido gestorio di pratiche di flusso, oltre a una quota stock. Le posizioni saranno gestite dal team Npl della sede di Roma.

La Cassa di Risparmio di Volterra è un istituto di credito fondato il 31 ottobre del 1893, in prosecuzione dell’attività dell’antico Monte Pio attivo in città dal 1494. Nel corso dei secoli la Cassa si è evoluta ed espansa in piena autonomia, con oltre 60 sportelli diffusi capillarmente sul territorio presidiando le province Toscane di Pisa, Livorno, Grosseto, Lucca, Siena, Firenze. Attualmente è guidata dal presidente Giovanni Manghetti e dal direttore generale Stefano Picciolini e partecipata da Fondazione Volterra con il 75%, Credit Agricole con il 20% e Fondazione San Miniato con il 5%.


Agro Noce, controllata dal fondo IdeA Agro, incassa un finanziamento da Intesa Sanpaolo per realizzare un noceto

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dea capital alternative

dea capital alternativeAgro Noce, società detenuta interamente dal fondo IdeA Agro, fondo tematico dedicato a investimenti in aziende della filiera agricola gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, ha incassato un finanziamento a lungo termine da Intesa Sanpaolo (arranger e finanziatrice). LCA Studio legale ha assistito nell’operazione Agro Noce, mentre Orrick ha supportato la banca (si veda qui il comunicato stampa).

Il finanziamento sarà impiegato per realizzare un noceto di circa 160 ettari, nella provincia di Ferrara e Bologna, dedicato alla produzione di noci di qualità Lara e Chandler. L’impianto del noceto è già iniziato e sarà completato con l’ultimo lotto nel 2020, per un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro. Il noceto di Idea Agro è gestito interamente da Areté, società di ricerca e consulenza economica specializzata nell’agro-food, capo del team il suo presidente Mauro Bruni, che ha anche il ruolo di presidente e amministratore delegato di Agro Noce. Il noceto è stato rilevato da IdeA Agro nell’agosto 2019.

Nell’aprile 2019 il fondo aveva firmato una serie di contratti preliminari per l’acquisto di 200-250 ettari di terreni nella zona di Alessandria da convertire alla produzione di nocciole. Obiettivo finale sarebbe quello di inserire l’azienda agricola all’interno del Progetto Nocciola Italia lanciato da Ferrero Hazelnut Company, la divisione interna del Gruppo Ferrero dedicata alla nocciola, per incentivare la coltivazione nazionale e che prevede che a determinate condizioni il produttore della Nutella acquisti il 75% del raccolto degli aderenti (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre 2019 IdeA Agro ha rilevato il 45% dell’azienda agricola Tarulli, società con sede in Puglia, leader nella coltivazione e commercializzazione di uva da tavola biologica e biodinamica (si veda altro articolo di BeBeez).

Il fondo è stato lanciato nella primavera del 2017 da Dea Capital Alternative Funds sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e ha annunciato il primo closing della raccolta a quota 80 milioni di euro nel luglio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo è il primo fondo di private equity italiano dedicato a investimenti in aziende della filiera agricola, localizzate nel territorio italiano e che operano in modo eco-sostenibile. Nel dettaglio, il fondo interviene selezionando alcune filiere del settore a elevato potenziale e investendo, attraverso veicoli (spv) di filiera, prevalentemente in aziende agricole produttive di media e grande dimensione (50-150 ettari).


Carlyle scrive a Maccaferri sul bond. Tutto da decidere entro il 4 febbraio, data della prossima udienza in Tribunale

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maccaferri

maccaferriCarlyle ha scritto al Gruppo Maccaferri una lettera che ricorda che il regolamento del bond prevede che l’escussione delle garanzie si attivi automaticamente (si veda qui l’Offering Memorandum). Lo scrive Il Sole 24 Ore. Per scongiurare l’accelerazione, il fondo Usa offrirebbe il write-off del debito esistente (a esclusione di quello bancario) di Officine Maccaferri e, all’interno di un piano più ampio, nuova finanza per la stessa Officine Maccaferri e per Seci, la holding che controlla il Gruppo Maccaferri.

Nel dicembre 2019 Carlyle ha rilevato i 190 milioni di euro del prestito obbligazionario di Officine Maccaferri, quotato all’ExtraMot Pro, che paga una cedola del 5,75%, ha scadenza 2021. Il bond era stato emesso originariamente per 200 milioni di euro nel giugno 2014 e l’ultimo prezzo ufficiale di venerdì 10 gennaio era di 87 centesimi (si veda altro articolo di BeBeez). Carlyle sarà affiancata nell’acquisto da altri investitori finanziari internazionali interessati al bond.

Una decisione andrà presa entro il 4 febbraio 2020, data in cui è stata fissata l’udienza dal Tribunale di Bologna per il piano di rilancio nell’ambito del concordato in continuità, che coinvolge la capogruppo Seci e altre tre società operative. Oltre all’offerta di Carlyle, sul tavolo c’è quella della cordata formata da Oxy Capital e Hps, che prima di Natale avevano presentato all’advisor Rothschild un’offerta vincolante per il salvataggio dell’intero Gruppo Maccaferri, prevedendo nuova finanza per 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Anche Fortress Investment Group, società americana controllata da Softbank, avrebbe fatto un’offerta per il Gruppo Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez).

Il Gruppo Maccaferri ha aperto a inizio giugno 2019 la procedura di concordato con riserva  per Seci holding, che è la holding con cui la famiglia Maccaferri controlla il gruppo; per Seci Energia, che è la sub-holding del comparto energetico; e per Enerray, una società del settore energia. Successivamente hanno chiesto il concordato anche la società di costruzioni Sapaba, il produttore di zucchero Sadam, la società di factoring Felsinea Factor, per un totale di 400 dipendenti coinvolti sui 4.500 totali del Gruppo Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez) e Samp, società di ingegneria meccanica  (si veda altro articolo di BeBeez).

Il Gruppo Maccaferri ha chiuso il 2017 con un fatturato pari 1,039 miliardi di euro, 118 milioni di ebitda e un debito di 750 milioni di euro, contratto per la maggior parte con Banca Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Unicredit e Banco Bpm e che include anche  il bond  di Officine Maccaferri e i minibond da 25 milioni di euro di Sampistemi spa (si veda altro articolo di BeBeez).

Intanto lo scorso 23 gennaio il Consiglio di Amministrazione di Officine Maccaferri, presieduto da Alessandro Maccaferri, ha nominato, con efficacia immediata, il consigliere Lapo Vivarelli Colonna amministratore delegato della società. Vivarelli Colonna ha vissuto oltre 15 anni negli Usa ricoprendo varie cariche nel settore dell’ingegneria industriale (si veda qui il comunicato stampa).


La multinazionale della consulenza Bip incassa un rifinanzaimento del debito da 90 mln euro da Bnp Paribas, Crèdit Agricole e Ubi Banca

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BIP

BIPBip (Business integration partners), multinazionale di consulenza italiana controllata da Apax Partners, ha ottenuto un finanziamento da 90 milioni di euro da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Crèdit Agricole e Ubi Banca. Lo ha riferito nei giorni scorsi l’agenzia di stampa Ansa, precisando che i capitali serviranno a rifinanziare completamente il bond senior da 65 milioni di euro sottoscritto da Tikehau Capital nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) a supporto del buyout da parte di Apax  (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ulteriori 25 milioni di euro del finanziamento appena erogato saranno invece destinati a finanziare future acquisizioni previste dal piano strategico della società.

I vertici di Bip in occasione di una conferenza stampa nel dicembre scorso avevanno dichiarato in proposito che intende acquisire nel 2020 una società in Francia o Gran Bretagna e dal 2022 un’altra negli Usa, in modo da accedere anche al mercato americano (si veda altro articolo di BeBeez). “Il piano di acquisizioni prevede un focus su Francia, Germania e Regno Unito nei prossimi 2-3 anni. Cercheremo società con cultura e modello di business simile al nostro, che abbiano anch’esse l’ambizione di diventare delle multinazionali”, aveva spiegato l’amministratore delegato Carlo Maria Capè. In ogni caso, la società si aspetta di acquisire competenze da queste operazioni, aveva precisato il presidente Nino Lo Bianco. I vertici di Bip prevedono un posizionamento all’estero che crescerà del 40% nei prossimi tre anni, con l’acquisizione di una leadership in Europa e in America Latina e un successivo sbarco in Nordamerica.

Bip oggi impiega oltre 2.600 persone a livello globale, che offrono servizi di consulenza direzionale e business integration in: Italia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Brasile, Belgio, Svizzera, Austria, Stati Uniti, Emirati Arabi, Cile e Colombia. Il gruppo ha chiuso il 2018 con 205 milioni di euro di ricavi, mentre la società italiana ha raggiunto i 181,5 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 20,5 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 60 milioni, bond incluso. Ma i numeri 2019 saranno già ben più importanti a livello di gruppo: “Oggi fatturiamo intorno ai 250 milioni con l’estero che vale il 20%. L’obiettivo è arrivare al 2022 con 400 milioni di ricavi, di cui il 40% oltreconfine”, ha detto l’ad Capè lo scorso agosto  in un’intervista a Forbes.



Rendimento Etico, il primo crowdfunding immobiliare italiano che investe in Npl, raccoglie 6 mln euro nel 2019 con 26 progetti immobiliari

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Il business angel e ideatore di Rendimento Etico Andrea Gilardoni
Il business angel e ideatore di Rendimento Etico Andrea Gilardoni

Il business angel e ideatore di Rendimento Etico Andrea Gilardoni

Rendimento Etico, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding immobiliare che investe in Npl, ha raccolto 6 milioni di euro nel 2019 (si veda qui il comunicato stampa), a fronte di un giro d’affari complessivo del lending crowdfunding immobiliare in Italia nel 2019 di oltre 18 milioni  (si veda altro articolo di BeBeez).

Nel dettaglio, Rendimento Etico ha realizzato 26 progetti immobiliari, che hanno coinvolto 2.754 finanziatori, con un guadagno medio annuo dell’11,7%. Il 77% dei progetti riguardava la Lombardia, che secondo gli ultimi dati di Astasy è anche la prima regione italiana per numero di esecuzioni immobiliari (si veda altro articolo di BeBeez). La durata media delle raccolte fondi di Rendimento Etico è stata di 10,5 mesi, con un investimento minimo di 500 euro e una media di oltre 2.000 euro per investitore. La piattaforma ha azzerato contestualmente i debiti di 17 famiglie italiane, per un totale di 3 milioni e 734 mila euro, con una media di 219 mila euro a famiglia.

Il fondatore di Rendimento Etico, Andrea Maurizio Gilardoni, ha dichiarato: “Dopo un 2019 così entusiasmante, con il conseguimento di risultati più alti di quelli inizialmente previsti, per il 2020 la stima della raccolta di finanziamenti è di oltre 10 milioni di euro e la qualità delle opportunità proposte farà certamente la differenza per raggiungere tale risultato. Lo sviluppo delle operazioni immobiliari si svolgerà in tutto il territorio italiano con un focus particolare su Milano, l’hinterland milanese e le grandi città. Gli immobili si alterneranno in operazioni singole residenziali derivate dagli Npl o Utp, ma anche in piccoli cantieri da riqualificare come quelli già in essere come Villa Cenzina, Hotel Perla, Desio e Bresso”.

Rendimento Etico è stato lanciato nel febbraio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) ed è attivo dall’aprile dello stesso anno. La società si occupa di rilevare immobili che altrimenti finirebbero all’asta (il che probabilmente porterebbe a una loro vendita a un prezzo decisamente inferiore al loro valore di mercato, si veda altro articolo di BeBeez), estinguendo integralmente i debiti degli ex proprietari di questi beni, grazie a raccolte fondi e alla negoziazione di un accordo con i creditori e poi rimettendo gli immobili, rinnovati e ristrutturati, sul mercato.

La piattaforma si avvale delle risorse e proposte di Credito Italia, società che fa capo allo stesso Gilardoni, che tramite una rete di consulenti in tutta Italia offre un servizio di consulenza per azzerare il debito in essere, con strumenti tra cui il saldo e stralcio o l’acquisto del titolo di credito dall’istituto. Credito Italia, dunque, salda il mutuo in sofferenza e acquista l’immobile. Alcune di queste operazioni, verranno riproposte sulla piattaforma Rendimento Etico, sollecitando il crowd a finanziarle attraverso un prestito che sarà remunerato con un tasso d’interesse. Inoltre, Rendimento Etico devolve una percentuale dei guadagni di ogni operazione a favore di un fondo dedicato ad aiutare persone in gravi difficoltà finanziarie. Dal punto di vista societario, Rendimento Etico è posseduta al 100% da Credito Italia srl, controllata da International Marketing Consulting D.o.o, società bosniaca di Lucijana Lozancic, compagna di Gilardoni.

 

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Investire, Realhouse e Immobiliare Casati chiudono la prima operazione immobiliare in blockchain in Italia

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Schermata 2020-01-28 alle 05.57.30Investi Re spa, Realhouse srl e Immobiliare Casati srl hanno concluso la prima operazione immobiliare tramite la blockchain (nello specifico, Ethereum), avente oggetto due palazzine a Roma, che costituivano la garanzia di un credito deteriorato vantato da Unicredit (si veda qui il comunicato stampa). Si tratta della prima operazione di questo tipo in Italia.

Per realizzarla, Investi Re e Realhouse hanno costituito l’infrastruttura tecnologica, ossia il “passaporto digitale” dell’operazione, dal credito deteriorato originato da banca Unicredit, fino ai dettagli dell’immobile e del veicolo che condurrà l’operazione. Immobiliare Casati ha emesso un equity token, denominato RHC1,  in favore dei soci, legato al sottostante immobiliare e a tutte le altre informazioni e programmato secondo gli accordi previsti nei patti parasociali.  Investi Re e Realhouse sono state assistite nell’operazione dallo studio legale Elled-Scordino De Bellis.

Sul sito di Realhouse si legge che con l’operazione sono stati raccolti 3 milioni di euro da due investitori e che gli immobili sottostanti si trovano a Roma, uno in via F. Grispini e l’altro in Piazza Casati. Il credito originario era di 4 milioni di euro lordi e il Roe atteso per gli investitori è del 15%.

Fondata dal ceo Lorenzo Rigatti, Davide Baldi, Alfredo Malgrati, Fabio Pacchioni e Rossano Petrucci, Realhouse è una startup fintech che ha sviluppato una tecnologia in grado di “tokenizzare” gli immobili, cioé di frazionare gli immobili in un certo numero di unità di identico valore e di incorporare quelle unità in  security token da offrire agli investitori, i quali potranno a loro volta scambiarli sul mercato secondario.

Ricordiamo che nel dicembre scorso Trusters, piattaforma di crowdfunding immobiliare italiana, ha lanciato il real estate crowdfunding certificato in blockchain. L’innovazione tecnologica, attraverso la certificazione in blockchain e grazie alla partnership con Swiss Crowd, azienda svizzera specializzata in blockchain, consente una maggiore garanzia di trasparenza sulla gestione dei dati relativi agli asset immobiliari delle proposte presentate in piattaforma (si veda altro articolo di CrowdfundingBuzz).

Nel 2019 in Italia sono stati investiti 30 milioni di euro dalle aziende per progetti basati sulla blockchain: ancora pochi, ma sono il doppio del 2018. Inoltre, il nostro paese è anche nella top-10 dei paesi più attivi in questi progetti, ha rilevato una ricerca dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger del Politecnico di Milano- Secondo lo studio, i settori agroalimentare, finanziario e assicurativo sono i più attivi nell’utilizzo di questa nuova tecnologia (si veda altro articolo di BeBeez).

 

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Antirion, per conto dell’Enpam, compra la sede di Kurt Geiger a Londra per 64 mln sterline

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Kurt_Geiger_headquarters-k4FD--1020x533@IlSole24Ore-Web

Kurt_Geiger_headquarters-k4FD--1020x533@IlSole24Ore-WebAntirion sgr, per conto dell’Enpam (il fondo pensione di medici e dentisti italiani), ha rilevato la sede di Kurt Geiger a Londra per 64 milioni di sterline. Lo riferisce Il Sole 24 Ore. 

L’edificio è situato nel cuore di Londra a Britton Street, a due passi dal Barbican Center, il quartiere di Farringdon dove di recente è sbarcata LinkedIn con il suo ufficio centrale per l’Europa. Il palazzo, costruito negli anni ‘70 in stile brutalista, occupa una superficie di 4.600 metri quadrati ed è stato ristrutturato nel 2009 dallo studio Archer Architects, in un rosso vivace che è valso all’edificio il soprannome di Pompean Red.

Si tratta del quarto investimento di Antirion per conto Enpam a Londra, dove tramite il fondo Antirion Global ha già comprato anche: il 50% della la sede di Amazon, a Principal Place, nel quartiere nerd e tecnologico di Shoreditch, per 245,7 milioni di sterline (si veda altro articolo di BeBeez); un immobile al 55 di Wells Street, nel quartiere super-trendy di Fitzrovia, nel West End, che ospita la sede della agenzia pubblicitaria Williams Led e il ristorante stellato Ravi, dello chef anglo-israeliano Yotam Ottolenghi, per 65,5 milioni di sterline (si veda altro articolo di BeBeez).

“Investiamo solo in immobili affittati a inquilini importanti: questo garantisce un flusso di cassa che permette al fondo di pagare le pensioni ai suoi iscritti. Con un mandato da investitore istituzionale, Antirion pianifica le strategie di investimento con molti anni d’anticipo; non ci muoviamo sull’onda emotiva di Brexit”, ha spiegato Ofer Arbib, ad di Antirion sgr, che intende mantenere gli investimenti a Londra per almeno 20 anni.

La sgr gestisce per Enpam 5 fondi immobiliari, proprietari di alcuni immobili come la sede di Axa a Milano, alcuni alberghi che erano della famiglia Ligresti come il Tanka Village in Sardegna e l’hotel Executive di Milano. I fondi immobiliari a partecipazione totale o maggioritaria sottoscritti da Enpam sono il fondo Ippocrate gestito da Idea Fimit sgr e i fondi Antirion Global (comparto core e comparto hotel) e Antirion Aesculapius, gestiti da Antirion sgr. Oltre il 90% del capitale di Enpam è investito in immobili italiani.

Ricordiamo che  il fondo Antirion Global ha ottenuto la scorsa settimana un finanziamento da 58,6 milioni di euro dalla banca tedesca BayernLb, finalizzato a sostenere nuove acquisizioni e investimenti sul patrimonio immobiliare esistente (si veda altro articolo di BeBeez). Antirion è una sgr italiana focalizzata sulla istituzione e gestione di fondi comuni di investimento alternativi immobiliari, di tipo chiuso riservato ad investitori istituzionali. Attualmente gestisce 41 asset in Italia e all’estero, per un valore di oltre 3 miliardi di euro (dati al 30 giugno 2019).


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Lincoln rafforza il debt advisory con Daniele Candiani che lascia Deloitte

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Daniele Candiani
Daniele Candiani

Daniele Candiani

Daniele Candiani è nuovo managing director dell’adivisory firm statunitense Lincoln International a Milano e si occuperà di sviluppare la business line debt advisory. In Lincoln, Candiani si aggiunge al team guidato in Italia da Saverio Rondelli, managing director e ceo Italy, che comprende i managing director Gianluca Banfi, Filippo Lardera e Francesco Silva (si veda qui il comunicato stampa).

Più nel dettaglio Candiani si occuperà dell’advisory di operazioni di indebitamento a supporto delle acquisizioni di società sia da parte di private equity sia di corporate, rifinanziamenti e ricapitalizzazioni, operazioni di ottimizzazione del debito e ridefinizione della struttura ottimale di finanziamento, così come anche operazioni di restructuring.

Candiani proviene da Deloitte Financial Advisory, dove è stato partner e head of debt & capital advisory Italy dal settembre 2017. In precedenza è stato general manager & country head Italy di IKB Deutsche Industriebank dall’apertura in Italia nel 2006 sino a giugno 2017, occupandosi principalmente di acquisition & leveraged finance e di corporate lending. Candiani ha oltre 25 anni di esperienza in operazioni di finanza strutturata,  acquisizioni societarie, consulenza in materia di debito finanziario, avendo lavorato anche in KPMG Corporate Finance, Dresder Kleinwort Wasserstein, SMBC, IntesaSanpaolo e Accenture.

Tra le ultime operazioni seguite dal team da Lincoln in Italia ci sono l’acquisizione da parte di Italmatch Chemicals lo scorso ottobre della statunitense FRX Polymers, produttoredi ritardanti di fiamma non alogenati a base di polimeri organici e fosforo (si veda altro articolo di BeBeez); la cessione lo scorso settembre da parte del fondo Ambienta II alla statunitense DexKo Global Inc del controllo di Safim spa, società produttrice di sistemi di frenatura idraulici ed elettro-idraulici a bordo di mezzi pesanti in ambito agricoltura, costruzioni e logistica (si veda altro articolo di BeBeez); l’acquisizione da parte di NB Aurora lo scorso giugno del 49,9% del capitale di Dierre Group, leader italiano dei sistemi di protezione per l’automazione industriale (si veda altro articolo di BeBeez).

 


Anche Cassa Lombarda sposa i private asset per i clienti private, distribuirà l’Eltif di Blackrock

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Schermata 2020-01-28 alle 06.42.08

Schermata 2020-01-28 alle 06.42.08Anche Cassa Lombarda  punta sui private asset e distribuirà alla sua clientela del private banking il fondo Blackrock Private Equity Opportunities Eltif, l’European Long Term Investment Fund strutturato dal colosso dell’asset management statunitense, che nei giorni scorsi ha siglato un accordo di distribuzione per lo stesso prodotto anche con Bnp Paribas Private Banking e Wealth Management (si veda altro articolo di BeBeez).

Come noto, il fondo, denominato in euro, si focalizza su investimenti diretti di private equity con una spiccata diversificazione a livello geografico (60% in Europa, circa 30% in America del Nord e il resto tra Cina e Corea del Sud) e settoriale.

Paolo Vistalli, amministratore delegato e direttore generale di Cassa Lombarda, ha commentato: “All’interno del piano strategico europeo di sostenere l’investimento diretto nell’economia reale, supportando così la crescita delle migliori aziende private, siamo convinti che un forte contributo possa derivare dal mondo del wealth management. Siamo quindi molto lieti di poter essere tra i primi operatori a offrire ai nostri investitori questa nuova soluzione di investimento, in grado di offrire ritorni distintivi, diversificazione del portafoglio ed accurata gestione del rischio, grazie alle competenze uniche e riconosciute di BlackRock”.

Che Blackrock avesse predisposto un prodotto Eltif dedicato  anche al mercato italiano era stato anticipato da BeBeez nei mesi scorsi (si veds qui l’Insight View di BeBeez del marzo 2019 disponibile per gli abbonati di BeBeez News Premiumscopri qui come abbonarti). Dal novembre 2018, infatti, è  disponibile un KID in italiano per il prodottoche ha un ticket di investimento minino di 125 mila euro.

Anche Cassa Lombarda ha deciso di inserirsi nel trend che vede private bank e asset manager tradizionali avvicinarsi al mondo dei private markets alla ricerca di rendimenti interessanti da offrire alla propria clientela privata, che abbia disponibilità patrimoniali e conoscenze finanziarie adeguate. Proprio nei giorni scorsi anche Banca Generali ha confermato che entro fine marzo lancerà un proprio Eltif dedicato alla sua clientela privata (si veda altro articolo di BeBeez).

Un lungo approfondimento sul tema dei private market per clientela private si trova nel libro edito da EdiBeezPrivate Capital. Esperienze e soluzioni. Ecco perché la finanza alternativa funziona, a firma di Stefania Peveraro, direttore di BeBeez, e pubblicato lo scorso autunno. Il tema è stato ampiamente dibattuto in occasione di un convegno organizzato da BeBeez nella sede di Milano Finanza su investimenti alternativi e mondo private e che non a caso ha avuto il patrocinio dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB).


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