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Fabbriche, polvere e un campanile nel mezzo Il nuovo album di Simone Piva e i Viola Velluto per i dieci anni di musica.

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Fabbriche, polvere e un campanile in mezzo, quasi il titolo di un film, uscito a maggio scorso per TOKS Records, Music Force e distribuito da Egea Music, è il nuovo album di Simone Piva, autore dei testi, e I Viola Velluto, SP&iVV, sigla che li rappresenta.

Un lavoro già maturo che ha alle spalle una storia musicale di quasi dieci anni con una buona presenza scenica nazionale e un riscontro della critica favorevole.

Nove tracce, studiate come i capitoli di un libro con tanto di un brano intitolato Intro; quindi La battaglia infuria, Da dove vengo, Cani sciolti, Imprevisti, Oggi si uccide domani si muore, Sergio Leone (più che un omaggio con un tocco di ironia), Questa estate e Il destino di un uomo

Che sembra aprire la porta a un sequel. Definire la musica è farne una prosa ma la suggestione che viene in mente è un rock molto italiano, frizzante, carico di energia, dove alla protesta è sostituita una proposta, soprattutto a livello testuale, con un gusto vintage e la citazione del mondo italiano, della sua cultura – basti pensare agli Spaghetti Western del cinema italiano e alla Roma Hollywood sul Tevere evocata nel brano dedicato al regista Sergio Leone, e anche del cantautorato che non rinuncia mai al lato lirico. Mai del tutto. E’ una musica giovane, nel senso che a mio parere rinnova quel tipo di tradizione a cui fa riferimento più o meno consapevolmente offrendo ai più giovani un ponte e rinnovando il repertorio di chi si è formato musicalmente nei decenni precedenti. E’ un’Italia ancora dei sogni, delle battaglie, che si mette in gioco, che vuole rimanere viva anche se oggi le speranze sembrano non esserci, come si dice più o meno ne La battaglia infuria. E’ l’Italia che non rinuncia mai al sogno americano e forse non sogna più l’America ma quello spirito che oltre oceano ci dice che la felicità è un diritto e per i Viola Velluto sembra un dovere andare a prendersela. Nell’ultimo brano, Il destino di un uomo, c’è l’amarezza di un uomo che ha perso il suo angelo e assomiglia a un povero diavolo che si mescola alla malinconia del ritorno, di “continuare a ridere, giocando come da bambino con le anime buone”, perché la speranza di un altrove resta.

Il 17 ottobre 2009 aprono il concerto dei Sick Tamburo alla discoteca “Paradise” di Montereale Valcellina; il 30 aprile e il 1° maggio 2010 vengono selezionati tra vari gruppi e suonano a Mestre al “CS Rivolta” per il contest Radio Sherwood come supporto ai The Zen Circus, finché il 26 agosto 2010 hanno suonato al più importante festival regionale, Summerend, affiancando Roy Paci e Aretuska; mentre il 19 Dicembre 2010 il gruppo ha partecipato alla trasmissione radiofonica “AREA51” di Radio Città del Capo a Bologna.

Simone Piva

Simone Piva

La band firma il loro primo disco ufficiale uscito il 18 Aprile 2011 dal titolo Ci Vuole Fegato Per Vivere con l’etichetta Padovana REDPONY RECORDS e distribuito a livello nazionale da AUDIOGLOBE, ricevendo un buon riscontro nazionale che li porta a calcare palchi molto importanti come il Giovinazzo Rock Festival in provincia di Bari, prima del concerto di Nada con i The Zen Circus, al Summerend Festival con i Mellow Mood a Claut (PN), all’Home Page Festival prima degli Statuto o suonando prima del concerto di Morgan in piazza a Cordenons (PN) oltre che in vari club d’Italia come a Mantova, Bergamo, Padova.

Simone Piva nel Maggio 2011 suona per tre date consecutive a Parigi, nel piccolo teatro Petit Théâtre du Bonheur a Montmartre.

Il 28 gennaio 2012 aprono il concerto a Pordenone al Deposito Giordani ai THE ZEN CIRCUS, suonando poi per tutto il Nord Italia e partecipando al Marea Festival di Fucecchio (FI).

A novembre 2012 registrano l’EP dal titolo Polaroid…di una vecchia modernità al West Link Studio da Alessandro (Ovi) Sportelli a Cascina in provincia di Pisa (dove hanno già registrato gruppi come Baustelle, The Zen Circus, Prozac+ ), presentato il 27 Aprile 2013 per la neonata GARTIN Records/Aua e promuovendolo in lungo e in largo per tutta Italia, durante anche tutto il 2014 con la conclusione dell’ultima data il 21 novembre al Deposito Giordani prima dei Fast Animals end Slow Kids.

Tra il 2015 e il 2018 sono Usciti due Album dal titolo SP&iVV e Il Bastardo.

In questo periodo hanno continuando a suonare in giro per lo Stivale, aprendo i concerti a vari artisti importanti tra cui Omar Pedrini (ex Timoria).

SP&iVV sono stati menzionati dagli scrittori Matteo Bellotto nel suo libro Storie di Vino e di Friuli Venezia Giulia edizioni Biblioteca dell’Immagine 2019, Alberto de Poli e Matteo Strukul nei loro rispettivi libri Incubi a Nordest per Edizioni La Gru 2011 e la Regina Nera, la Giustizia di Mila per collezione Sabot/Age 2013.

a cura di Ilaria Guidantoni

 

 

 



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